L’ultimo Browning muto tra magia ed esotismo

browningDopo aver visto insieme i film di Tod Browning con Priscilla Dean, eccoci pronti ad un salto cronologico verso i tardi anni ’20. In questo nuovo articolo analizzeremo tre film del suo ultimo periodo muto che vanno dal 1927 al 1929: The Show (1927), West of Zanzibar (1928) e Where The East is East (1929). Caratteristica che unisce questi tre lungometraggi è la presenza, ancora una volta, di un’ambientazione più o meno esotica nonché una certa attrazione per i “freak”, le deformazioni fisiche e gli spettacoli da fiera. Come visto nei precedenti articoli, un altro elemento è quello di avere una durata piuttosto ridotta (poco più di un’ora) con una certa linearità di fondo data anche dal fatto che le vicende si sviluppano sulle relazioni tra tre o quattro personaggi al massimo. Se negli articoli precedenti avevamo visto una certa predilezione per i bassifondi e l’esotismo, qui vedremo che quest’ultimo elemento viene mantenuto ma inizia a subentrare, complice anche il trasformismo di Lon Chaney Continua a leggere

Within Our Gates – Oscar Micheaux (1920)

erotikonAd un certo punto della storia del cinema si faceva un po’ a gara a fare i “primi film” di un po’ di tutto. Nel 1924, ad esempio, venne fatto His Busy Hour, diretto forse da Albert Ballin, che includeva un cast composto solo da persone sorde. Cito questo perché, da specializzato sul sostegno per altro con tesi teorica sulla sordità, si tratta di una di quelle pellicole difficilmente reperibili che vorrei tanto vedere. Within Our Gates è invece un film composto da cast principalmente afroamericano e che porta avanti, come è giusto che sia, la problematica relativa all’uguaglianza dei diritti. Il regista è Oscar Micheaux, considerato uno dei primi registi afroamericani della storia del film e autore di molti di questi “race movie” di cui Within Our Gates era uno dei primissimi. Penso sia sempre bello sapere che già nel primo ‘900 ci fossero persone che avevano a cuore determinate tematiche. Lo abbiamo visto in passato, ad esempio, con Anders als die Andern (it. Diverso dagli altri) e lo andremo a vedere oggi con questo film:

Continua a leggere

The Informer – Arthur Robison (1929)

theinformer4Questa volta davvero non riesco a capire come questo film sia così poco citato perché ha veramente tutto per essere apprezzato: una trama ben costruita, tanta azione, una fotografia curatissima e un cast stellare con, tra gli altri, Lars Hanson e Lya de Putti. Da qualche anno si è aggiunta anche una splendida versione restaurata con un accompagnamento musicale riuscitissimo che permette di godersi l’esperienza visiva al massimo. Io personalmente ho scoperto The Informer solo perché era uno di quei rari film di cui abbiamo sia la versione muta che sonora e chi mi conosce saprà sicuramente quanto sia affascinato da essi così come dai remake operati dallo stesso regista. A tal proposito è sicuramente più noto il remake fatto da Continua a leggere

Priscilla Dean e Tod Browning: la regina dei sobborghi

priscilla_deanQualche settimana fa aveva iniziato una rassegna dedicata ai film del duo Browning-Dean dove riscontravamo, di fatto, un doppio macro filone. Da una parte abbiamo i film di ambientazione esotica, di cui abbiamo già parlato, dall’altra quelli dei sobborghi, di cui invece ci occuperemo oggi. Se devo esprimere una preferenza persona, questa seconda tipologia è quella a mio avviso più riuscita, anche perché, in due casi su tre, troviamo anche il mio amato Lon Chaney nel ruolo di antagonista. Segnalo che, tra questi, Outside the law è già stato trattato ai primordi del sito e pertanto è escluso da questa lista. In appendice troverete qualche parola su The Exquisite Thief (1922) che era presente in forma frammentaria (appena 8 minuti) nel mitico ritrovamento di Dawson City e che si trova, come extra, nel documentario edito in Italia dalla Cineteca di Bologna. Premetto che acquistai l’edizione Continua a leggere

Avversario segreto (Die Abenteurer G.m.b.H.) – Fred Sauer (1929)

Die Abenteurer GMBHDa appassionato dei grandi classici mi sono sempre chiesto. Esiste un film muto tratto da un romanzo di Agatha Christie? La risposta è sì, ed è Die Abenteurer G.m.b.H. tratto da The Secret Adversary del 1922. Non è, in realtà, l’unico adattamento da un romanzo della nota giallista. Un anno prima, infatti, era stato rilasciato The Passing of Mr Quinn che però è andato perduto. Il film è tratto da una serie minore della Christie dedicata ai detective dilettanti Tommy e Tuppence, che qui, forse perché il film è preservato nella sua versione per il mercato belga, prendono i nomi di Pierre Laffitte e Lucienne Fermont. Davvero un peccato che non esistano adattamenti con Continua a leggere

