Il Diavoletto (Das Teufelchen) – Dr. R. Portegg (1917)

Chi è il Dottor R. Portegg? Un regista fantomatico su cui si è cercato di fare luce negli ultimi anni. In realtà il nome non è altro che uno pseudonimo di Franz Eckstein e Rosa Porten. Vi dice niente il cognome Porten? Dovrebbe, perché Rosa è figlia del grande Franz Porten, cantante lirico, direttore d’orchestra che con l’avvento del cinematografo si avvicina anche al cinema come regista e attore. Ma dovrebbe essere la diva Henny Porten, a dovervi ricordare qualcosa, visto che ebbe una lunghissima carriera da attrice. Henny, non è altro che la sorella più celebre di Rosa. Insomma i presupposti per Rosa Porten ci sono tutti, ma saranno rispettati? La “nostra” Porten fu attrice e regista per Continua a leggere

Il gabinetto del Dottor Caligari (Das cabinet des Dr. Caligari) – Robert Wiene (1920)

Questo articolo ha una storia travagliata e curiosa. Pensate, era il 15 Agosto 2014 quando creavo la pagina per il Gabinetto del Dottor Caligari, eppure non sono mai riuscito a scrivere una riga. Perché? L’ho detto più volte nel corso degli anni, ci sono film che sento talmente miei che mi riesce difficile metterli giù in poche righe e serve spesso un evento grandioso per darmi lo spunto, la voglia di tentare questa operazione disperata. Il Cinema Ritrovato 2014 mi ha dato questa occasione con la proiezione di una splendida edizione restaurata fatta dall’Immagine Ritrovata che ha compiuto un vero e proprio miracolo. Via tutte le imperfezioni dalla pellicola ed ecco rinascere le immagini girate più di 90 anni fa. Non vi nascondo l’emozione incredibile che ho provato nel vederlo, ho subito avuto i brividi e più il film andava avanti più speravano non finisse mai. Il Maestro Antonio Coppola accompagnava le immagini con il suo pianoforte trasmettendo talmente tanta passione e amore per questo film, da essere contagioso. Tutta la sala era convinta di essere di fronte ad un evento storico, ad un restauro che finalmente rende giustizia a questo capolavoro. Passiamo alla trama:

è il 1830 e ci troviamo ad Holstenwall in Germania dove l’inquietante Dr. Caligari (Werner Krauss) ha appena fatto installare un Continua a leggere

Algol: Eine Tragödie der Macht – Hans Werckmeister (1920)

Algol è un sistema stellare nella costellazione di Perseo, visibile ad occhio nudo ma estremamente variabile. Nella cultura araba Algol era associato a un demone, Ghul, dal significato del nome “Stella del Demonio”, mentre nella Grecia antica era invece noto come Testa della Medusa. Ma cosa potrebbe succedere se un abitante di Algol scendesse sulla terra? Questo è quanto accade nel dramma di Hans Werckmeister, che porta nella tipica ambientazione espressionista tedesca, un elemento nuovo e fantascientifico.

Robert Herne (Emil Jannings) è un minatore estremamente dedito al suo lavoro. Herne divide le sue ore in minera con Maria Obal (Hanna Ralph) con cui stringe una forte amicizia. La calma non è destinata a durare: un giorno, infatti, nella miniera appare un Continua a leggere

Am Rande der Welt – Karl Grune (1927)

Am Rande der Welt, traducibile più o meno come “Ai Confini del Mondo“, è un film pacifista breve ma piuttosto ben costruito. Finita la Prima Guerra Mondiale, iniziative di questo tipo sono decisamente fioccate in giro per l’Europa, tanto che solo tra i film presenti su questo sito potrei citare J’accuse di Abel Gance (1919) o Il Fabbro e il Primo Ministro (Слесарь и канцлер) di Vladimir Gardin e Ol’ga Preobraženskaja (1923). Come nel film Russo del ’23, Am Rande der Welt si svolge in un luogo fittizio, che potrebbe essere in qualsiasi luogo e sotto qualsiasi fazione, proprio per rendere universale il suo messaggio di pace e amore. Però…rispetto ai film che ho citato prima questo non mi ha convito del tutto, tanto che l’unica cosa ad avermi attratto davvero è la presenza del mitico Max Schreck. Continua a leggere

Il Faust secondo me – appunti di un profano (parte II)

Ho accettato volentieri l’invito di Yann a scrivere una recensione del Faust di F. W. Murnau: premetto che non scenderò nei dettagli della storia perché è passato più di mese dalla visione e di conseguenza i ricordi non sono freschissimi ma – essendo un neofita del mondo del cinema muto – credo che le mie impressioni possano essere utili sia per chi è più esperto di me (confermando magari il giudizio dato al film), sia per coloro che si accostano per la prima volta al genere muto. Per quanto uno persona possa essere positivamente disposta ad ampliare i suoi orizzonti culturali quest’ultimo, diciamo la verità, un po’ “spaventa”: ci si aspetta – enfatizzando un po’ lo scetticismo – un film dalla durata epocale, con una trama spesso sconosciuta e girato con una Continua a leggere

Il Faust secondo me – appunti di un profano

043-faust-theredlistLo so che è brutto cominciare con noiose premesse che fanno passare la voglia a chiunque di leggere, ma sono costretto a farle. Per quanto mi piaccia il cinema, il cinema muto è qualcosa a cui devo essere istruito fino in fondo, che devo ancora digerire completamente. Ed è proprio con questo spirito che mi hanno trascinato a vedere “Faust” di Murnau con musica dal vivo e didascalie in tedesco e, ahimè, non parlo tedesco (ma allora cosa hai capito? Avevo stampato la traduzione).

