Il Diario del Dr. Hart (Das Tagebuch des Dr. Hart) – Paul Leni (1916)

f023294_pic_04Nel 1916 a 31 anni Paul Leni fa il suo esordio alla regia con Das Tagebuch des Dr. Hart (Il diario del Dott. Hart), anche noto come Der Feldarzt (Il medico militare), un film di propaganda commissionato dalla BUFA per mostrare il lato gentile e umano dell’esercito tedesco all’estero, in particolare in Polonia.

Quindici anni prima Leni era giunto a Berlino dalla città natale Stoccarda con la volontà di inserirsi nel mondo dell’arte come grafico e pittore. Frequenta l’Accademia e inizia a lavorare per la moda e la pubblicità distinguendosi per le doti caricaturali ed espressive. Il cinema di quegli anni è ancora puro intrattenimento ed è lontano dalle ambizioni di Leni, si dovranno attendere i primi anni della seconda decade del nuovo secolo perché esso sia considerato un maturo mezzo d’espressione su cui investire artisticamente. Nel frattempo collabora attivamente come Continua a leggere

C’era un uomo (Terje Vigen) – Victor Sjöström (1917)

Nel 1862 lo scrittore Henrik Ibsen scriveva il poema Terje Vigen, ispirandosi alle avventure dei barcaioli norvegesi. Circa cinquant’anni dopo Victor Sjöström dirigeva la trasposizione cinematografica, a cui partecipò anche come attore protagonista e come sceneggiatore assieme all’amico Gustaf Molander.

La vicenda inizia nei primi dell’800 e si svolge per lo più nella città di Grimstad nel sud della Norvegia. Terje Vigen (Victor Sjöström) vive felicemente con la moglie (Bergliot Husberg) e la figlioletta. Tutto precipita quando gli Inglesi bloccano la via del mare durante le Guerre Napoleonica. Nel 1809 Terje Vigen parte e cerca di forzare il blocco inglese per portare a casa del cibo dalla Danimarca. Sulla via del ritorno viene però catturato da Continua a leggere

I figli di Ingmar (Ingmarssönerna) – Victor Sjöström (1919)

Ingmarssönerna è il primo di quattro film muti tratti dalla saga in due volumi Jerusalem della Premio Nobel Selma Lagerlöf (1901-1902). L’ispirazione della storia venne alla scrittrice quando si recò nella colonia americana Jerusalem, dall’amica Anna (nata Anne Tobine Larsen Øglende) e da suo marito Horatio Spafford, giurista noto per aver scritto l’inno cristiano It Is Well With My Soul dopo che le sue quattro figlie morirono a bordo della nave Ville du Havre, che le stava riportando in America dopo un viaggio nel vecchio continente. Tornata dal soggiorno a Jerusalem, la Lagerlöf iniziò quindi a scrivere il suo romanzo, mettendo in scena la vita di un villaggio svedese, seguendo in particolare le vicende della famiglia Ingmarsson, che nel giro di qualche generazione sarebbe passata dalla Svezia a Gerusalemme seguendo una sorta di inquietante santone. Victor Sjöström aveva in mente inizialmente di trasporre tutto il romanzo, ma si fermerà con Continua a leggere

Dopo la Morte (Posle Smerti-После смерти) – Evgenij Bauer (1915)

Evgenij Bauer è uno dei registi significativi della Russia pre-rivoluzionaria, forse il più grande regista russo dell’epoca zarista. Nato nel 1865 a Mosca, si avvicinò al Cinematografo nelle vesti di scenografo nel 1913 e divenne regista nello stesso anno.  Il suo amore per la settimana arte è testimoniato dal fatto che dal ’13 al ’17 diresse un numero elevatissimo di film senza focalizzarsi troppo su un unico genere ma cercando di sperimentare quanto più possibile. Da artista qual era, Bauer fu il primo tra tutti i registi russi a prendere in considerazione la parte figurativa del film, tanto che essi vengono considerati dei veri “dipinti vivi” sullo schermo (come si vede dall’immagine a destra). Inoltre Bauer non operò seguendo la domanda degli spettatori, ma Continua a leggere

Lo Studente di Praga (Der Student von Prag) – Stellan Rye (1913)

Der Student von Prag è uno dei film più innovativi e meglio riusciti della storia del cinema tedesco. Siamo nel 1913, e mentre in Italia veniva prodotto Cabiria, Paul Wegener decide di mettere in scena un’idea di Hans Heinz Evers utilizzando tecniche di avanguardia o comunque portando ai massimi livelli le tecniche cinematografiche note al tempo. Così sotto la regia di Wegener ma soprattutto di Stellan Rye con la supervisione di Hanns Heinz Ewers, prese vita un film talmente ben costruito da lasciare a bocca aperta. Ma tutto questo non sarebbe stato possibile senza la partecipazione di Guido Seeber, uno dei padri degli effetti speciali, che con l’avvento del cinematografo seppe trasformare il suo amore per la fotografia in una costante ricerca per giocare e stupire attraverso la pellicola.

