Durante il Cinema Ritrovato si fanno sempre scoperte curiose e questa è una di quelle. Personalmente amo molto il cinema di Kulešov e ho avuto modo anche di vedere film con attrice la moglie, Aleksandra Chochlova. Ignoravo però avesse diretto anche alcuni film, purtroppo molto pochi, sulla spinta dello scrittore Viktor Borisovič Šklovskij che le propose di adattare tre dei suoi racconti. Due di questi sono stati appunto proiettati durante la rassegna ed andiamo rapidamente a vederli. Il primo è corto e non segue una vera e propria trama, il secondo, Saša, ha una narrazione più sviluppata ma è purtroppo mancante del finale. Continua a leggere
Archivi tag: Muti Russi
La vita per la vita (Zhizn za zhizn-Жизнь за жизнь) – Evgenij Bauer (1916)
Di Evgenij Bauer abbiamo già parlato qui su E Muto Fu, a proposito di quello che è ritenuto il suo capolavoro, Dopo la morte del 1915. Nonostante la sua breve carriera – morì nel 1917 – e l’ambito ristretto della sua produzione, perlopiù incentrata su drammi ambientati nell’alta società, sono molti i suoi film interessanti. Se Dopo la morte è il più conosciuto e citato, bisogna ammettere che non vi è un vero squilibrio tra capolavori e passi falsi nella sua cinematografia: i suoi risultati sono sempre mediamente alti, segno di una mano ferma e di un’idea ben precisa del suo mestiere.
La vita per la vita, anche conosciuto come Una goccia di sangue per ogni lacrima, è il prodotto di una società irrigidita e spenta, colta nel suo culmine formale, a pochi passi dal tracollo bolscevico. La vicenda rispecchia un copione sociale, più che artistico, la sceneggiatura dello stesso Bauer rappresenta e non crea: la contesa tra sorelle, la rinuncia all’individualità, il silenzio preferito allo scandalo, l’ingiustizia per assicurare la stabilità, sono tutti elementi, in quegli anni, quotidiani e vitalmente necessari ad una struttura sociale costruita su apparenza e grado. Continua a leggere
Aggiornamenti fantascientifici
Il progetto fantascienza è stato uno dei capisaldi di questo sito negli scorsi anni. Come chi ha seguito gli articoli sul genere saprà, molti di questi film sono, seppur sopravvissuti, difficilmente reperibili e ci sono voluti anni per riuscire a mettere le mani su alcuni di essi. In questa prima puntata di aggiornamenti sulla science-fiction partiamo con alcuni corti recuperati.
<
– Aerial Submarine – Walter R. Booth (1910)
Questo primo corto riprende la serie di Booth dedicata ai mezzi di trasporto fantastici (Airship Destroyer, Aerial Anarchist ma anche il celeberrimo The ? Motorist). In Aerial Submarine dei bambini avvistano uno strano sottomarino pirata. I pirati, capitanati da Continua a leggere
La febbre degli scacchi (Shakhmatnaya goryachka | Шахматная горячка) – Vsevolod Pudovkin, Nikolai Shpikovsky (1925)
Per pubblicizzare il Torneo Internazionale degli Scacchi avvenuto nel Novembre del 1925 a Mosca, venne affidato a Povkin e Shpikovsky il compito di realizzare una piccola commedia sugli scacchi. Il risultato è un corto molto divertente in cui prendono parte, più o meno attivamente, diversi maestri dell’epoca tra cui spicca l’allora campione del mondo, il cubano Capablanca. Ovviamente non era possibile scomodare i giocatori durante le partite, e bisogna dire che Continua a leggere
Il Cineocchio (Kinoglaz) – Dziga Vertov (1924)
Con Kinoglaz siamo di fronte ad un film complesso, geniale, difficile ed avanguardistico. Vertov riprende il mondo spinto dalla voglia di rappresentare la realtà nella sua verità, senza filtri, senza trucchi. Ideatore del progetto Kino-Pravda (Cine-Verità), il regista russo si convince che la macchina da presa non è solo capace di catturare la realtà, ma di andare ancora più nel profondo grazie all’utilizzo delle tecniche cinematografiche (fermo immagine, campo-controcampo, riproduzione accelerata, rallentata ecc). La sperimentazione di Vertov era particolarmente adatta ad essere utilizzata dal regime a scopi propagandistici, grazie alla sua capacità di mettere in risalto, attraverso la riproduzione della verità, la gloria della rivoluzione. Anche Kinoglaz è così: una storia di immagini e di volti, un soffermarsi sul Continua a leggere