L’Atlantide – Jacques Feyder (1921)

Atlantide: un nome conosciuto da tutti, un’isola fantastica che sarebbe scomparsa in un sol giorno, divorata dal mare. Si tratta di un titolo molto impegnativo che ci riporta alla mente scenari incredibili, per lo più subacquei. E già solo per questo il nostro Atlantide stupisce, perché la vicenda, tratta da un romanzo di Pierre Benoît (1919), è ambientata invece nel deserto, nell’Algeria controllata dai francesi. Il successo del libro fu grande e immediato, tanto che nel 1920 venne pubblicata la prima traduzione italiana, e nel 1921 la vicenda era già diventata un film con regia di Jacques Feyder, belga naturalizzato francese, che per l’occasione curò anche la sceneggiatura sotto lo sguardo attento dello stesso Benoît. Il nostro Feyder non si accontenta di girare la vicenda in Francia, utilizzando allestimenti artefatti per Continua a leggere

Officer 444 – Francis Ford (1926)

Officer 444 è un serial diretto da Francis Ford e probabilmente anche dal suo compagno di avventure Ben Wilson, qui nei panni del protagonista. Si tratta di una serie che aveva lo scopo di propagandare l’operato della polizia di Berkeley, e mostra sostanzialmente come agiva la polizia americana per catturare i membri delle organizzazioni criminali. In realtà lo scopo è a mio avviso tutt’altro che raggiunto e Officer 444 è forse il peggiore serial che io abbia mai visto e ben poco si salva dalla sensazione di perenne noia e ripetitività.

Il serial era composto da dieci episodi così titolati (le traduzioni sono indicative) Continua a leggere

Lightning Hutch – Charles Hutchison (1926)

Lightning Hutch è un serial che riprende il filone giallo-avventuroso che abbiamo già visto con The Power God prodotto e distribuito nel 1925. Non manca l’elemento fantascientifico, questa volta dato dalla creazione di un veleno potentissimo in grado di distruggere l’umanità. Lightning Hutch, scritto da  Jack Natteford, racconta il tentativo da parte di alcuni malviventi di impossessarsi di quest’arma dandone la colpa al protagonista Hutch, interpretato da Charles Hutchison che curava anche la regia del serial. Il tutto, ovviamente, tra colpi di scena e scene di azione con fughe mirabolanti infarcite di scazzottate e momenti ad alta tensione. Continua a leggere

Il Giro d’Italia a Roma nel 1929

Da qualche anno è stato caricato online parte dell’archivio storico dell’Istituo Luce, strumento straordinario per andare alla ricerca di piccoli quadri del nostro passato. Così, visto che il Giro d’Italia sta allieterà i nostri pomeriggio fino a Giugno, sono andato a cercare dei video che potessero portarmi indietro nel tempo, ai primi epici Giri d’Italia. La testimonianza che vi propongo risale al 1929, giro che partiva da Roma e che vide, all’arrivo a Milano, Alfredo Binda in “maglia rosa”*.Il video dell’Istituto Luce è girato proprio alla partenza del giro dove si intravede proprio Binda con quella che sembrerebbe essere la maglia tricolore di campione d’Italia. A livello storico, come si nota benissimo dalle Continua a leggere

Il Mago (The Magician) – Rex Ingram (1926)

Rex Ingram, nel 1926, è il classico uomo che ce l’ha fatta, che passo dopo passo ha scalato la scala sociale fino a raggiungere Hollywood e raggiungere il Sogno Americano. Ma chi è Rex Ingram? Nato a Dublino nel 1892, a diciannove anni parte per l’America per sbancare. Ingram inizia studiando scultura e ben presto entra in contatto con la Edison Company con cui collabora come sorta di aiutante tuttofare. Però Ingram vuole di più, vorrebbe provare a dirigere un film. Inizia dirigendo alcuni film poco fortunati, poi il salto di qualità. Nel 1921 June Mathis lo consiglia alla Metro Goldwyn Pictures, meglio nota come Metro Goldwyn Mayer (MGM), compagnia di produzione che ancora adesso produce film di successo internazionale. Ingram dirige The Four Horsemen of the Apocalypse con Rudolph Valentino. Il film incassa cifre record sia in Continua a leggere

