Kurdy-Ezidy (Курды-езиды/Քրդեր-եզդիներ) – Amasi Martirosyan (1934)

vlcsnap-2018-06-21-14h13m59s247In attesa che arrivi il Cinema Ritrovato 2018 pubblico finalmente un articolo che avevo iniziato e mai concluso per motivi di salute. Parliamo di un film del regista Amasi Martirosyan che rientrava nella sezione dei primi film armeni del Cinema Ritrovato 2015.

Negli anni ’30 i sovietici iniziano a produrre una serie di film ПолитПросвет (politprosvet, ovvero politici e didattici), che avevano come scopo quello di favorire alcune innovazioni nei paesi sotto il controllo dell’Unione Sovietica. Kurdy-Ezidy tratta della lotta per la diffusione dell’alfabetizzazione nelle aree occupate dagli Yazidi curdi. Il film mostra come Continua a leggere

Due commedie fantascientifiche

Siamo quasi al capolinea con i nostri aggiornamenti fantascientifici, questa volta sono riuscito a recuperare due commedie piuttosto rare. Andiamo a vedere di cosa si tratta:

– Laughing at Danger – James W. Horne (1924)

089218727695Laughing at danger rientra in quel filone di film “fantascientifici” molto stunt e poca trama che abbiamo imparato a conoscere nel corso del nostro progetto fantascienza. Tra questi citiamo ovviamente i film e serial con Houdini protagonista. Il film di cui parliamo oggi si differenzia un pochino dagli altri per il fatto che nasce come commedia, il protagonista, come vedremo, non si rende affatto conto che quanto sta accadendo è reale e non uno scherzo ben organizzato. A tirare il carro del film c’è Richard Talmadge, attore, stuntman e regista tedesco che deve il suo primo successo proprio alle sue prodezze sconsiderate davanti alla cinepresa.

Alan (Richard Talmadge) è lo spensierato figlio di Cyrus Remington (Joseph W. Girard), uomo politico che sta gestendo la trattativa per l’acquisizione di un raggio della morte capace di porre fine a tutte le guerre. Peccato che a casa Remington ci sia Continua a leggere

Pioggia (Regen) – Joris Ivens (1929)

Chi ci segue e conosce le origini del cinema e del muto ha ben nota la bipartizione, riassunta nella coppia Lumiere – Melies, con cui si annunciano già dai primi anni le strade maestre dell’arte cinematografica: la finzione e il documentario. Se la prima ha il merito di creare altri mondi e altre realtà possibili, la seconda si è caricata del compito di mostrare, non lasciandolo sfuggire, la vita che scorre quotidianamente sotto i nostri occhi o lontano da essi. Razionalizzando, nessun film e nessun prodotto audiovisivo è puramente l’una o l’altra cosa, ma ciascun’opera è a suo modo un ibrido personalissimo, per vocazione o per necessità. C’è anche chi, da documentarista, ha voluto Continua a leggere

The Salvation Hunters – Josef Von Sternberg (1925)

vlcsnap-00147Josef Von Sternberg, al contrario di tanti registi stranieri, non arrivò in America da personaggio affermato. La sua è la storia della realizzazione del sogno americano e al contempo quella di un uomo capace di mantenere la sua impronta culturale europea negli Stati Uniti e portarla al successo. Nato a Vienna da una modesta famiglia ebrea si trasferì nel nuovo mondo assieme alla sua famiglia appena quattordicenne. Dopo una gavetta come assistente tuttofare, a 31 anni si sentì pronto per imbracciare la telecamera e girare il suo primo film in maniera del tutto indipendente. Nacque così The Salvation Hunter. Il costo del film è dibattuto, secondo quanto riportato da Sarris si aggirò intorno ai 5000$. Con il suo primo film, di cui curò regia e sceneggiatura, Von Sternberg mette subito in chiaro quali Continua a leggere

Addio Giovinezza! – Augusto Genina (1927)

addio_giovinezza_1927Durante il Cinema Ritrovato 2014 venne presentata, dopo due restauri e una storia travagliata, Addio Giovinezza! nella versione di Augusto Genina del 1918. Come molti sapranno, questo adattamento cinematografico doveva essere originariamente diretto da Nino Oxilia, autore assieme a Camasio della commedia originale, che però morì sul fronte durante il primo conflitto mondiale. La sua prematura dipartita portò a un cambiamento dei piani e alla scelta di Genina come regista. Il film fu un successo e così, a quasi dieci anni di distanza dalla suddetta versione, lo stesso Genina ripropose sul grande schermo la commedia che gli aveva dato tanta notorietà: con quale risultato? Andiamo a scoprirlo dopo aver riassunto brevemente la trama:

Mario (Walter Slezak) è un giovane di provincia che si sposta a Torino per frequentare l’Università. Qui incontra Leone (Augusto Bandini), ragazzo sbadato ma estremamente generoso. Dopo alcuni tentativi di Continua a leggere

Il villaggio maledetto (La aldea maldita) – Florian Rey (1930)

La.Aldea.Maldita.avi_snapshot_00.33Quando si parla di cinema spagnolo d’autore, soprattutto se si considera solo la prima metà del novecento, l’unico autore che solitamente viene alla memoria è Luis Bunuel e sul muto la storia sembra cominciare nell’anno in cui il muto sta per finire: il 1929 con Un chien andalou. Quella spagnola è certamente una cinematografia minore, con risultati ben lontani, in Europa, da Francia, Germania, Italia e paesi scandinavi, ma basta – come sempre in questi casi – cercare meglio, non fermarsi alle filmografie consigliate, per scoprire dei piccoli capolavori che, se studiati a dovere, non hanno nulla da invidiare ai capisaldi del genere.

