Il nostro viaggio con Maciste giunge verso la fine ma prima di farlo non potevamo esimerci dall’analizzare quello che, a monte, più aveva colpito la mia immaginazione: Maciste nella gabbia dei leoni. I motivi sono molteplici: da una parte l’ambientazione circense che, come sapete, accompagna E Muto Fu dall’inizio della sua storia, dall’altra la presenza di Guido Brignone alla regia che con Maciste all’inferno (1926) aveva saputo dare vita forse al miglior episodio della serie. Rispetto a quanto visto nel precedente Maciste contro lo sceicco (1926) le aspettative sono dunque quelle di aver ritrovato una vivacità narrativa ma anche linguistica cosa che, purtroppo, viene limitata dal fatto che la copia superstite è olandese e, che io sappia, non è Continua a leggere
La sorridente signora Beudet (La Souriante Madame Beudet) – Germaine Dulac (1922)
Madame Beudet (Germaine Dermoz) è una donna che vive ormai con fastidio e sofferenza il proprio matrimonio con il Signor Beudet (Alexandre Arquillière). La vita di coppia si esaurisce in piccoli dispetti e pantomime quotidiane: un vaso spostato e rispostato secondo il gusto di uno o dell’altro, un pianoforte suonato allo sfinimento, un finto suicidio inscenato con una pistola priva di colpi. Proprio quest’ultima darà il via a un moto di ribellione da parte della donna che metterà i colpi nell’arma nella speranza che il marito possa finalmente farla finita liberandola da una sofferenza che è diventata un’ossessione. Ironia della sorte sarà proprio Continua a leggere
Avventure Surreali nel Cinema Muto Ceco
Nel corso degli anni abbiamo imparato a scoprire il cinema muto ceco nelle sue mille sfaccettature ed oggi ci tuffiamo nel genere surreale avventuroso. Siamo nel passaggio tra il 1919 e il 1920 e nel tentativo di sperimentare i cechi cercano di trovare tanti modi per divertire prendendo anche spunto da opere proprie. Questa voglia di provare cose nuove non sempre porta a opere ben riuscite ma, per completezza progettuale, sento la necessità di vedere tutto e parlare di tutto in modo tale da dare una visione ad ampio respiro di quello che succedeva all’epoca.
– Una notte al Castello di Karlštejn (Noc na Karlštejně) – Olaf Larus-Racek (1919)
Due innamorati, Jaroslav (Josef Bělský) e Růženka (Berta Šíblová-Zuzáková) vanno al castello di Karlštejn insieme Continua a leggere
O Táxi n° 9297 – Reinaldo Ferreira (1927)
Abbiamo scoperto un mese fa l’incredibile storia di Reinaldo Ferreira, il mitico Repórter X che con la sua fervida immaginazione prendeva fatti di cronaca per trasformarli in opere letterarie spacciate per informazione. Proprio un fatto di cronaca, quello che lo rese più celebre in assoluto, è lo spunto per creare quello che sarebbe diventato O Táxi nº 9297. Tutto parte dall’omicidio, reale, dell’attrice Maria Alves che Ferreira aveva seguito per il suo giornale. Nel narrare la vicenda l’uomo arriva ad accusare il manager della ragazza, Augusto Gomes e… ci prende! A volte la realtà supera la fantasia e la ricostruzione fantasiosa del giornalista diventa Continua a leggere
Zigomar e il fascino del criminale
Il Cinema Ritrovato 2022 è stato un modo per poter finalmente recuperare la trilogia di Zigomar composta da Zigomar, roi des voleurs (1911), Zigomar contre Nick Carter (1912) e Zigomar, peau d’anguille (1913) di cui si era occupato rapidamente Enrico Stamberghi nel suo progetto relativo a Nick Winter e Nick Carter. Société Française des Films Éclair e Victorin-Hippolyte Jasset portano avanti ormai dal 1908 le serie poliziesche che stanno appassionando la Francia e il mondo intero che non vedono l’ora di sapere quali nuove avventure vivranno i loro beniamini. La saga di Zigomar nello specifico è sicuramente una di quelle di maggior successo e scopriamo che questo si estese addirittura fino al Giappone dove videro la luce almeno Continua a leggere
