Cosa sareste disposti a fare per il bene dei vostri figli? Questa era una domanda che ci eravamo posti anche vedendo lo splendido Shen nu (it. La Dea – 1934) e che ci riponiamo oggi in occasione della presentazione di Stella Dallas in apertura de La Biennale Cinema 2022 di Venezia. Qui la storia è un po’ diversa ma ugualmente molto toccante e commovente perché le vicende genitoriali colpiscono inevitabilmente le nostre corde. Quasi tutti abbiamo avuto dei genitori, molti di noi lo sono e lo saranno e inevitabilmente finiranno per vivere o pensare determinate situazioni. Non pensiate però che il film cerchi di cogliere lacrime facili perché riesce anche a strappare momenti di tenerezza e Continua a leggere
Archivi autore: Yann Esvan
The Last Performance – Pál Fejős (1929)
Mettete Carl Laemmle e Conrad Veidt insieme, aggiungete la descrizione che riporta un “horror-drama”, ed ecco che le aspettative su The Last Performance diventano subito altissime. Sto scoprendo la produzione muta di Pál Fejös solo in questi giorni e devo dire che lo sto trovando davvero molto interessante ma…questo non è un horror! Almeno, non lo è per un pubblico di oggi! Come tanti film visti e stravisti con Lon Chaney e magari regia di Tod Browning ci ritroviamo davanti ad un amore impossibile tra il protagonista e un’altra giovane e gli estremi risultati che questo sentimento può portare. Insomma niente di particolarmente originale a livello narrativo ma non altrettanto a livello registico Continua a leggere
Procida nel 1926: la Graziella di Marcel Vandal
Procida capitale della cultura 2022 ha il suo spazio anche nel cinema muto grazie a un romanzo del 1852 che ha reso questa isola immortale e sempre presente nel cuore dei francesi e non solo. Da figlio di residente a Procida sono molto legato a quest’isola che ha saputo farmi passare giornate felici tra mare ed esplorazioni ed era dunque impossibile per me evitare di renderle omaggio a modo mio. Del romanzo autobiografico Graziella di Alphonse de Lamartine (1852) esistono due trasposizioni mute Continua a leggere
Crazy to Marry – James Cruze (1921)
Perduto poi ritrovato, promesso e poi aspettato per un anno. Finalmente il Cinema Ritrovato 2022 è stata l’occasione di vedere l’ultimissimo film girato da Roscoe “Fatty” Arbuckle prima che lo scandalo legato alla morte di Virginia Rappe lo travolgesse creando i presupposti avrebbero portato alla moralizzazione cinematografica e al famigerato Codice Hays. Oggi, però, possiamo finalmente permetterci di parlare su queste pagine di Arbuckle per le sue imprese cinematografiche e non per i casi di cronaca ed è giusto che sia così. Fatty era considerato uno dei più grandi comici e a lui Continua a leggere
Béhula – Camille De Grand (1921)
Il Cinema Ritrovato ha spesso riservato sezioni al cinema muto indiano e, volente o nolente, le mie personali visioni e successive scorribande sono sempre partire da lì. Questa è però forse la prima volta che il filone religioso/mitico incontra il mio favore forse perché il franco-indiano Béhula ha al suo interno elementi talmente tanto bizzarri e affascinanti da avermi rapito. Ulteriore nota di merito alla splendida musica di accompagnamento composta da Keyvan Chemirani e che meriterebbe di essere ascoltato anche Continua a leggere
La Terre – André Antoine (1921)
Con La Terre prosegue il nostro viaggio alla riscoperta di André Antoine grazie al Cinema Ritrovato. Questo film è, a leggere quello che si scrive su Filma, un “pretesto per le ricerche della verità e del naturale”, ed è forse uno dei film dove l’elemento naturalista si fonde più di tutti con quello verista che più conosciamo legato alla terra e ai possedimenti. Quasi tutto è girato in esterna e si ritrova ancora una volta a girare, al termine di una selezione accurata, delle aree proprio per dare maggiore veridicità possibile alle vicende che sta raccontando. L’area selezionata è quella di Beauce e viene utilizzata quasi totalmente luce naturale. Antoine è un uomo metodico e rigoroso quindi Continua a leggere
Tu m’appartieni (Tu m’appartiens) – Maurice Gleize (1929)
La prima grande sorpresa positiva di questo Cinema Ritrovato 2022 è stato Tu m’appartiens, diretto da Maurice Gleize con attori di grossissimo calibro come Francesca Bertini e Rudolf Klein-Rogge (Dr. Mabuse). Escludendo l’incredibile restauro, che già da solo varrebbe il prezzo del biglietto, il film si contraddistingue subito per la sua costruzione ansiogena sottolineata da frasi ad effetto e dal tempo scandito quasi ossessivamente. Oltre a questo troviamo una sapiente capacità di costruire la narrazione per non far capire esattamente che ruolo hanno alcuni personaggi all’interno della narrazione. Un po’ come in The Lodger di Hitchcock non Continua a leggere
Cainà o L’isola e il continente – Gennaro Righelli (1922)
Con Cainà il cinema italiano si sposta in Sardegna per omaggiarla con uno stile naturalista e attento degno di Grazia Deledda. Ma la particolarità del film non è solamente la sua attenzione al folklore, cosa che lo rende un documento inestimabile, ma anche la sua capacità di dare vita a un personaggio femminile molto interessante e mosso da motivazioni diverse dal solito, più umane e legate alla letteratura delle origini. Come una nuova Ulisse, Cainà, personaggio creato da un soggetto di Adriano Piacitelli e Maria Jacobini (che interpreta anche la protagonista) e sceneggiata poi dal futuro marito e regista del film Gennaro Righelli, è infatti pervasa da Continua a leggere
I Miserabili (Les Misérables) – Albert Capellani (1912)
Cresciuto da piccolo leggendo Il mistero dei candelabri di Giovan Battista Carpi, non potevo poi, una volta diventato grande, leggermi il romanzo da cui la parodia era stata tratta, il mitico Les Misérables di Victor Hugo. Anche se potreste non amare le lunghe digressioni storiche o il suo stile, è difficile non rimanere colpiti dalla complessità dei personaggi raccontati dalla penna dell’autore e mi riferisco in particolare alle figure di Javert (Henri Étiévant) e Jean Valjean (Henry Krauss). Il primo è un ufficiale totalmente ligio al proprio lavoro che ha come unica macchia nella carriera quella di essersi lasciato scappare un prigioniero Jean Valjean, un uomo sostanzialmente Continua a leggere
I Figli di Sansonia – Filippo Costamagna (1920)
Il Cinema Ritrovato in questi anni ha dato vita a un processo di riscoperta delle opere di Sansone/Luciano Albertini tirando fuori film con elementi bizzarri e divertenti. Ho ancora stampato in mente, tanto per fare un esempio, Sansone e la ladra di atleti (1919) con il mitico Girardengo ad avere un ruolo da attore. La saga continua anche negli anni successivi e con I Figli di Sansonia assistiamo a un momento importante con la mimesi totale tra Albertini e Sansone. I veri protagonisti sono infatti Sansonette (Linda Abertini) e i piccoli Patata (Aldo Mezzanotte) e Arnold perché Sansonia (qui così chiamato) è all’estero a girare un film di cui per altro manda degli spezzoni Continua a leggere