Le Giovani Aquile (Noored Kotkad) – Theodor Luts (1927)

BílyrajNegli anni ’20, dopo la creazione di tanti piccoli stati nazionali a partire dalla fine dei grandi imperi, abbiamo imparato a vedere tanti film nazionalistici più o meno riusciti. Noored Kotkad è uno di questi ma ha comunque una storia particolare che potete recuperare sfogliando il catalogo delle Giornate del cinema muto di Pordenone del 2019. Il film racconta le vicende del neonato stato Estone alle prese con l’invasione sovietica e della conseguente guerra di indipendenza che andò dal 1918 al 1920. Incredibilmente uno stato così piccolo riuscì a vincere contro le forze nemiche e dichiarare la sua indipendenza grazie anche all’arruolamento volontario di tanti giovani.

La peculiarità di questo film, rispetto ad altri dello stesso tipo, è una componente comica molto alla Svejk in cui Continua a leggere

Lo zingaro ammaliatore (Mustalaishurmaaja) – Valentin Vaala (1929)

BílyrajOggi non è più così, ma fino almeno alla prima metà del ‘900 c’era un grande interesse cinematografico verso gli usi e i costumi “gipsy” e fioccavano quindi film in cui si mettevano in evidenza la loro passionalità ma anche estrema impulsività. Non si trattava di un interesse limitato a un singolo stato ma era piuttosto trasversale. Per esempio abbiamo in Francia La Folie des Vaillants della Dulac (1925) e nell’allora Cecoslovacchia Cikáni (1922). Anche il mio amato Von Stroheim si era interessato al “genere” tanto da volerne fare un film, Paprika, che divenne invece un romanzo.

Quali sono le caratteristiche tipiche di queste opere? In genere abbiamo molta attenzione alle usanze, una storia d’amore drammatico e tristi presagi che, come in un flash forward, sono uno specchio per il finale generalmente Continua a leggere

I Racconti di Hoffmann (Hoffmanns Erzählungen) – Richard Oswald (1916)

hoffmannIl film di cui parliamo oggi è una delle prime trasposizione cinematografiche di Les contes d’Hoffmann, opera in cinque atti di Offenbach su libretto di Jules Barbier rappresentato per la prima volta nel 1881. Ci sono delle sostanziali differenze tra la versione di Oswald e quella originale che analizzeremo più sotto. Questo adattamento è piuttosto ben realizzato e contiene anche delle riprese interessanti nonostante siamo appena nel 1916. Andiamo ora alla divisione per atto e poi vediamo le differenze col testo originale:

Nel primo atto troviamo un giovane Hoffmann (Kurt Wolowsky) che, dopo essere stato maltrattato dai genitori, fugge di casa. Trova ospitalità da Continua a leggere

The Man Without Desire – Adrian Brunel (1923)

Nina_Vanna_and_Ivor_NovelloChi mi segue da qualche tempo conosce il mio interesse per Ivor Novello e i suoi film. Tra questi ce n’era uno che mi ripromettevo da tempo di vedere, questo The Man Without Desire che allo stesso tempo mi attraeva e mi respingeva. Come avrete visto il film rientrava tra quelli del progetto fantascientifico ma di fatto, terminata la visione, è più relativo al filone alchimistico/esoterico più che ad una scienza vera e propria. Il film mi ha ricordato per certi versi The Road to Yesterday ma anche Black Oxen, ma aggiunge a questi una componente davvero inusuale legata alla perdita del desiderio sessuale e, di fatto, all’impotenza.

Siamo nel 1800 e il conte veneziano Vittorio Dandolo (Ivor Novello) è innamorato della bella Leonora (Nina Vanna) che è però sposata con Continua a leggere

Il Corvo (The Blackbird) – Tod Browning (1926)

Con il cinema di Tod Browning e Lon Chaney mi sembra un po’ di tornare indietro nel tempo ai primi periodi di E Muto Fu. Se ci seguite da tanto tempo saprete che il mio amore per il muto nasce da quello per i Monsters della Universal anni ‘30/’40 di cui Browning ne è certamente un esponente di spicco. Per questo i primissimi articoli erano spesso dedicati a questa splendida coppia e ai loro film più celebri. Tra questi non avevo mai visto e quindi recensito The Blackbird, film del 1926 che non manca di riservare delle sorprese.

