Cenere – Febo Mari (1916)

Con Cenere di Febo Mari siamo di fronte ad un capitolo forse dimenticato del cinema italiano. La pellicola, di per sè, non spicca per la sua bellezza ma affascina grazie ai paesaggi e alla splendida interpretazione di Eleonora Duse, attrice teatrale di fama internazionale celebre anche per la sua tormentata storia d’amore con Gabriele D’Annunzio. La Duse, all’epoca quasi sessantenne, non reciterà in nessun altro film, lasciando al solo Cenere il compito di tramandarla. Le vicende, ispirate all’omonimo romanzo di Grazia Deledda, si inquadrano nell’ambiente rurale della Sardegna.

Rosalia (Eleonora Duse) concepisce un figlio, Anania, da un uomo già sposato. La giovane, per non costringere il piccolo a una vita di stenti, lo fa crescere dal padre, lasciandogli però un amuleto come Continua a leggere

L’agonia di Bisanzio (L’agonie de Byzance) – Louis Feuillade (1913)

L’agonie de Byzance è un film epico che ripropone in circa 30minuti uno degli avvenimenti più importanti della storia mondiale: la caduta di Costantinopoli del 1453. Feuillade ci propone la vicenda da un punto di vista tutt’altro che imparziale, insistendo sulla crudeltà e barbarie degli invasori musulmani, che infieriscono sulla popolazione ormai inerte. Gli eventi vengono ripresi attraverso unala telecamera fissa ad altezza d’uomo, che il regista aveva saputo sfruttare egregiamente in Fantômas, ma che mostra tutti i suoi limiti in un film di questo tipo: le scene sono spesso eccessivamente cariche di personaggi  tanto da creare confusione e costringere, talvolta, addirittura a tagliare dei Continua a leggere

L’Inferno – Francesco Bertolini, Giuseppe de Liguoro, Adolfo Padovan (1911)

Cominciamo con questa particolare adattazione della cantica dantesca il viaggio attraverso il cinema muto italiano. Ammetto di iniziare da questo film in particolare perché è stato il primo muto nostrano che abbia mai visto e perché, di recente, ho avuto il piacere di rivederlo con una persona particolarmente importante. Dell’Inferno, forse, mi ha sempre affascinato più la storia che non il contenuto stesso della pellicola, che forse non ho mai avuto modo di capire a fondo. Non so quanti sanno che nello stesso anno, a pochi mesi di distanza, sono usciti ben due “Inferni”, uno relativamente a basso costo e dalla durata di 15minuti (di cui ho visto solo un breve spezzone) prodotto dalla piccola Helios Film con la regia di Giuseppe Berardi e Arturo Busnengo, e un secondo (di cui mi sto occupando ora), prodotto dalla Milano Films e primo film italiano (almeno che ricordi) a rientrare in cinque bobine per una durata complessiva di circa 70minuti. Continua a leggere

La Bambola Di Carne (Die Puppe) – Ernst Lubitsch (1919)

Ammetto che è quanto meno strano inziare il capitolo tedesco con un film come La Bambola di carne (altra traduzione per me orrenda), ma sicuramente questa breve pellicola rappresenta un passo non da poco nella storia del cinema. Con questo film ci troviamo forse davanti all’invenzione dell’espressionismo comico, con l’uso di movenze e situazioni che ritroveremo nell’arco di tutta la storia del cinema (alcune gestualità e movenze ricordano quelle dei nostrani Totò e Ciccio e Franco tanto per dirne due). Del resto Lubitsch ha sempre dimostrato, in particolare nei Continua a leggere

Fantômas – Louis Feuillade (1913-1914)

Dopo aver parlato di due splendidi muti americani ci spostiamo in una terra a me tanto vicina come la Francia che ci ha regalato tante emozioni agli albori del cinema muto ma i cui frutti sono stati spesso dimenticati. Louis Feuillade è sicuramente degno di essere ricordato per i suoi fantastici film a puntate, che hanno contribuito a rendere grande la prima Gaumont, “la più antica casa cinematografica tutt’ora in attività“. Il grande successo viene raggiunto proprio grazie a Fantômas, adattazione dei romanzi di Marcel Allain e Pierre Souvestre, che hanno influenzato anche la cultura nostrana dando vita a un personaggio tanto straordinario come Diabolik. Continua a leggere