La luce avvelenata (Otrávené světlo) – Jan S. Kolár, Karel Lamač (1921)

Mistero e Azione. Sono questi gli ingredienti di Otrávené světlo. Se andiamo a vedere bene questo è forse il terzo film che unisce due nostri progetti storici, quello dei film cechi e slovacchi e quello della fantascienza. Dopo Melchiad Koloman (1920) e Pancéřové auto (1930) abbiamo un filone piuttosto florido nel mondo del muto, ovvero quello legato a una creazione pseudoscientifica che qualora dovesse finire nelle mani sbagliate creerebbe problemi a tutti. In realtà questa creazione è un po’ bizzarra e non riesco bene a capire in che modo potrebbe essere usata come arma.

Il Dr. Oskar Grant (Karel Fiala) ha creato un modo per estendere la durata dell’illuminazione solare a tutta Continua a leggere

Alcuni brevi film di Jan S. Kolár

prichoziztemnotLo so che vi mancavano i film del progetto Ceco e per questo oggi vi parlo di ben tre mediometraggi di Jan S. Kolár usciti tra il 1920 e il 1921. Tutti e tre, assieme a Polykarpovo zimní dobrodruzství di cui parlerò in un altro articolo, sono inclusi nel doppio DVD contenente Otrávené světlo e Příchozí z temnot di cui consiglio caldamente l’acquisto (se vi affidate a siti cechi risparmierete anche parecchio rispetto ai classici Amazon&co). Ma andiamo a scoprire i nostri film!

– La dama dai piccoli piedi (Dáma s malou nožkou) – Přemysl Pražský, Jan S. Kolár (1920)

Siete pronti alle avventure del Commissario Rek? Non è il protagonista, ma c’è veramente un cane con il nome molto simile al celebre pastore tedesco. Con Dáma s malou nožkou ci troviamo di fronte a una parodia dei film investigativi davvero Continua a leggere

Due corti precedenti allo stato Cecoslovacco

praga2Con questo articolo andiamo ad analizzare un paio di cortometraggi che sono stati girati prima della creazione dello stato Cecoslovacco ma all’interno di esso da registi locali. Entrambe sono commedie piuttosto brevi e con poco mordente ma che ci aiutano a costruire una prima storia del cinema ceco. České hrady a zámky è stato proiettato durante le Giornate di Pordenone mentre Polykarpovo zimní dobrodruzství rientra nei film bonus presenti nel doppio dvd contenente Otrávené světlo e Příchozí z temnot.

– Castelli e palazzi cechi (České hrady a zámky) – Karel Hašler (1914/1916)

Questo breve corto è un vero colpo di genio perché era pensato per proiettarlo prima del suo spettacolo dal vivo. Sullo schermo vediamo infatti Karel Hašler in visita presso gli splendidi castelli cechi di Continua a leggere

Lì tra le montagne (Tam na horách) – Sidney M. Goldin (1920)

Tam na horáchTra i film cechi che mi mancavano c’è anche Tam na horách, un film muto ritrovato di recente. Il film è piuttosto importante per la storia del cinema ceco perché alla regia vede l’ucraino Sidney M. Goldin prima della sua partenza per gli Stati Uniti. La cosa particolare di questo lungometraggio è però nel dare una direzione decisa alla successiva tradizione filmica in un momento, il 1920, in cui andava ancora definendosi. Ma non solo perché in Tam na horách troviamo anche attori che diventeranno, da lì a breve, delle vere e proprie icone come Anny Odrakova, forse neanche diciottenne, e Karel Lamač. Al contrario di quest’ultimo, la Ondrakova interpreta nel film solo un personaggio secondario, ma è comunque interessante vederla già coinvolta nelle produzioni cinematografiche.

In un paesino di montagna vive la famiglia di Václav (Karel Schleichert) sposato con Hana (Běla Horská) da cui ha avuto due figlie: Maruška (Julietta Romona) e Jarmila (Anny Ondráková). Continua a leggere

Tonka La Forca (Tonka Šibenice) – Karl Anton (1930)

tonkaDurante il nostro lungo viaggio nel cinema muto ceco abbiamo visto come vi fosse un filone piuttosto corposo dedicato alle storie degli ultimi e ai loro terribili drammi. Spesso e volentieri i protagonisti sono personaggi che vengono dalla campagna e si ritrovano a dover fare i conti con la dura vita di città restando intrappolati nei vizi e nella disperazione. Questo è quello che capita anche nello splendido Tonka Šibenice di Karl Anton, considerato il primo film sonoro ceco per la presenza, come in The Jazz Singer, di un paio di scene parlate e di una colonna sonora registrata per l’occasione. Protagonista è la splendida attrice slovena Ita Rina che mostra qui anche discrete doti recitative. Come al solito partiamo dalla trama per poi fare una breve analisi:

