Justitia – Polidor (1919)

Annuncio su rivista Contropelo da Silentplease

Con Justitia inizia una nuova fase per Polidor che perde piano piano il successo acquisito negli anni precedenti. I Diva film e i film comici nostrani vengono meno esportati ma ottengono un discreto successo i film con protagonisti uomini e donne forzute. Tra queste ultime troviamo il misterioso personaggio di Astrea, donna veneziana che come Maciste spazza via i suoi avversari a suon di cazzotti. Secondo la rivista “al cinemà”, leggiamo nel catalogo del Cinema Ritrovato 2020, sotto questo pseudonimo si nascondeva la Continua a leggere

I Lavoratori del mare (Les Travailleurs de la mer) – André Antoine (1918)

Achille_Granchi-Taylor_Illustration_pour_Les_travailleurs_de_la_merBretagna e Cinema! Sapete quanto sia appassionato della mia terra paterna e ancora una volta posso tornarvi a parlare di lei grazie al Cinema Ritrovato. Dal romanzo di Victor Hugo Les Travailleurs de la mer, André Antoine, con la Francia ancora in guerra, decide di girare una sua trasposizione chiamando a sé Romuad Joubé, attore feticcio che aveva già diretto precedentemente e appositamente richiamato dal fronte, e Armand Tallier. Non ho letto il testo originale, credo comunque che lo recupererò prossimamente emendando magari con eventuali differenze tra le due versioni.

Gilliatt (Romuald Joubé) è un uomo un po’ particolare: preferisce la natura e gli animali al vivere in comunità e alle donne e per questo è malvisto dalla popolazione di Guernsey. Continua a leggere

1914-1920: i film muti di Mimì Aylmer

Schermata 2020-02-03 alle 17.30.09

Pagine pubblicitarie del film Ri. Ki. Ki. (1917), Cinemagraf, n.1-2, 1917, pp. 12-13.

Quasi certamente il nome di Mimì Aylmer suona sconosciuto ai più. Nome d’arte di Eugenia Spadoni (Roma, 29 maggio 1896 – Bologna, 20 ottobre 1992), attrice prevalentemente di teatro, ma anche di cinema muto e sonoro, scrittrice, cantante e musicista, di Mimì Aylmer abbiamo ben poche fonti, ma da queste possiamo raccogliere informazioni molto importanti che ci fanno capire l’evoluzione di una diva minore nella personale carriera artistica dagli anni Dieci agli anni Cinquanta. Sebbene ricopra ruoli marginali o di spalla nelle pellicole che ci sono giunte, Mimì Aylmer passa dalla commedia al dramma con estrema disinvoltura, complice il fatto che ad Aylmer, del cinema, non importi poi molto. Amante del teatro e dei palchi, prova un profondo fastidio nei confronti della macchina da presa, della ripetizione delle scene e del mezzo comunicativo così diverso da quello teatrale. In poche parole, trova impieghi nel cinema solo per ragioni economiche, soprattutto in mancanza di finanziamenti concreti (Aylmer attraversa e vive due guerre mondiali). Eppure ecco che troviamo Mimì Aylmer diretta da Amleto Palermi, Eleuterio Rodolfi e Ugo Falena nei muti, da Mario Camerini, Baldassarre Negroni e Nunzio Malasomma nei sonori, accompagnata da cast artistici di tutto rispetto. La storia del cinema parte proprio da pochi titoli che abbiamo da cui si possono trarre tantissime informazioni e curiosità, titoli nel nostro caso, naturalmente, muti. Tutti i film risultano irreperibili e sfortunatamente perduti. Continua a leggere

Corti fantascientifici

Come di consueto procediamo con i nostri aggiornamenti fantascientifici che questa volta riguardano tre cortometraggi di varia natura.

<

– Rêve à la Lune AKA L’amant de la Lune – Ferdinand Zecca & Gastón Velle (1905)

Questo primo, in ordine cronologico, corto ritrovato è anche il più brutto dei tre. Un uomo ubriaco sogna di andare nella luna (proprio dentro la sua bocca), ma quando si sveglia capisce che si tratta di un sogno e se la prende con l’orologio a pendolo. Continua a leggere

Mariti Ciechi (Blind Husbands) – Erich Von Stroheim (1919)

Sapete il mio folle amore per Erich Von Stroheim e la conseguente ritrosia a parlarne ma questi giorni di coronavirus mi hanno portato, come sapete, a dare vita ad un progetto che permette la visione di film su Kast (cliccate qui se volete entrare nel gruppo) e uno dei film visti con i diritti scaduto è stato proprio Blind Husbands, la prima opera del regista e attore tedesco. Ma andiamo prima alla trama:

Nella bella Cortina d’Ampezzo giungono quasi in contemporanea il Tenente Erich von Steuben (Erich von Stroheim) e il Dottor Armstrong (Sam de Grasse) con la moglie Margaret (Francelia Billington). La loro relazione non va benissimo e lei. pur essendo ancora innamorata. viene quasi ignorata dal marito. Continua a leggere

Il padrone delle ferriere – Eugenio Perego (1919)

Quale miglior ritorno al cinema muto se non con un film con una delle grandi dive? Oggi ci occupiamo de Il padrone delle ferriere di Eugenio Perego (1919) tratto dal romanzo di fine ottocento Le Maitre des Forges di Georges Ohnet. Si tratta di un melodramma ad ambientazione borghese, quindi un pane decisamente ben gradito agli spettatori italiani dell’epoca che amavano il genere e lo dimostravano riempendo le sale all’uscita delle varie proposte.

