Il Dr. Jekyll e Mr. Hyde nel Cinema Muto

Lo Strano Caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde di Robert Louis Stevenson (1886) è forse uno dei romanzi che ha ispirato più trasposizioni cinematografiche in assoluto. Solo nel cinema muto, infatti, sono noti almeno 14 adattamenti più o meno fedeli di cui addirittura 6 ci sono pervenuti. La cosa interessante è che spesso le trasposizioni venivano fatte tutte nello stesso anno, ben 4 sono note per il 1913, due per il 1908 (tra cui il primissimo adattamento di Otis Turner) tre nel 1920 (tra cui La testa di Giano di Murnau purtroppo perduto). In questa recensione ci occuperemo sostanzialmente di tutti i film rimasti tranne del più celebre, ovvero della trasposizione del 1920 diretta da John Stuart Robertson con uno straordinario John Barrymore. Le altre trasposizioni rimaste, infatti, hanno tutte una durata inferiore ai 40 minuti e possono essere riassunte nel giro di poche righe. Per questioni pratiche proseguirò in ordine cronologico ad analizzare le altre trasposizioni che non sono andate perdute. Continua a leggere

Il cantante Jazz (The Jazz Singer) – Alan Crosland (1927)

The Jazz Singer è noto alla storia come “il primo film sonoro della storia del cinema“. Vi starete forse chiedendo perché allora dovremmo parlarne in questo spazio, ma in realtà di sonoro questo film ha ben poco. Ma partiamo dall’inizio: la Warner Bros., celebre casa di produzione cinematografica, era nata da poco e non navigava certo in acque tranquille. All’epoca erano giganti come la MGM, Universal e la Paramount a mietere successi, lasciando poche briciole a chi si affacciava sul mondo del cinema. La Warner decise quindi di lanciarsi in una scommessa a dir poco straordinaria, acquistando, nel 1925, la Vitagraph e mettendo a punto, assieme alla Western Electric, il sistema sonoro Vitaphone. Qui entra in gioco Alan Crosland, uno dei più apprezzati Continua a leggere

Beau Geste – Herbert Brenon (1926)

Dal romanzo di Wren, Beau Geste, sono state tratte numerose trasposizioni cinematografiche. La prima, del 1926, venne affidata dalla Paramount a Herbert Brenon, regista irlandese che abbiamo già incontrato con Laugh, Clown, Laugh. Il film è di tipo epico, caratterizzato da grandi battaglie e l’uso massiccio di comparse. Nonostante la lunga durata, quasi due ore, tutto scorre velocemente grazie all’utilizzo di una narrazione stretta e la presenza di scene d’azione incalzanti. Tra i vari remake spicca quello del 1939 di Wellman con Gary Cooper, Ray Milland e Robert Preston. Se la versione muta è forse meno celebre, non è comunque da meno rispetto a quella più nota, grazie alla presenza di grandi attori che ci regalano delle ottime interpretazioni. Continua a leggere