Uno di questi è Il villaggio maledetto (titolo originale La aldea maldita) scritto e diretto da Florian Rey, girato nel ’29 e circolato Continua a leggere

Il Castello di Vogelod (Schloß Vogelöd) – Friedrich Wilhelm Murnau (1921)

hauntedcastleNel 1921, appena un anno prima di Nosferatu, Murnau dirige Schloß Vogelöd, film incentrato sul tema del passato e del pentimento. Sebbene la storia, tratta dall’omonimo romanzo di Rudolf Stratz e sceneggiata da Carl Mayer (che ha sceneggiato anche “Tartufo” e “l’Ultima Risata” di Murnau) e Berthold Viertel (che collaborò anche per la sceneggiatura di “City Girl“), sia piuttosto semplice, Murnau riesce a dare un suo tocco personale al film che acquista così un certo spessore: il regista ha dato vita a scene estremamente curate, alcune delle quali da antologia, che possono essere apprezzate nella loro pienezza grazie allo splendido restauro pubblicato dalla Eureka alcuni anni fa.

La nobiltà locale si è riunita nel castello di von Vogelod (Arnold Korff) e sua moglie (Lulu Kyser-Korff) per una Continua a leggere

La scala del sogno (Up The Ladder) – Edward Sloman (1925)

upladderUp The Ladder non è certo un film innovativo o particolarmente appassionante, ma ha il merito di risultare davvero piacevole grazie a una sceneggiatura ben scritta e ben dosata nei tempi. La vicenda narra della storia d’amore tra la ricca Jane Cornwall (Virginia Valli) e  James Van Clinton (Forrest Stanley), membro di una famiglia borghese ormai caduta in rovina. Per cercare di sbancare il lunario, James sta lavorando alla realizzazione del Tele-vision-phone, una sorta videotelefono ante litteram. Servono però 25.000$ che nessuno vuole dargli e che lui è troppo orgoglioso per prenderli da una donna (sic!). Jane, che sta avendo a sua volta problemi finanziari, impone quindi al suo legale Seymour (George Fawcell) di vendere la casa di famiglia e proporsi a nome suo come socio in affari per il progetto. Grazie al denaro, James riesce a Continua a leggere

Limite – Mario Peixoto (1931)

Limite.1931.720p.BluRay.AVC-mfcorrea.mkv_snapshot_00.01.38Uno dei più grandi momenti della storia del Cinema è l’attimo in cui Mario Peixoto decide di togliere le briglie alla macchina da presa per rappresentare la vertigine di una donna che sta immaginando cosa proverà nel momento in cui si lancerà dall’alto di un dirupo. Vedere per credere. Siamo in Brasile ed è il 1930, Peixoto ha solo ventidue anni e sta girando il suo unico film: un capolavoro.

Limite racconta la storia di tre persone, un uomo e due donne, che, avendo raggiunto il culmine di disperazione nelle rispettive vite, scelgono di Continua a leggere

She, “la donna eterna” nel cinema muto

15894815302_237bf77613_bNel 1887 uscì il romanzo She (it. La donna eterna o Lei) di H. Rider Haggard, che narrava le vicende di una donna immortale e del suo amore eterno. Haggard dava vita al filone dei “mondi perduti” che ebbe un vasto seguito nei decenni successivi. Visto il successo del libro con l’avvento del cinema vennero fatte numerose trasposizioni che andiamo qui ad elencare:
1) Del 1908 con regia di Edwin S. Porter (probabilmente perduta).
2) Datata 1911 di George Nichols e che recensiremo a breve.
3) Del 1916 regia di William Barker e Horace Lisle Locoque (perduta)
4) Uscita nel 1917 diretta da Kenean Buel (perduta). Caratteristica di questo film è la presenza della diva Valeska Suratt, di cui non ci è rimasta nessuna delle sue interpretazioni.
5) Una versione anonima del 1919 (perduta).
6) per concludere la versione con regia di Leander de Cordova e G.B. Samuelson del 1925 di cui ci occupiamo in fondo a questo articolo.

Un così vasto numero di adattamenti mostra chiaramente come la storia fosse amata fino ai primo venti anni dal ‘900. Con l’avvento del sonoro seguirono altri quattro adattamenti, il più recente nel Continua a leggere