Balduin (Paul Wegener) è uno studente squattrinato, perdutamente innamorato della Contessa Margit (Grete Berger). Pur di raggiungere il suo amore, Balduin si lascia corrompere da Continua a leggere

Giù le armi! (Ned med vaabnene!) – Holger-Madsen (1914)

Giù le armi! è un film antimilitarista tratto dal romanzo del Premio Nobel Bertha von Suttner, che sarebbe morta nel Giugno del 1914, quindi prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale. La sceneggiatura venne scritta da Carl Theodor Dreyer, mentre la regia venne affidata a Holger-Madsen, attivissimo nell’epoca muta: tra il 1912 e il 1928 diresse quasi cento film. La protagonista di questo racconto è Martha (Augusta Blad), figlia del Conte Von Althaus (Philip Bech) e sorella di Rosa (Johanne Fritz-Petersen). Martha sposa l’Ufficiale Arno von Dotzky (Alf Blütecher) da cui ha un figlio. Quando scoppia la guerra, Arno muore e Martha si chiude nel dolore. Passano gli anni e Martha si riaffaccia alla Continua a leggere

Fior di Male – Carmine Gallone (1915)

Fior di male non può che rimandare alla mente il titolo della raccolta di poesie di Charles Baudelaire “Fleurs du mal” (1857). Chissà che non sia stato un metodo per attrarre gli spettatori, ma la storia non c’entra nulla con la celebre opera. La sceneggiatura venne curata da Nino Oxilia e proprio per questo il film è stato inserito all’interno della rassegna dedicata al 1914 e a Oxilia in particolare nel corso del Cinema Ritrovato 2014. Caratteristica non rara nei muti italiani dell’epoca è quella di dare ai personaggi il nome dei loro interpreti, per questo riporterò direttamente il nome completo dell’attore quando questo accade.

Lyda Borelli è una prostituta priva di alcuna istruzione e senza alcuna speranza per il futuro. Purtroppo questo ingrato lavoro le porta ad avere una Continua a leggere

Sangue Bleu – Nino Oxilia (1914)

Con il termine sangue blu si indicava, specie in passato, una persona nobile, e il nostro film ci porta proprio nell’ambiente della nobiltà di inizio ‘900. La Principessa Elena di Montvallon (Francesca Bertini), viene abbandonata dal Principe Egon (Angelo Gallina) stufo della gelosia della moglie. Bisogna dire che il Principe sembra essere piuttosto incline alle scappatelle. Per avere la podestà sul figlioletto, il nobile utilizza delle foto compromettenti di Elena assieme al violinista Jacques Wilson (André Habay), che in realtà lei sta Continua a leggere

Maudite Soit la Guerre (Vervloekt zij den oorlog) – Alfred Machin (1914)

Tra i film proiettati sotto le stelli bolognesi di Piazza Maggiore, Maudite soit la Guerre è probabilmente il più intenso. Era il Maggio del 1914 quando il film veniva presentato ufficialmente al grande pubblico, prima dell’assassinio dell’Arciduca Francesco Ferdinando del 28 Giugno e della dichiarazione ufficiale della Prima Guerra Mondiale del 28 Luglio dello stesso anno. Alfred Machin scrive e dirige un film antimilitarista piuttosto profetico visto il periodo in cui è stato girato, a cavallo tra il ’13 e il ’14, e la sua data di uscita. Teniamo comunque presente che il sentore di una guerra ad ampio respiro era molto sentito in Europa in quel periodo, come dimostrano i tanti film dello stesso tipo girati prima del 1914. Per rendere universale il suo racconto, come spesso è capitato, Machin non Continua a leggere

Il Diavoletto (Das Teufelchen) – Dr. R. Portegg (1917)

Chi è il Dottor R. Portegg? Un regista fantomatico su cui si è cercato di fare luce negli ultimi anni. In realtà il nome non è altro che uno pseudonimo di Franz Eckstein e Rosa Porten. Vi dice niente il cognome Porten? Dovrebbe, perché Rosa è figlia del grande Franz Porten, cantante lirico, direttore d’orchestra che con l’avvento del cinematografo si avvicina anche al cinema come regista e attore. Ma dovrebbe essere la diva Henny Porten, a dovervi ricordare qualcosa, visto che ebbe una lunghissima carriera da attrice. Henny, non è altro che la sorella più celebre di Rosa. Insomma i presupposti per Rosa Porten ci sono tutti, ma saranno rispettati? La “nostra” Porten fu attrice e regista per Continua a leggere