Lo dico fin da subito: Woman di Maurice Tourneur non è esattamente un film ben riuscito, anzi, l’ho trovato piuttosto sgradevole. A suo favore ha il fatto che non lascia indifferenti perché è schizofrenico, apparentemente privo di una logica organica e per questo stupefacente. A dirla tutta Woman è in realtà una sorta di film contenitore, cioè una cornice di tanti racconti, più o meno riusciti, che hanno lo scopo di portare avanti la tesi principale del film, ovvero che le donne siano la causa dei peggiori dei mali del mondo. Un uomo (Warren Cook) cerca una definizione per il termine “donna” su un dizionario. Scorrono quindi episodi in cui alcune di esse si dimostrano diaboliche: si parte con Adamo (Henry West) ed Eva (Ethel Hallor); poi si passa alla dissoluta Messalina(Flora Revalless) moglie dell’Imperatore Claudio (Paul Clerget); il terzo episodio è il più bizzarro perché Continua a leggere
Quello che resta. Cronaca semiseria di fatti realmente svoltisi al Cinema Ritrovato 2018.
Con la mia tazza di caffè freddo mattutino in mano, il ventilatore acceso al massimo e i capelli raccolti in una crocchia disordinata, mi siedo davanti al computer per aprire un nuovo file word e scrivere il resoconto dei film che ho visto il giorno prima. Oggi non va così perché il Cinema Ritrovato (muto) è finito due giorni fa e il mio ultimo pezzo su Cinefilia Ritrovata è stato pubblicato ieri. La costante abitudine di vedermi tre muti al giorno, scrivere nelle (poche) pause tra una proiezione e l’altra al tavolo riservato a noi redattori in biblioteca Renzo Renzi, sembra essersi fermata improvvisamente. Duemilacinquecento-tremila battute a recensione, il programma cartaceo sotto mano per copiare con precisione nomi stranieri e anni di produzione, concentrazione che andava e veniva, bottigliette d’acqua tiepida scolate in pochi minuti. Alla fine, quelle duemilacinquecento-tremila battute sono state moltiplicate per dodici, il numero totale di recensioni pubblicate su Cinefilia Ritrovata.
Credo sia giunto il momento di lasciarmi finalmente andare e Continua a leggere
Il gioiello di Khama – Amleto Palermi (1918)
Il gioello di Khama di Amleto Palermi è stato uno dei film che mi ha maggiormente sorpreso tra quelli presenti del vasto programma del Cinema Ritrovato 2018. È un film di difficile categorizzazione, che unisce generi e motivi molto diversi tra loro.
Steeners (Aurèle Sydney) è un ricco uomo d’affari che si trova in una situazione difficile: durante un viaggio in India, per fare piacere ad una sua amica (Eugenia Masetti?*), ruba il gioiello da un idolo di una setta locale. Questi lo scoprono e giurano che entro un anno recupereranno il gioiello e puniranno il profanatore col fuoco. Mancano pochi giorni alla fine dell’anno e Steeners si fa sostituire da un povero pittore (sempre Sidney), uguale a lui in tutto e per tutto, in cambio di una ricca somma in denaro. La setta scambia l’artista per Continua a leggere
Dal Cinema Ritrovato: Cinefilia Ritrovata e il Cinema Muto parte 3
Ultimo appuntamento con gli articoli muti di Cinefilia Ritrovata. Gli articoli sono a cura di Yann Esvan, Alessia Carcaterra, Margherita Fontana, Flavia Bossalini, Valeria Cuppini, Carolina Caterina Minguzzi, Alessandro Guatti e Dario Ricci. Con questo si conclude il posting degli articoli sul sito esterno, da domani inzieremo la pubblicazione degli articoli scritti appositamente per E Muto Fu. Tra le sorprese più belle del festival c’è sicuramente il cinema di Elvira Notari, che imparerete a conoscere nelle prossime settimane, infine menzione d’onore anche per Der Fall Rosentopf, Otec Sergij e Nattliga toner, di cui potete intanto leggere gli articoli riportati qui sotto.
– “Carnevalesca” di Amleto Palermi al Cinema Ritrovato 2018
Un’altra colonna portante della storia del cinema muto italiano è Carnevalesca (1918) di Amleto Palermi, studiato e analizzato più e più volte nell’ambito della teoria del colore nel cinema. Più che parlare della trama del film (una classica vicenda di aspirazione al trono da parte degli eredi di un sovrano, destinati poi a distruggersi tra loro) o dell’interprete principale Lyda Borelli, eroina dannunziana, diva bellissima e tragica, è opportuno spiegare come questa pellicola sia completamente intrisa di significato simbolico… Continua a leggere
Dal Cinema Ritrovato: Cinefilia Ritrovata e il Cinema Muto parte 2
Seconda puntata con gli articoli muti di Cinefilia Ritrovata. Il secondo appuntamento ci porta a Napoli e in generale ad un’analisi piena di sfaccettature delle donne: da registe a protagoniste. Gli articoli sono a cura di Yann Esvan, Alessia Carcaterra, Alessandro Guatti, Stefano Careddu, Greta Gorzoni, Dario Ricci e Francesca Divella. Buona lettura!
– La donna con la kinamo: Ella Bergmann-Michel al Cinema Ritrovato 2018
“Dort…dort wohnen alte Leute”, laggiù vivono gli anziani. L’occhio attento di Ella Bergmann-Michel, artista costruttivista con una breve parentesi registica dal 1931 al 1933, offre in Wo wohnen alte Leute (1931) la panoramica di un residence per anziani tirato a lucido, pulito, luminoso e dotato di ogni comfort. In tredici minuti Bergmann-Michel con soli cinepresa e cavalletto elogia le funzionalità e la semplicità delle componenti architettoniche dell’edificio… Continua a leggere
Dal Cinema Ritrovato: Cinefilia Ritrovata e il Cinema Muto parte 1
Come da tradizione mettiamo delle pagine contenitore con i riferimenti agli articoli scritti su Cinefilia Ritrovata. In questo primo appuntamento siamo passati dall’animazione al fantasy, dal melodramma alla commedia. Gli articoli sono a cura di Yann Esvan e Alessia Carcaterra. Buona lettura!