Le Salumerie Meccaniche: Salsicce e Cinema Muto

Abbiamo visto con il primo post dedicato al progetto agli inizi del progetto, come il primissimo muto fantascientifico fosse l’incredibile Charcuterie mécanique dei Fratelli Lumière (1985). Ma non si tratta affatto dell’unico cortometraggio dedicato alla macchina dei miei sogni. Nel 1897 un anonimo americano aveva girato The Sausage Machine, film purtroppo perduto che doveva ovviamente essere un semplice remake di quello originale. Stesso anno e ci ritroviamo con Making Sausages di George Albert Smith che portava anche in Gran Bretagna il mito delle salsicce. Entrambi i film sono purtroppo andati perduti ma ci consoliamo riproponendo Continua a leggere

Am Rande der Welt – Karl Grune (1927)

Am Rande der Welt, traducibile più o meno come “Ai Confini del Mondo“, è un film pacifista breve ma piuttosto ben costruito. Finita la Prima Guerra Mondiale, iniziative di questo tipo sono decisamente fioccate in giro per l’Europa, tanto che solo tra i film presenti su questo sito potrei citare J’accuse di Abel Gance (1919) o Il Fabbro e il Primo Ministro (Слесарь и канцлер) di Vladimir Gardin e Ol’ga Preobraženskaja (1923). Come nel film Russo del ’23, Am Rande der Welt si svolge in un luogo fittizio, che potrebbe essere in qualsiasi luogo e sotto qualsiasi fazione, proprio per rendere universale il suo messaggio di pace e amore. Però…rispetto ai film che ho citato prima questo non mi ha convito del tutto, tanto che l’unica cosa ad avermi attratto davvero è la presenza del mitico Max Schreck. Continua a leggere

Terror Island – James Cruze (1920)

Terror Island è il terzo film con Harry Houdini come attore e si inserisce nel filone romantico/avventuroso tipico delle sue produzioni. Il film venne prodotto dalla Famous Players-Lasky Corporation, poi riorganizzatasi con il nome di  Paramount Pictures Corporation. Il regista è invece James Cruze, che abbiamo già conosciuto nelle vesti di attore nell’articolo dedicato alle diverse versioni mute del Dr Jekyll e Mr. Hyde (se ricordate era addirittura una delle mie interpretazioni preferite seppure fosse molto breve).  Purtroppo, come in tutti i film con Houdini, è difficile apprezzare il regista in quanto regna un’atmosfera di mediocrità generale in cui nessuno sembra realmente spiccare forse proprio per colpa di Continua a leggere

Il Faust secondo me – appunti di un profano (parte II)

Ho accettato volentieri l’invito di Yann a scrivere una recensione del Faust di F. W. Murnau: premetto che non scenderò nei dettagli della storia perché è passato più di mese dalla visione e di conseguenza i ricordi non sono freschissimi ma – essendo un neofita del mondo del cinema muto – credo che le mie impressioni possano essere utili sia per chi è più esperto di me (confermando magari il giudizio dato al film), sia per coloro che si accostano per la prima volta al genere muto. Per quanto uno persona possa essere positivamente disposta ad ampliare i suoi orizzonti culturali quest’ultimo, diciamo la verità, un po’ “spaventa”: ci si aspetta – enfatizzando un po’ lo scetticismo – un film dalla durata epocale, con una trama spesso sconosciuta e girato con una Continua a leggere

Il Faust secondo me – appunti di un profano

043-faust-theredlistLo so che è brutto cominciare con noiose premesse che fanno passare la voglia a chiunque di leggere, ma sono costretto a farle. Per quanto mi piaccia il cinema, il cinema muto è qualcosa a cui devo essere istruito fino in fondo, che devo ancora digerire completamente. Ed è proprio con questo spirito che mi hanno trascinato a vedere “Faust” di Murnau con musica dal vivo e didascalie in tedesco e, ahimè, non parlo tedesco (ma allora cosa hai capito? Avevo stampato la traduzione).

L’inizio è forse la parte più ipnotica del film. Immagini evocative del diavolo che con le ali nere avvolge dall’alto la città colpendola con la peste ti fanno ricredere su molti dei film moderni che credevi impressionanti. E il seguito non è da meno Continua a leggere