Within Our Gates – Oscar Micheaux (1920)

erotikonAd un certo punto della storia del cinema si faceva un po’ a gara a fare i “primi film” di un po’ di tutto. Nel 1924, ad esempio, venne fatto His Busy Hour, diretto forse da Albert Ballin, che includeva un cast composto solo da persone sorde. Cito questo perché, da specializzato sul sostegno per altro con tesi teorica sulla sordità, si tratta di una di quelle pellicole difficilmente reperibili che vorrei tanto vedere. Within Our Gates è invece un film composto da cast principalmente afroamericano e che porta avanti, come è giusto che sia, la problematica relativa all’uguaglianza dei diritti. Il regista è Oscar Micheaux, considerato uno dei primi registi afroamericani della storia del film e autore di molti di questi “race movie” di cui Within Our Gates era uno dei primissimi. Penso sia sempre bello sapere che già nel primo ‘900 ci fossero persone che avevano a cuore determinate tematiche. Lo abbiamo visto in passato, ad esempio, con Anders als die Andern (it. Diverso dagli altri) e lo andremo a vedere oggi con questo film:

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Priscilla Dean e Tod Browning: la regina dei sobborghi

priscilla_deanQualche settimana fa aveva iniziato una rassegna dedicata ai film del duo Browning-Dean dove riscontravamo, di fatto, un doppio macro filone. Da una parte abbiamo i film di ambientazione esotica, di cui abbiamo già parlato, dall’altra quelli dei sobborghi, di cui invece ci occuperemo oggi. Se devo esprimere una preferenza persona, questa seconda tipologia è quella a mio avviso più riuscita, anche perché, in due casi su tre, troviamo anche il mio amato Lon Chaney nel ruolo di antagonista. Segnalo che, tra questi, Outside the law è già stato trattato ai primordi del sito e pertanto è escluso da questa lista. In appendice troverete qualche parola su The Exquisite Thief (1922) che era presente in forma frammentaria (appena 8 minuti) nel mitico ritrovamento di Dawson City e che si trova, come extra, nel documentario edito in Italia dalla Cineteca di Bologna. Premetto che acquistai l’edizione Continua a leggere

Priscilla Dean e Tod Browning: un viaggio esotico

priscilladean2Nel periodo di passaggio tra gli anni ’10 e ’20 del 900, assistiamo a una feconda collaborazione tra Tod Browning e Priscilla Dean che sembra essere molto più forte di quella tra il regista e Lon Chaney. Si parte da Which Woman? (1918) in cui Tod Browning subentra come regista a Pollard, proseguendo con The Brazen Beauty, The Wicked Darling, The Exquisite Thief, The Virgin of Stamboul, Outside the law, Under two flags, Drifting e, in ultimo, White Tiger nel 1923. Di questi, per capirci, solo due vedono Lon Chaney e in entrambi i film interpreta praticamente lo stesso ruolo, quello del malavitoso ingestibile ed efferato. Questo è un periodo in cui Browning sperimenta poco e presenta film in cui Priscilla Dean interpreta, in due ambientazioni distinte, sostanzialmente Continua a leggere

Un triste sorriso: da Broken Blossoms a Joker

lillianGish_forced_smileSapete la mia ritrosia nel parlare di film cult o che comunque hanno fatto la storia del medium cinematografico. Che cosa posso aggiungere io di più? Per me però Broken Blossoms è racchiuso in un gesto diventato immortale, quello della protagonista che si disegna in maniera forzata un sorriso tirando su gli angoli della bocca con le dita. Tutti volenti e nolenti, vi sarete imbattuti in questo gesto ed è entrato di fatto all’interno della cultura pop mondiale. Ma è possibile ricostruire una storia di questo triste sorriso? Voglio provarci, in maniera semiseria, con questo articolo che non ha alcuna pretesa di essere completo.

Partiamo quindi da Broken Blossoms di Griffith dove a realizzare questo gesto è Lucy Burrows (Lillian Gish), figlia di un pugile spietato e alcolizzato che dopo averla maltrattata le chiede almeno di mettere su un sorriso. Il gesto, secondo la tradizione, venne Continua a leggere

Il Corvo (The Blackbird) – Tod Browning (1926)

Con il cinema di Tod Browning e Lon Chaney mi sembra un po’ di tornare indietro nel tempo ai primi periodi di E Muto Fu. Se ci seguite da tanto tempo saprete che il mio amore per il muto nasce da quello per i Monsters della Universal anni ‘30/’40 di cui Browning ne è certamente un esponente di spicco. Per questo i primissimi articoli erano spesso dedicati a questa splendida coppia e ai loro film più celebri. Tra questi non avevo mai visto e quindi recensito The Blackbird, film del 1926 che non manca di riservare delle sorprese.