L’inizio è forse la parte più ipnotica del film. Immagini evocative del diavolo che con le ali nere avvolge dall’alto la città colpendola con la peste ti fanno ricredere su molti dei film moderni che credevi impressionanti. E il seguito non è da meno Continua a leggere

Faust (Faust – Eine deutsche Volkssage) – Friedrich Wilhelm Murnau (1926)

Anche questo articolo viene a termine di una proiezione con musica dal vivo del Cinema Trevi di alcune settimane fa che ha avuto una genesi un po’ travagliata tanto da venir pubblicato dopo il pezzo su “Un Cappello di Paglia di Firenze” (1928). Ho deciso di chiedere a due ragazzi che mi hanno accompagnato delle loro opinioni sul film. Premetto che non hanno mai seguito il Cinema Muto con continuità ma hanno accettato di essere trascinati al Cinema spinti anche dal titolo e dalla possibilità di sentire l’accompagnamento musicale del Maestro Antonio Coppola che tanto avevo decantato. Vedremo quale sarà il risultato in articoli separati, primi di un nuovo progetto dal titolo “Appunti di un Profano”. Cominciamo allora con una prima considerazione: il Faust di Murnau, a livello di trama, è piuttosto differente dall’opera di Goethe (1808) che ricordiamo si ispirava ai racconti popolari tedeschi. Eppure Murnau riesce comunque a dare Continua a leggere

Una Donna nella Luna (Frau im Mond) – Fritz Lang (1929)

Ci sono film che si nascondono e aspettano in un angolo di essere riscoperti e presi per mano. Quando finalmente vengono rispolverati e quindi visti, sprigionano la loro enorme forza interiore capace di emozionare per le ragioni più disparate. Capita infatti che storie con cui sei cresciuto siano influenzate in tutto e per tutto da loro, senza che tu te ne sia mai reso conto dandole forse per scontate o come interamente frutto della fantasia dell’autore di turno. Quando però il velo si rompe e ti permette di vedere la verità, ti senti finalmente appagato e riconoscente nei confronti del film che hai appena riscoperto, con una nuova consapevolezza di quanto il mondo del muto abbia ancora da dare al pubblico moderno e con rinnovata voglia di scoprire e ricercare. Come avrete capito anche Frau im Mond mi ha fatto il medesimo effetto essendo cresciuto leggendo le avventure di Tintin che comprendono una in Continua a leggere

La Mandragora (Alraune) – Henrik Galeen (1928)

La mandragora, per via della sua radice dalla forma vagamente antropomorfa, ha fin dall’antichità stuzzicato la fantasia degli uomini. Nel 1911 Hanns Heinz Ewers pubblicò una sorta di rivisitazione moderna del mito di Frankenstein, collegato anche con quello di Homunculus: Alraune: Die Geschichte eines lebenden Wesens. Ewers riprese una tradizione medievale secondo cui, nelle notti di luna piena, le radici di Mandragora prendevano forma umana portando fortuna ma anche sofferenza e tormenti. Immaginava così che uno scienziato creasse a partire dal seme di un impiccato un figlio inseminando una prostituta. Da quella terribile unione nasceva così Alraune, donna contraddistinta da un fatale fascino e carisma. La storia ebbe subito un incredibile successo e scatenò la fantasia dei produttori cinematografici. Nel 1918 uscirono almeno Continua a leggere

Homunculus – Otto Rippert (1916)

Homunculus è un interessantissimo serial composto da sei episodi diretto da Otto Rippert. Riprendendo le antiche credenze degli alchimisti, il racconto mette in scena il tentativo, riuscito, di dare vita ad un Homunculus, un uomo nato attraverso la scienza e non da una naturale gestazione. Ci troviamo, di fatto, davanti ad una variante del più noto mostro di Frankenstein ma che, in realtà, nasconde al suo interno una forza forse ancora maggiore del mostro di Mary Shelley. La sceneggiatura era stata scritta per l’occasione da Robert Reinert.

Il Dottor Hansen (Albert Paul) dopo anni di duro lavoro e numerosi tentativi, riesce a dare vita, assieme al suo assistente Edgar Rodin (Friedrich Kühne), ad un bambino nato senza alcuna gestazione umana. Quando, però, il neonato del Continua a leggere