– “La Gerusalemme liberata” di Enrico Guazzoni al Cinema Ritrovato 2018
Una grande opera d’arte del cinema muto italiano e uno dei film più importanti e studiati della storia del cinema è La Gerusalemme liberata di Enrico Guazzoni, già cartellonista e decoratore, dal 1907 autore in casa Cines de Il poverello di Assisi (1911), Quo Vadis? (1913) e Marcantonio e Cleopatra (1913), per citare i più noti. Una prima versione in pellicola della Liberata, da ritenersi ad oggi perduta, fu realizzata nel 1911: tra gli interpreti vi figuravano Giovanna Terribili Gonzales, Fernanda Negri-Pouget, Emilio Ghione e Amleto Novelli. La seconda… Continua a leggere
Kurdy-Ezidy (Курды-езиды/Քրդեր-եզդիներ) – Amasi Martirosyan (1934)
In attesa che arrivi il Cinema Ritrovato 2018 pubblico finalmente un articolo che avevo iniziato e mai concluso per motivi di salute. Parliamo di un film del regista Amasi Martirosyan che rientrava nella sezione dei primi film armeni del Cinema Ritrovato 2015.
Negli anni ’30 i sovietici iniziano a produrre una serie di film ПолитПросвет (politprosvet, ovvero politici e didattici), che avevano come scopo quello di favorire alcune innovazioni nei paesi sotto il controllo dell’Unione Sovietica. Kurdy-Ezidy tratta della lotta per la diffusione dell’alfabetizzazione nelle aree occupate dagli Yazidi curdi. Il film mostra come Continua a leggere
Programma Cinema Ritrovato 2018
Il Cinema Ritrovato 2018 è ormai alle porte e con la pubblicazione del programma generale torna la nostra consuetudine di pubblicare quello dei soli film muti della rassegna. Tra le notizie più belle sicuramente quella dell’apertura del Cantiere Modernissimo, ovvero l’ex Cinema Modernissimo che nonostante sia ancora in fase di restauro verrà usato ogni giorno per la proiezione dei film del progetto MultiFlix (Wolves of Kultur). Per il resto la Sala Mastroianni si conferma la casa di ogni amante del muto. Da segnalare anche le serali, davvero ricche tra Piazza Maggiore e l’ormai immancabile appuntamento in Piazzetta Pasolini con la lanterna a carbone. Ovviamente noi racconteremo tutto sia qui che su Cinefilia Ritrovata, che questa volta ospita sia me che Alessia. Per ulteriori informazioni vi consiglio di scaricare il programma completo.
23/06
12.00 Cantiere Modernissimo – Wolves of Kultur 1 – The Torture Trap (Rep. ore 19.30)
15.45 Sala Mastroianni – Arrigo Frusta: L’officina della scrittura 1 – Raggio di Sole/Siegfried
17.45 Sala Mastroianni – Ritrovati e Restaurati – Segundo de Chomón (rep. 27/06)
18.30 Sala Mastroianni – Napoli che canta 1 – The Tarantella/Neapolitan dance
19.30 Cantiere Modernissimo – Wolves of Kultur 1 – The Torture Trap (replica)
21.30 Sala Mastroianni – Pina Menichelli – La moglie di Claudio (rep. 28/06)
24/06
09.00 Sala Mastroianni – Ritrovati e Restaurati – Les Deux Timides (rep. 29/06)
09.00 Cantiere Modernissimo – Wolves of Kultur 2/3 -The Iron Chair/Trapping the traitors (rep. 19.00) Continua a leggere
I Vampiri, episodio 2: L’anello che uccide – Louis Feuillade (1915)
Articolo breve ma intenso del secondo episodio del serial cinematografico I Vampiri, sia
per un bisogno di risparmio di energie in vista del Cinema Ritrovato 2018, che per una questione di lunghezza del secondo episodio La bague qui tue (L’anello che uccide), proprio per questo motivo distribuito insieme al primo episodio La Tête coupée (La testa mozzata) di cui ho parlato un mese fa. Nonostante, appunto, la durata di 13 minuti, ne La testa mozzata assistiamo a ben due omicidi da parte dei Continua a leggere
Due commedie fantascientifiche
Siamo quasi al capolinea con i nostri aggiornamenti fantascientifici, questa volta sono riuscito a recuperare due commedie piuttosto rare. Andiamo a vedere di cosa si tratta:
– Laughing at Danger – James W. Horne (1924)
Laughing at danger rientra in quel filone di film “fantascientifici” molto stunt e poca trama che abbiamo imparato a conoscere nel corso del nostro progetto fantascienza. Tra questi citiamo ovviamente i film e serial con Houdini protagonista. Il film di cui parliamo oggi si differenzia un pochino dagli altri per il fatto che nasce come commedia, il protagonista, come vedremo, non si rende affatto conto che quanto sta accadendo è reale e non uno scherzo ben organizzato. A tirare il carro del film c’è Richard Talmadge, attore, stuntman e regista tedesco che deve il suo primo successo proprio alle sue prodezze sconsiderate davanti alla cinepresa.
Alan (Richard Talmadge) è lo spensierato figlio di Cyrus Remington (Joseph W. Girard), uomo politico che sta gestendo la trattativa per l’acquisizione di un raggio della morte capace di porre fine a tutte le guerre. Peccato che a casa Remington ci sia Continua a leggere