Il film racconta la storia di Dan “The Blackbird” (Lon Chaney) che per meglio nascondere le sue malefatte interpreta segretamente il ruolo del fratello The Bishop, disabile dal cuore d’oro, sempre disposto ad aiutare gli altri. Un giorno Dan incontra Continua a leggere

Laurel o Hardy?

praga2Questo sitaccio ha sempre avuto un grande problema, davvero troppi pochi slapstick! Ma vi pare possibile che in quasi dieci anni questi qua non abbiano neanche recensito un film di Chaplin, Keaton o Laurel e Hardy? Per fortuna ora rompiamo questo tabù! Vedrete che nel giro di qualche tempo riuscirò a colmare qualche lacuna vergognosa. Da che partiamo? Ovviamente dalle Giornate del Cinema Muto che avevano in programma una piccola carrellata dei corti di Laurel o Hardy. In che senso Laurel o Hardy? La Lobster ha rilasciato un cofanetto, che tengo fieramente tra le mani nell’immagine di copertina, nel quale sono stati finalmente raccolti alcuni dei lavori che i due avevano fatto prima di diventare una coppia stabile. Tra i film c’è stata pure una bonus track

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Un amore tra le sequoie (A Romance of the Redwoods) – Cecil B. DeMille (1917)

romance_redwoodsPer qualche strano motivo questa recensione su A Romance of the Redwoods è per me la più complicata da scrivere, probabilmente perché è il film che più è lontano dalle mie corde tra tutti quelli proiettati. Non lo conoscevo assolutamente e il lato positivo è stato quello di trovare atmosfere che mi hanno ricordato molto il mio amato The Wind di Victor Sjöström (1928). Ma a parte questo il resto l’ho apprezzato veramente poco. La trama è veramente banale e semplicistica e i personaggi talmente scontati e macchiettistici da lasciarmi piuttosto indifferente. La vicenda racconta la storia di Jenny Lawrence (Mary Pickford) che decide di partire e andare a vivere con lo zio in periodo di piena corsa all’oro. Una volta giunta a destinazione scopre che Continua a leggere

Il principe T’Su (Where Lights Are Low) – Colin Campbell (1921)

Where_Lights_Are_Low_(1921)_-_2Sapevate che uno degli attori più pagati ad Hollywood verso la fine degli anni ’10 fosse…Giapponese? La cosa bella dei festival è che ti permettono di conoscere cose nuove, a volte magari arcinote ai più ma che per qualche motivo non avevi scoperto o in cui non ti eri imbattuto. Magari il nome di Sessue Hayakawa sarà per voi un must, ma io lo conoscevo per il suo ruolo ne Il ponte sul fiume Kwai (1957) ignorando totalmente la sua sfolgorante carriera nel cinema muto. In quegli anni non si limitò alla carriera di attore ma, pur venendo dal Giappone, divenne addirittura imprenditore creando una sua casa di produzione, la Haworth Pictures Corporation, che sfornò film dal 1918 al 1922 quando lasciò gli Stati Uniti a causa Continua a leggere

Penrod and Sam – William Beaudine (1923)

penrod_samPuò il mondo degli adulti dialogare con quello dei bambini? Generalmente nei film con attori bambini difficilmente i due mondi si incontrano e se si pensa anche alle mitiche strisce dei quotidiani americani, spesso questo non accade. Basti pensare ai Peanuts, dove gli adulti non vengono mai rappresentati pur essendoci in Calvin & Hobbes, tanto per citare un altro nome. Pure quando ci sono i genitori sono spesso parte integrante del mondo dei bambini e non portano le loro problematiche da adulti. Nel film Penrod and Sam troviamo un po’ un mix di queste cose ma, quello che è certo, è che il mondo degli adulti irrompe prepotentemente in quello dei bambini. Le vicende sono tratte da una trilogia dell’autore Booth Tarkington, pluri-premio Pulitzer e autore di romanzi da cui sono stati tratti adattamenti piuttosto celebri comeAlice Adams con Katharine Hepburn (1931) e The Magnificent Ambersons (it. l’orgoglio degli Amberson) con regia di Orson Wells. In questa trilogia rientravano Penrod (1914), Penrod and Sam (1916) e Penrod Jashber (1929) poi raccolti in un volume unico. Del primo, sulla scia del successo delle piccole canaglie di Hal Roach, era stato fatto un adattamento, nel 1922 con regia di Continua a leggere

La stella della fortuna (Lucky Star) – Frank Borzage (1929)

luckystarCon Lucky Star si chiude il trittico di film di Borzage con l’amata coppia Janet Gaynor e Charles Farrell che tanto avevano fatto emozionare il pubblico americano e internazionale. Il primo film, ricordiamolo, era 7th Heaven, che valse a Borzage il primo Premio Oscar alla regia della storia e alla Gaynor quello per l’interpretazione femminile. Come gli altri due questo Lucky Star è un film piacevole, ben costruito, certamente scontato nello svolgimento ma in cui tutto è al suo posto. Questo genere di film tende spesso a provocarmi fastidio proprio per la propria banalità e smielatezza, ma complice anche lo stile recitativo dei due attori e il tocco del regista, la vicenda è permeata da una sorta di dolcezza malinconica che ho trovato piacevole.

Il film racconta dell’amore tra Mary (Janet Gaynor) e Timothy (Charles Farrell), reso disabile da Continua a leggere