Il cammino della notte (Der Gang in die Nacht) – Friedrich Wilhelm Murnau (1921)

gang_nachtNella mia folle ricerca tra le bizzarrie e i titoli misconosciuti della cinematografia mondiale ogni tanto fa bene tornare a vedere i film dei grandi registi che tutti amano e tutti ricordano. Rivedere un Murnau, dopo tanto tempo, mi fa ricordare perché ho scelto di dedicare dieci anni della mia vita a questo sito. Der Gang in die Nacht non è sicuramente il film più riuscito o maturo del regista ma ha comunque degli elementi stilistici riconoscibili e alcune caratteristiche interessanti.

Il Dr. Eigil Börne (Olaf Fønss) abbandona Continua a leggere

El Retorno – A.F. Bertoni (1930)

El RetornoIl viaggio intorno al mondo con il cinema muto ci porta questa volta in Costa Rica con un tocco d’Italia perché il regista è un italiano, Alberto Francis Bertone (noto anche come Albert-Francis Bertoni e per aver interepretato Grigione nei Topi Grigi) che operò prima in Italia, poi in Francia e chiuse la carriera proprio con questo film in Costa Rica. El Retorno è un film del 1930 che però sembra stato fatto almeno 10 anni prima, ma, al contrario di tanti film periferici, ha degli elementi di fino e ben riusciti.

La trama è piuttosto scontata e molto “europea” se non addirittura italiana. Nella dialettica campagna-città/purezza-peccato, il giovane Rodrigo (Rodrigo Tinoco) lascia l’hacienda dello zio (Fernando Montealegre) e la giovane fidanzatina Eugenia (María Eugenia del Barco) per andare a studiare in città. Continua a leggere

Dafni e Cloe (Dafnis kai Hloi – Δάφνις και Χλόη) – Orestis Laskos (1931)

Dafni_CloePiccolo disclaimer prima di iniziare: questo è un articolo scritto da un classicista su una trasposizione di un film basato su un romanzo ellenistico. Può contenere pedanteria da specialista. Scherzi a parte cercherò di evidenziare all’interno di questo articolo analogie e differenze rispetto all’opera originaria per vedere quanto queste abbiamo influenzato positivamente o meno l’incedere della narrazione.

Il film che andiamo a vedere oggi è il primo sopravvissuto di Orestis Laskos, allievo del Dimítrios Gaziádis che abbiamo imparato a conoscere negli scorsi mesi. Come spesso capita con i pionieri del cinema internazionale, Laskos non è però solamente un regista, ma Continua a leggere

Léonce: la maschera di Perret

leonce1Uno dei personaggi di spicco del cinema comico francese del periodo di poco antecedente al primo conflitto mondiale è quello di Léonce, maschera di Léonce Perret cresciuta in seno alla Gaumont. L’attore che era già conosciutissimo dal pubblico grazie anche alla sua collaborazione con Louis Feuillade ed arrivò a picchi di popolarità davvero molto alti. Oggi, però, di questo personaggio non si parla più, complice anche una cattiva opinione data dai primi grandi storici del cinema come Jean Mitry, che definiva queste commedie come ricche di “un’eclatante mediocrità” e Sadoul, che le trova “lugubri” e le associa a un tentativo maldestro di imitare John Bunny. Ma è davvero così? Continua a leggere

Il cinema di Emil Artur Longen e Antonín Pech

Il primo cinema ceco è fatto di personalità poliedriche che vedono nel cinema solo una delle tante possibilità di esprimersi e sperimentare. Ovviamente questo vale sia per Emil Artur Longen che per Antonín Pech ma andiamo ad analizzarli singolarmente. Bisogna dire che, a livello prettamente formale, questi film e questi autori operarono sotto l’allora Impero Austro-Ungarico visto che lo stato cecoslovacco nascerà solo dopo il primo conflitto mondiale eppure si tratta di produzioni assolutamente locali e per questo vengono considerate come ceche a tutti gli effetti.

Antonín Pech nasce nel 1874 e inizia la sua Continua a leggere

Peccatrice senza peccato (Grešnica bez greha) – Kosta Novaković (1927-1930)

nikola2Ci sono film talmente brutti da essere divertenti e questo è, purtroppo, uno di questi. Nel corso degli anni abbiamo visto spesso dei film provenienti da aree cinematografiche “periferiche” che per brama di citazionismo si ritrovavano a fare prodotti al limite del guardabile. Tra questi, di recente, abbiamo ad esempio parlato di Wara Wara che aveva, proprio come Grešnica bez greha, il brutto vizio di voler includere generi diversi anche quando non ce n’era bisogna. In questo film si passa dal dramma alle comiche senza soluzione di continuità o da riprese molto “classiche” per poi sfociare nell’avanguardia. Il problema è che il girato è veramente pessimo e il montaggio lo è ancora di più. Di continuo troviamo azioni che si ripetono o scene tirate troppo Continua a leggere