Il film racconta la storia di Dan “The Blackbird” (Lon Chaney) che per meglio nascondere le sue malefatte interpreta segretamente il ruolo del fratello The Bishop, disabile dal cuore d’oro, sempre disposto ad aiutare gli altri. Un giorno Dan incontra Continua a leggere

Astéro (Αστέρω) – Dimítrios Gaziádis (1929)

asteroPiù che del film in particolare, con Astéro ho l’occasione di parlare di una cosa che, da storico, mi interessa davvero tanto ovvero il film come fonte storica indiretta. Quante cose sono andate perdute o distrutte nel corso di cento anni e più? In questo periodo di tempo ci sono state guerre catastrofiche tra cui due conflitti mondiali. Alcune città portuali, o comunque strategiche, sono state completamente rase al suolo nel corso della seconda guerra mondiale in particolare. Penso ad esempio, giusto perché devo tornare sempre alla Bretagna, a Remorques di Jean Grémillon (1941), con Jean Gabin, in cui possiamo vedere una Brest perduta prima che venisse completamente stravolta dai bombardamenti. In Astéro abbiamo una rara e affascinante testimonianza del monastero Teotoco di Mega Spileo, purtroppo colpito da un incendio nel 1934 e poi nuovamente distrutto nel 1943 dai tedeschi in quelle Continua a leggere

Erotikon – Gustav Machatý (1929)

erotikonConsiderato il capolavoro del cinema muto ceco, Erotikon non mi ha assolutamente deluso. La storia di per sé potrebbe non sembrare molto originale, ma è il modo in cui è stato girato ad essere incredibile così come la profondità che gli attori hanno saputo ai loro personaggi. Tra tutti spicca ovviamente Ita Rina, attrice slovena che iniziò per caso questa carriera quando fu notata come candidata di Miss Europa. La sua carriera cinematografica, seppur breve, le portò comunque successo internazionale.

Un giorno di pioggia il giovane Georg Sidney (Olaf Fjord) perde il treno e trova riparo nella casa del Capostazione locale (Karel Schleichert). L’uomo deve però uscire per andare a lavorare e lascia Georg solo con la figlia Andrea (Ita Rina). I due si fanno cogliere dalla passione e fanno l’amore fino alla mattina seguente. Georg deve partire e lascia la ragazza sola con il rimorso per Continua a leggere

Così è la vita (Takový je život) – Carl Junghans (1930)

TakovyjezivotCon Takový je život siamo al tramonto della produzione muta ceca che apre la strada al sonoro nel migliore dei modi possibili. Prendendo spunto dal romanzo di Zolà La curée, il regista tedesco Carl Junghans cerca disperatamente di mettere in scena la storia di una famiglia semplice ma mille ostacoli gli si parano davanti. Cerca, infatti, di farselo produrre in Germania già intorno al 1925 ma dovette spostarsi a Praga per poterlo vedere realizzare. Quindi possiamo considerarlo un film ceco? In fondo gli attori e il setting lo sono, quindi lo considererei tale ai fini del progetto.

Nel corso del film, attraverso momenti di vita quotidiana, seguiamo le vicende di una famiglia composta da Continua a leggere

Il Paradiso Bianco (Bílý ráj) – Karel Lamač (1924)

BílyrajPrima di iniziare vorrei ringraziare il Národní filmový archiv che mi ha dato la possibilità di vedere il film e poterne scrivere. Questo progetto è stato lungo e faticoso e siamo ormai giunti quasi al suo termine anche grazie al contributo della cineteca. Il film di cui parliamo oggi è veramente particolare perché di esso ne abbiamo una copia positiva in bianco e nero poi imbibita e virata. Nel 2016 il film è stato poi restaurato da Jan Ledecký basandosi sui colori originali e nello stesso anno il film era stato proiettato al Cinema Ritrovato. Inutile dire che si tratta di uno di quei due anni sciagurati che ho passato Continua a leggere

La luce avvelenata (Otrávené světlo) – Jan S. Kolár, Karel Lamač (1921)

Mistero e Azione. Sono questi gli ingredienti di Otrávené světlo. Se andiamo a vedere bene questo è forse il terzo film che unisce due nostri progetti storici, quello dei film cechi e slovacchi e quello della fantascienza. Dopo Melchiad Koloman (1920) e Pancéřové auto (1930) abbiamo un filone piuttosto florido nel mondo del muto, ovvero quello legato a una creazione pseudoscientifica che qualora dovesse finire nelle mani sbagliate creerebbe problemi a tutti. In realtà questa creazione è un po’ bizzarra e non riesco bene a capire in che modo potrebbe essere usata come arma.

Il Dr. Oskar Grant (Karel Fiala) ha creato un modo per estendere la durata dell’illuminazione solare a tutta Continua a leggere