La giovane Tonka (Ita Rina) torna al suo villaggio natio dopo tanto tempo con sua madre (Vera Baranovskaja) e l’amico d’infanzia Jan (Jack Mylong-Münz) sembra ritrovare la pace perduta. Continua a leggere

Il Paradiso e il Purgatorio di Vendelin (Vendelínův očistec a ráj) – Přemysl Pražský (1930)

Vendelínův očistec a ráj mette in scena le divertenti vicende della famiglia Žemlička e di come essi cerchino di spingere la figlia Amálka (Máňa Ženíšková) a sposarsi con Vendelín Hrom (Jiří Hron). Vendelin scoprirà presto a sue spese l’invadenza e l’esuberanza della famiglia della donna che ama, che si spingerà addirittura ad interrompere a più riprese la loro prima notte di nozze facendo irruzione a casa loro. Nel finale, disperati per quanto sta succedendo, i due risolveranno tagliando il filo del campanello e potranno così andare liberamente in camera da letto.

Vendelínův očistec a ráj è un film frizzante e dinamico Continua a leggere

Il buon soldato Švejk nel cinema muto ceco

Svejk_01Il Buon Soldato Švejk è uno dei personaggi più famosi della letteratura ceca nonché della cinematografia grazie alle fattezze dategli da Rudolf Hrušínský. Eppure prima di tutto questo c’era un altro Švejk che ha percorso tutta la serialità del personaggio dal 1926 al 1930 venendo però poi presto dimenticato. Si tratta di Karel Noll, attore caratterista che abbiamo già conosciuto nella nostra lunga rassegna dedicata al cinema ceco.

Il motivo per cui la saga di Jaroslav Hašek nella sua trasposizione muta non viene oggi ricordata è probabilmente perché non è molto moderna nella sua resa. Nonostante sia una storia comica, i film non sono slapstick e lasciano alle lunghe e verbose didascalie il compito di far ridere gli spettatori. Qui già ci tengo a dire che molti dei film rimasti li ho potuti vedere solo con didascalie in russo e così l’unica cosa che mi ha salvato è stato il fatto di aver letto il libro, di cui i film mi pare siano trasposizioni piuttosto fedeli. Continua a leggere

Padre Vojtěch (Páter Vojtěch) – Martin Frič (1928)

pater_vojtech-Con Páter Vojtěch torniamo al dramma che più mi piace e devo dire che, nonostante il sostrato religioso, sono rimasto piacevolmente colpito dal film. Abbiamo parlato da pochissimo di Otec Sergij, che parla di fatto di un uomo di fede che lotta con la tentazione della carne, qui troviamo alcune analogie per quanto il racconto sia nel complesso più leggero, dinamico e digeribile.

Vojtěch (Karel Lamač) e Fratina (Suzanne Marwille) sono profondamente innamorati uno dell’altro. La ragazza sta per partire per Praga e lui le dona un anello che gli chiede di tenere qualora continuasse ad amarlo. I sogni d’amore dei due vengono però distrutti quando Continua a leggere

San Venceslao (Svatý Václav) – Jan S. Kolár (1929)

svayvaclavNel corso di questa rassegna abbiamo imparato a vedere come molti dei film della prima produzione ceca fossero indirizzati verso i personaggi simbolo della nazione, al fine di rafforzare il sentimento identitario e anche per motivi propagandistici. Non poteva quindi mancare tra i tanti film uno dedicato a San Venceslao, Duca di Boemia di cui si trova una cappella anche nella Cattedrale di San Vito a Praga (Katedrála svatého Víta, Václava a Vojtěcha).

Il film ripercorre le vicende di Venceslao I duca di Boemia (Zdeněk Štěpánek), cresciuto come cristiano nonostante la madre Drahomíra (Dagny Servaes) fosse di una tribù pagana. In particolare il film analizza gli intrighi di corte prima per la reggenza, alla morte del Re Vratislaus (Jiří Steimar) è la nonna di Venceslao, Ludmila (Vera Baranovskaja), a prendere le redini del trono Continua a leggere

Gitani (Cikáni) – Karel Anton (1921)

cikaniFacciamo un piccolo salto temporale indietro a livello cronologico con Cikáni, un film che ho sempre rimandato perché mi sembrava piuttosto pesante visto l’argomento e la lunghezza di due ore. Inutile dire che le mie paure si sono confermate, quindi il mio masochismo dovuto al desiderio di completezza ha colpito ancora!

Giacomo (Hugo Svoboda) è un gondoliere veneziano innamorato della bella Angelina (Olga Augustová). Questa viene però sedotta da un Conte ceco (Theodor Pištěk), Valdemar Lomecký che la porta con sé in Boemia. Le cose tra i due però non vanno benissimo Continua a leggere