Del cinema muto Neozelandese sappiamo veramente tanto poco e oggi abbiamo l’occasione di parlarne con un regista davvero straordinario di cui solo di recente abbiamo riscoperto le opere maggiori. Colin McKenzie, fin da piccolo, dimostra una propensione per la sperimentazione con l’uso di tecniche innovative per riprese in movimento (ad esempio legando una camera alla bicicletta). Salomè è il suo progetto più ambizioso e maledetto. Pensato ed iniziato prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, esso subisce uno stop a causa dell’arruolamento e della morte in guerra del fratello di Colin che, nel film, faceva la parte di un soldato romano amante di Salomè. Proprio nel film era scoppiata la storia d’amore tra il fratello di Colin e l’attrice protagonista, May Belle. Dopo la morte del fratello la giovane si sposerà poi con Colin che riprenderà le riprese solo diversi anni dopo mettendo a frutto tutti i risparmi che era riuscito a guadagnare.
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