Con Children of Divorce rientriamo nel tipico moralismo americano di quegli anni che si lancia con un attacco contro il divorzio dilagante. Ormai le giovani coppie non pensano più prima di sposarsi e creano dei grandissimi danni a loro stessi e agli altri! Ebbene sì, il 1927 non era poi così lontano dal nostro 2022 e le cose che si dicevano erano sempre le stesse. Qui la moraletta è nascosta per altro in un film che sembra iniziare come la classica commediola romantica da flapper che invece diventa un dramma senza una motivazione realmente necessaria. Ve lo dico in anticipo, l’unico motivo per cui ho visto il film è probabilmente Continua a leggere
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Maciste – Vincenzo Dénizot, Romano Luigi Borgnetto (1915)
Dopo l’incredibile successo di Cabiria nascere una serie, che avrebbe avuto grande successo per gli anni a venire, con protagonista il mitico Maciste inventato, secondo la tradizione, da Gabriele D’Annunzio e interpretato da Bartolomeo Pagano. Per dare l’avvio a questo primo episodio della serie vengono scelti come registi Luigi Romano Borgnetto e Vincenzo Denizot che, devo dire, riescono a dare una cifra molto interessante alle riprese. Partiamo però rapidamente dalla trama prima di andare ad analizzare nel dettaglio il film:
Josefina (Clementina Gay) è perseguitata dallo Continua a leggere
Hadda Padda – Guðmundur Kamban & Svend Methling (1924)
Dopo l’atto di unione del 1918, l’Islanda veniva riconosciuto come regno sovrano, Regno d’Islanda, unito alla Danimarca. Entrambi gli stati avevano però un re comune. Sarà solo nel 1940, con l’occupazione della Danimarca da parte delle truppe tedesche, che i rapporti tra i due stati si interruppero con il raggiungimento di uno stato di repubblica indipendente nel 1944. Si può parlare di cinema muto islandese? In aree che hanno avuto periodi di dominazione o situazione complesse, come in questo caso, è difficile dirlo. Un film è da considerarsi locale se Continua a leggere
Sa Gosse – Henri Desfontaines (1919)
Nella lunga produzione muta di Henri Desfontaines troviamo anche un breve film che viene ricordato probabilmente più per essere stato il primo di Elmire Vautier che per la sua qualità generale. Il film, chiamato Sa gosse, vede mescolarsi in un dramma a lieto fine le vicende di una giovane ragazza madre con quella di una ragazza di una canzone chiamata Sa Gosse, per l’appunto. Le vicende delle due donne, quella reale e quella di finzione, sono molto simili e sembrano incrociarsi in un Continua a leggere
The Floor Below – Clarence G. Badger (1918)
A lungo considerato perduto, The Floor Below è stato rinvenuto in una collezione privata e acquisito dall’EYE Filmmuseum nei primi anni del 2000. Nel film troviamo come protagonista e mattatrice assoluta Mabel Normand, grande regina del cinema muto che seppe creare un personaggio ben riconoscibile e accostabile ai grandi attori della Keystone come Roscoe “Fatty” Arbuckle, Charley Chase ma anche Charlie Chaplin per cui svolse anche il ruolo di regista e sceneggiatrice. Il film di cui andiamo a parlare oggi fa parte della sua produzione più tarda quando ormai il suo impegno come attrice si stava affievolendo sempre più fino al delitto Continua a leggere
Vidocq – Jean Kemm (1923)
Vidocq è sicuramente uno dei personaggi più affascinanti del periodo rivoluzionario e successivo, un uomo capace di cambiare e diventare uno dei punti fermi della prefettura parigina e ispirare così scrittori e sceneggiatori. La sua storia ufficiale lo vede nascere in una famiglia borghese nel 1775, il papà era mastro fornaio e commerciante di grano, cosa che non gli impedì fin dalla tenera età di fare furtarelli, vista anche una taglia fisica ben superiore alla sua età. A tredici anni ruba l’argenteria dei genitori e il padre lo manda nelle prigioni di Baudets. A sedici anni ruba 2000 franchi ai genitori e tenta di partire per gli Stati Uniti ma viene derubato. Diventa dunque saltimbanco in un circo e venditore ambulante prima di tornare Continua a leggere