Il mago di Atene (O magos tis Athinas – Ο μάγος της Αθήνας) – Ahilleas Madras (1922-1931)

von-morgens-bis-mitternachtsIn questo ultimo periodo, complice presumibilmente una condivisione su Facebook, ho subito una vera e propria invasione di visitatori greci interessati, in particolare, agli Apache di Atene (Οι Απάχηδες των Αθηνών – 1930). Sono andato quindi alla ricerca di altri film muti greci che non avevo visto e/o recensito e sono caduto sul promettente Ο μάγος της Αθήνας. Se cercate su internet troverete più o meno questa descrizione: “girato nel 1922 con il titolo originale La zingara di Atene (Η τσιγγάνα της Αθήνας), questo film non venne mai completato. Il girato venne ripreso successivamente con qualche aggiunta e proiettato nel 1931” e ancora “il film racconta la storia di un violinista-mago al cui fascino le donne non possono resistere”. Insomma detta così sembra o un film fichissimo oppure uno di quei film talmente assurdi da essere divertenti. Bene, Ο μάγος της Αθήνας è solo un film noioso e, sorpresa delle sorprese, il mago-violinista non Continua a leggere

Il Max Linder americano

Linder10Nei precedenti capitoli abbiamo analizzato le produzioni francesi di Max Linder, ma non possiamo non proseguire il nostro viaggio con la seconda parte della vita dell’artista. Spartiacque della sua carriera, come per tanti è lo scoppio della guerra nel 1914 quando Linder decide di arruolarsi come autista privato per portare dispacci. Oltre a questo faceva anche rappresentazioni per risollevare l’animo dei soldati. In questo periodo girò anche la voce della sua morte durante la guerra durante la battaglia di Aisne, cosa che lo stesso entourage di Linder dovette smentire dicendo che era stato solo ferito. Fu mandato all’ospedale con un colpo che gli perforò i polmoni ma ebbe anche ripercussioni psichiche. Durante la sua degenza ospedaliera ebbe i primi contatti con Essanay in teoria per 20 film. Doveva prendere il posto di Chaplin. Il suo viaggio diventa un vero e proprio evento e venne girato Max Comes Across. Una volta arrivato venne accolto, tra gli altri, proprio da Chaplin che Continua a leggere

Dal Mattino a Mezzanotte (Von morgens bis mitternachts) – Karlheinz Martin (1920)

von-morgens-bis-mitternachtsA pochi mesi di distanza dal mitico Das Cabinet des Dr. Caligari, ecco uscire nelle sale un altro film espressionista che porta forse agli estremi alcuni soluzioni visive che erano state proposte in Caligari. In Von morgens bis mitternachts tutto si distorce e si trasforma, dalla scenografia ai costumi fino ai personaggi stessi che, con trucchi arditi, assumono forme spigolose e oscure. La storia assume contorni minimali, i personaggi non hanno neanche un nome e non mancano riferimenti simbolici.

Una ricca signora straniera (Erna Morena) entra in una banca perché ha bisogno di denaro per acquistare un quadro voluto dal figlio (Hans Heinrich von Twardowski). Per motivi burocratici, alla donna non Continua a leggere

No Woman Knows – Tod Browning (1921)

Tod-Brownings-NO-WOMAN-KNOWS-Universal-Film-1921Prima di iniziare voglio ringraziare la Filmoteca Española che ha digitalizzato per me questo film che si trova solo conservato presso i loro archivi. Che mi risulti sul web non ci sono recensioni del film da parte di persone che lo hanno visto ma vengono solo riportate fonti da riviste dell’epoca. In questo siamo precursori e possiamo per altro chiudere temporaneamente il progetto dedicato a Tod Browning. Dico temporaneamente perché esistono altri film “introvabili” che sono The Deciding Kiss (1918), presente negli archivi del CNC (Centre national du cinéma et de l’image animée), The Man Under Cover (1922) conservato al MOMA e Dollar Down (1925) che si trova presso l’UCLA Film & Television Archive. Purtroppo nessuno di questi tre archivi ha messo a disposizioni servizi di digitalizzazione dei film in pellicola per questo vorrei ringraziare in maniera ancora più sentita la Filmoteca Española. Mi toccherà fare prima o poi del turismo archivistico e girarmi gli Stati Uniti alla ricerca di film conservati gelosamente nelle cineteche!

Possiamo ora iniziare a parlare di No Woman Knows! Continua a leggere