Maciste contro lo sceicco – Mario Camerini (1926)
Premessa importante: il film si trova generalmente nella peggiore delle condizioni possibili, ovvero nella versione condensata, velocizzata e tagliata con voce fuori campo che descrive la storia (e che vedete nelle immagini) ma, grazie al Museo del Cinema di Torino, ho potuto visionare la versione restaurata originale. In un primo momento avevo visto, infatti, la versione comune ed appare evidente che giudicare un film in quelle condizioni sia ovviamente impossibile soprattutto perché viene totalmente tagliata la verve del personaggio, espressa tramite le didascalie, con battute ardite e divertenti. Regista del film è Mario Camerini che Continua a leggere
La montagna del destino (Der Berg des Schicksals) – Arnold Fanck (1924)
Le Ufa Filmnächte sono ogni estate il momento per poter vedere alcuni film difficilmente recuperabili in streaming con musica dal vivo e restauro annesso. Se certamente l’articolo esce in ritardo rispetto alla visione del film, non bisogna però sottovalutare Der Berg des Schicksals di Arnold Fanck perché, a fronte di una narrazione sostanzialmente inesistente, è uno splendido testimone storico. Prima di tutto perché, come potete leggere un po’ ovunque, fu proprio con questo film che una allora ballerina ventunenne di nome Leni Riefenstahl decise di iniziare la sua carriera nel mondo del cinema. La visione di questa opera fu per lei talmente illuminante da spingerla a contattare Continua a leggere
Reinaldo Ferreira Reporter X tra travestitismo e sperimentazione
Lo ammetto, l’unico motivo per cui ho scelto, alla cieca, di vedere Rita ou Rito è perché speravo in un Glen or Glenda versione muta. Sarà stato così? Intanto partiamo dalle basi: in questo articolo troverete i primi film portoghesi che recensisco su queste pagine e, sinceramente, non sono un grande conoscitore del cinema locale. Regista e sceneggiatore di tutti questi è Reinaldo Ferreira di cui ci è rimasto molto della sua poca cinematografia. Dopo aver visto il primo film mi sono chiesto: ma allora perché non fare un progetto? Così è stato e questo articolo contiene i suoi corti mentre nei prossimi mesi verrà pubblicato un capitolo a parte per O Táxi 9297 (1927). Purtroppo non sono riuscito a recuperare O Groom do Ritz (1923) che è, per quanto posso saperne, l’unico film mancante della carriera di regista di Ferreira. Ma chi era costui? Quello che ho scoperto è veramente molto affascinante! Ferreira viene ricordato Continua a leggere
Diario di una donna perduta – G. W. Pabst (1929)
Del breve ma rigoglioso periodo trascorso in Europa da Louise Brooks (il 1929, anno in cui il cinema tedesco si trova nel pieno della propria Età d’Oro produttiva, tanto da far concorrenza a Hollywood) si ricordano Il vaso di Pandora (Die Büchse der Pandora) insieme a Diario di una donna perduta (Tagebuch einer Verlorenen) diretti entrambi da Georg Wilhelm Pabst, oltre che Miss Europa (Prix de Beauté) di Augusto Genina, da considerare però Continua a leggere
Maciste in vacanza – Romano Luigi Borgnetto (1921)
Maciste in vacanza è probabilmente il capitolo più bizzarro e senza senso dell’intera saga superstite, una sorta di super marchettone per la Diatto che gli ha confezionato una macchina su misura che l’eroe chiama Diattolina o “mogliettina”. Come da migliore delle tradizioni l’inizio è meta-cinematografico e vede nuovamente il nostro eroe alle prese con le riprese del film quand’ecco arrivare la mitica auto. Maciste (Bartolomeo Pagano) decide dunque di prendersi una pausetta dallo stress della celebrità e partire all’avventura ma Continua a leggere