La Dea (Shen nu – 神女) – Wu Yonggang (1934)

shennuIn uno strano percorso a ritroso che è decisamente contrario al mio classico metodo di ricerca, dopo Gou feng (1935), ultimo film con Ruan Lingyu prima del suicidio, ho visto Shen nu che, seppur girato un anno prima, sembra invece addirittura successivo. Come detto anche per l’articolo precedente non ho alcuna conoscenza pratica o teoria del cinema muto cinese pertanto mi sto approcciando ad esso con un atteggiamento davvero positivo e privo di qualsiasi preconcetto. Rimane la mia impressione passata: per gusto nella fotografia e nella recitazione sembra di trovarsi davanti ad un film occidentale a metà tra il cinema americano ed europeo ma è davvero lontanissimo dal mio preconcetto di “cinema asiatico” che si basa, in realtà, sul solo cinema giapponese, come se il Giappone dovesse fare per forza scuola su tutto il continente asiatico. Continua a leggere

Priscilla Dean e Tod Browning: un viaggio esotico

priscilladean2Nel periodo di passaggio tra gli anni ’10 e ’20 del 900, assistiamo a una feconda collaborazione tra Tod Browning e Priscilla Dean che sembra essere molto più forte di quella tra il regista e Lon Chaney. Si parte da Which Woman? (1918) in cui Tod Browning subentra come regista a Pollard, proseguendo con The Brazen Beauty, The Wicked Darling, The Exquisite Thief, The Virgin of Stamboul, Outside the law, Under two flags, Drifting e, in ultimo, White Tiger nel 1923. Di questi, per capirci, solo due vedono Lon Chaney e in entrambi i film interpreta praticamente lo stesso ruolo, quello del malavitoso ingestibile ed efferato. Questo è un periodo in cui Browning sperimenta poco e presenta film in cui Priscilla Dean interpreta, in due ambientazioni distinte, sostanzialmente Continua a leggere

Le Giovani Aquile (Noored Kotkad) – Theodor Luts (1927)

BílyrajNegli anni ’20, dopo la creazione di tanti piccoli stati nazionali a partire dalla fine dei grandi imperi, abbiamo imparato a vedere tanti film nazionalistici più o meno riusciti. Noored Kotkad è uno di questi ma ha comunque una storia particolare che potete recuperare sfogliando il catalogo delle Giornate del cinema muto di Pordenone del 2019. Il film racconta le vicende del neonato stato Estone alle prese con l’invasione sovietica e della conseguente guerra di indipendenza che andò dal 1918 al 1920. Incredibilmente uno stato così piccolo riuscì a vincere contro le forze nemiche e dichiarare la sua indipendenza grazie anche all’arruolamento volontario di tanti giovani.

La peculiarità di questo film, rispetto ad altri dello stesso tipo, è una componente comica molto alla Svejk in cui Continua a leggere

Lo zingaro ammaliatore (Mustalaishurmaaja) – Valentin Vaala (1929)

BílyrajOggi non è più così, ma fino almeno alla prima metà del ‘900 c’era un grande interesse cinematografico verso gli usi e i costumi “gipsy” e fioccavano quindi film in cui si mettevano in evidenza la loro passionalità ma anche estrema impulsività. Non si trattava di un interesse limitato a un singolo stato ma era piuttosto trasversale. Per esempio abbiamo in Francia La Folie des Vaillants della Dulac (1925) e nell’allora Cecoslovacchia Cikáni (1922). Anche il mio amato Von Stroheim si era interessato al “genere” tanto da volerne fare un film, Paprika, che divenne invece un romanzo.

Quali sono le caratteristiche tipiche di queste opere? In genere abbiamo molta attenzione alle usanze, una storia d’amore drammatico e tristi presagi che, come in un flash forward, sono uno specchio per il finale generalmente Continua a leggere

The Man Without Desire – Adrian Brunel (1923)

Nina_Vanna_and_Ivor_NovelloChi mi segue da qualche tempo conosce il mio interesse per Ivor Novello e i suoi film. Tra questi ce n’era uno che mi ripromettevo da tempo di vedere, questo The Man Without Desire che allo stesso tempo mi attraeva e mi respingeva. Come avrete visto il film rientrava tra quelli del progetto fantascientifico ma di fatto, terminata la visione, è più relativo al filone alchimistico/esoterico più che ad una scienza vera e propria. Il film mi ha ricordato per certi versi The Road to Yesterday ma anche Black Oxen, ma aggiunge a questi una componente davvero inusuale legata alla perdita del desiderio sessuale e, di fatto, all’impotenza.

Siamo nel 1800 e il conte veneziano Vittorio Dandolo (Ivor Novello) è innamorato della bella Leonora (Nina Vanna) che è però sposata con Continua a leggere