Neanche il tempo di digerire la prima serata dedicata ad Harry Piel nella versione online delle Giornate del Cinema Muto di Pordenone, che ci viene proposto un nuovo film: Rivalen (1923). Il film fa parte della serie di polizieschi/avventurosi dal titolo Abenteuer eines Vielgesuchten (it. Avventure del ricercatissimo) e si configura più o meno come Das Abenteuer eines Journalisten (1914). Grande differenza è che come protagonista c’è Harry Piel in persona che si chiama, in maniera ironica “Harry Peel”. La sceneggiatura del film è Continua a leggere
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La Casta Susanna (Die keusche Susanne) – Richard Eichberg (1926)
In passato capitava spesso che storie pensate per l’operetta o il teatro diventasse poi uno spettacolo teatrale mentre oggi, almeno in Italia, è forse più frequente il contrario. Die keusche Susanne nasce come operetta scritta da Jean Gilbert con libretto di Georg Okonkowski e basato a sua volta sulla pièce teatrale Le fils à papa di Antony Mars e Maurice Desvallières. Visto il successo internazionale si pensò bene di farne un adattamento cinematografico a cui partecipò anche lo stesso Jean Gilbert. L’importanza del film, al di là del contenuto è che stabilisce la prima apparizione della coppia formata da Lilian Harvey e Willy Fritsch che sarà Continua a leggere
Moral – Willi Wolff (1928)
Con Moral siamo a mio avviso all’apice delle Giornate del Cinema Muto di Pordenone 2021, in attesa dell’ultima giornata che potrebbe ovviamente riservare qualche sorpresa. Questo è quello che mi aspettavo ad esempio da Phil-for-Short, ovvero un film ironico, divertente e dissacrante senza mai però essere volgare. Protagonista assoluta del film è il personaggio interpretato da Ellen Richter, attrice e produttrice di questo film con la sua Ellen Richter-Film, società creata con il marito e regista del film Willi Wolff.
Nella città di Emilsburg arriva la celebre artista Ninon d’Hauteville (Ellen Richter), nota per i suoi spettacoli conditi con “note piccanti, umorismo e bellezza”. Si riunisce subito il comitato per la morale pubblica che Continua a leggere
La principessa delle ostriche (Die Austernprinzessin) – Ernst Lubitsch (1919)
Scoppiettante, eccessiva, ironica ma anche grottesca. Questa è la commedia di Ernst Lubitsch di cui andiamo a parlare oggi. Come? Un film comico che mi è piaciuto? Non accadeva probabilmente da I due timidi di René Clair che non ero così divertito, ogni tanto capita anche a me.
Ossi (Ossi Oswalda), figlia del re delle ostriche (Victor Janson), è decisa a sposare un principe perché la sua concorrente figlia del Re della crema ha sposato un conte. Decide allora di recarsi da un bizzarro uomo che si occupa di accoppiare gli scapoli (Max Kronert) per trovare l’uomo giusto per lei. Un principe c’è, si chiama Nucki (Harry Liedtke) ma di sposarsi non Continua a leggere
Il buon soldato Švejk nel cinema muto ceco
Il Buon Soldato Švejk è uno dei personaggi più famosi della letteratura ceca nonché della cinematografia grazie alle fattezze dategli da Rudolf Hrušínský. Eppure prima di tutto questo c’era un altro Švejk che ha percorso tutta la serialità del personaggio dal 1926 al 1930 venendo però poi presto dimenticato. Si tratta di Karel Noll, attore caratterista che abbiamo già conosciuto nella nostra lunga rassegna dedicata al cinema ceco.
Il motivo per cui la saga di Jaroslav Hašek nella sua trasposizione muta non viene oggi ricordata è probabilmente perché non è molto moderna nella sua resa. Nonostante sia una storia comica, i film non sono slapstick e lasciano alle lunghe e verbose didascalie il compito di far ridere gli spettatori. Qui già ci tengo a dire che molti dei film rimasti li ho potuti vedere solo con didascalie in russo e così l’unica cosa che mi ha salvato è stato il fatto di aver letto il libro, di cui i film mi pare siano trasposizioni piuttosto fedeli. Continua a leggere
Figlie di Eva (Dcery Eviny) – Karel Lamač (1928)
Dcery Eviny è l’ultimo film muto della coppia Karel Lamač-Anny Ondra girato in Cecoslovacchia, andranno poi in Germania a girare e lei in particolare avrà anche una felice parentesi cinematografica in Gran Bretagna sotto la regia di Alfred Hitchcock (vi rimando al progetto sul nostro sito). Questo è un melodramma dove la protagonista è una donna fatale e peccatrice, una figlia di Eva per l’appunto, che si ritrova a giostrarsi in uno strano triangolo amoroso.
La Ballerina Nina Lavell (Anny Ondra) sta intrattenendo una relazione con il Barone Hanuš Stetten (Wolfgang Zilzer), che però è sposato. Riceve quindi la visita del Barone Bihl (Theodor Pištěk) che per conto della moglie di lui le chiede di lasciarlo perdere. Per farlo quindi ingelosire e andare via, Nina seduce il Pittore Rudolf Romain (Karel Lamač) Continua a leggere