La svolta dei giovani (Cheongchun-eui Sipjaro | 청춘의 십자로) – Ahn Jong-Hwa (1934)
Lo abbiamo scoperto qualche anno fa il cinema muto coreano e la sua straordinaria capacità di sopravvivere al tempo grazie alla presenza dei byeonsa e della loro tradizione di accompagnare i film con la loro cantilena ritmata. Immaginate ora di avere un film senza però l’audio e dover cercare di ricostruire, a fronte di immagini stupende, quanto sta succedendo. L’inizio è davvero molto interessante con delle specie di piani sequenza fatti con macchina da presa in movimento che seguono diversi lavoratori e personaggi le cui vite si incrociano. Questo incrocio viene poi ripreso nel cercare di raccontare la storia di alcuni personaggi che solo tramite siti esterni come koreanfilm ho potuto ricostruire. Continua a leggere
Il cavaliere senza testa (The Headless Horseman) – Edward D. Venturini (1922)
Il mistero di Sleepy Hollow ha popolato le mie paure fin dall’infanzia, prima con la versione animata di Vong Zeven e poi recuperando la mitica versione di Tim Burton. Da piccolo, ogni volta che intravedevo le immagini, ero subito preso da una paura ancestrale che non mi permetteva di andare troppo avanti. Inutile dire che quando, grazie a Niccolò, ho scoperto l’esistenza di una versione muta di questa storia non ho potuto fare a meno di vederla e parlarne. Partiamo dall’inizio: la vicenda era ben nota e apprezzata nei primi anni del cinema tanto che conosciamo ameno altri due adattamenti con il titolo The Legend of Sleepy Hollow, uno anonimo del 1908 e uno del 1912 diretto da Étienne Arnaud (entrambi perduti). Oltre a questo si ritrova un riferimento a Sleepy Hollow in un capitolo della serie di Continua a leggere
Raja Harishchandra (राजा हरिश्चन्द्र) – Dadasaheb Phalke (1913)
Ormai E Muto Fu è diventato il tempio del cinema muto indiano ed è con estremo fascino che ogni volta mi approccio a quanto di poco ci è rimasto della filmografia di questo grande e affascinante paese. Da appassionato di religioni cerco inoltre di volta in volta di scoprire nuove vicende che ignoravo e che meritano invece di essere scoperte e conosciute. Questo film ha inoltre una particolarità, è considerato il primo film indiano ed ha una storia veramente appassionante! Prima di tutto c’è una discussione riguardo il primato di questo film visto che un altro film Shree Pundalik di Dadasaheb Torne, venne proiettato nel 1912 Continua a leggere
Dans la nuit – Charles Vanel (1930)
Considerato l’ultimo film muto francese ad essere uscito nelle sale (e ora parte la ricerca degli ultimi degli altri paesi!), Dans la nuit ha avuto l’onore di essere proiettato in Piazza Maggiore a Bologna durante il Cinema Ritrovato 2022. Trovare un film di così basso profilo in una serata in piazza è difficile, ma allo stesso tempo molto stimolante anche vista la scelta di affidare la sonorizzazione alla band finlandese Cleaning Women che hanno utilizzato (senza CW01) delle sonorità elettroniche cupe e ridondanti. Ma cos’è che rende questo film meritevole di essere riscoperto? Come immaginerete un’uscita così tardiva nelle sale, il 1930, ne sancì l’insuccesso. Ormai le persone cercavano il sonoro e il film non riuscì a sfondare. Incredibile pensare che questo sia per altro l’unico film alla regia di Continua a leggere