La storia è piuttosto complessa e la possiamo riassumere brevemente come segue:

Il Marchese de Beaulieu è un nobile ormai decaduto e pieno di debiti. Distrutto per quanto sta accadendo l’uomo ha un infarto e lascia i figli Clara (Pina Menichelli) e Ottavio senza nulla. Clara sta avendo una relazione con il Duca Gastone di Bligny (Luigi Serventi) perché spera di ottenere un salto importante in società ma alla morte del padre Continua a leggere

Padre Sergij (Otec Sergij – Отец Сергий) – Jakov Protazanov (1918)

father_sergiusPiù di un anno è passato dalla visione di questo splendido film al Cinema Ritrovato 2018 insieme al nostro Danilo Magno, eppure non si è spento l’entusiasmo che ho provato vedendolo. Il film, ispiratosi all’omonimo racconto di Toltoj, ripercorre le vicende di un principe che decide di farsi monaco e delle sue lotte interiori contro la tentazione della carne che lo tormenta. Protagonista indiscusso è Ivan Mozžuchin, capace di dare corpo a un personaggio estremamente complesso con una prova attoriale di prim’ordine. Il film è considerato uno degli ultimi capolavori del cinema prerivoluzionario, seppur uscito nel 1918. La rivoluzione segnò direttamente la carriera di Mozžuchin che nel 1919 era già esule in Francia dove continuò la sua carriera con il cognome modificato in Mosjoukine. Riprendo, rimaneggiandola in qualche punto, la trama che scrissi all’epoca per Cinefilia ritrovata:

Il Principe Kasatskij (Ivan Mozžuchin) è un uomo fiero e bizzoso che serve Nicola I (Vladimir Gajdarov) come comandante delle guardie. La sua tranquilla vita di ufficiale viene stravolta quando scopre che Continua a leggere

La maschera e il volto – Augusto Genina (1919)

maschera_volto.jpgVedere La maschera e il volto di Genina al cinema è piuttosto difficile, per questo sono stato molto felice quando ho letto sul programma del Cinema Ritrovato 2019 che sarebbe stato proiettato. Non conoscevo la storia e devo dire che mi ha molto divertito, tanto che il film rientra senza dubbio nella mia top3 di questa edizione.

Paolo Grazia (Vittorio Rossi Pianelli) è sicuro che se dovesse trovare la moglie Savina (Italia Almirante Manzini) con un altro la ucciderebbe. Inutile dire che gli capita proprio quello che temeva, ma quando tenta di ucciderla, non ci riesce. Decide quindi di risparmiarle la vita ma la spedisce lontano da casa e le fornisce una nuova identità. Agli amici dice di averla strangolata e poi gettato nel corpo il fiume. Paolo viene processato e Continua a leggere

Il Protettore (Der Mädchenhirt) – Karl Grune (1919)

der-madchenhirtCento anni fa Karl Grune iniziava la sua carriera da regista con tre film di cui Der Mädchenhirt è considerato il primo. Girato per le strade di Praga, e qui si ricollega in parte al nostro progetto dei film cechi, e con un’attenzione al realismo, questo film, ispirandosi al romanzo di Egon Erwin Kisch, racconta la storia di un ragazzo dei bassifondi che per denaro perde ogni moralità arrivando a far prostituire anche la ragazza che ama.

Jaroslav detto “Jarda il bello” (Peter Arnolds) è il figlio di una relazione extramatriominiale tra una donnetta (Lotte Stein) e il commissario di polizia Duschitz (Magnus Stifter). Questi è costretto a mantenere la madre del figlio per tenerle la bocca chiusa. Jaroslav, assieme agli inseparabili amici Albert “lo sveglio” (Paul Rehkopf) e Toni “il nero” (Franz Kneisel) iniziano a lavorare come protettori di ragazze. La situazione sfugge però di mano al giovane che Continua a leggere

Il Canto del fiore rosso (Sången om den eldröda blomman) – Mauritz Stiller (1919)

Sången om den eldröda blommanSången om den eldröda blomman si ispira a un romanzo dell’autore finlandese Johannes Linnankoski che ebbe un grande successo all’epoca tanto da ispirare Mauritz Stiller eGustaf Molander nella sceneggiatura di questo film. Attore protagonista un giovane e spericolato Lars Hanson.

Olof Koskela (Lars Hanson) è l’erede di una delle più importanti famiglie di proprietari terrieri della zona. Il ragazzo, però, è anche un grande farfallone e prima seduce Annikki (Greta Almroth) e poi inizia una storia con la serva Elli (Lillebil Ibsen). Quando i genitori di lui (Louise Fahlman Axel Hultman) lo scoprono, gli intimano di lasciarla perché la sua posizione non è consona a una famiglia del loro lignaggio, ma Olof si ribella e si allontana di casa. Cerca di trovare Elli che nel frattempo è stata però allontanata dalla casa in cui lavorava facendo perdere le proprie tracce. Continua a leggere