La femme de nulle part – Louis Delluc (1922)

Quando, diversi mesi fa, avevo parlato di Fièvre di Delluc avevo espresso il desiderio di poter vedere “La femme de nulle part“. Dopo quasi un anno ci sono finalmente riuscito, anche se purtroppo non nel modo che speravo. La versione DVD sembra ancora lontana, così mi sono ritrovato a visionare un riversamento di qualità molto scadente, ma fortunatamente completo.

Una donna sconosciuta (Ève Francis) torna nella sua vecchia abitazione trasportata dai ricordi di un amore ormai perduto. La casa è ora abitata da una giovane coppia (Gine Avril e Roger Karl) il cui amore è in crisi. La moglie, infatti, porta Continua a leggere

Theonis la donna dei faraoni (Das Weib des Pharao) – Ernst Lubitsch (1922)

Dopo tantissimi anni possiamo finalmente rivivere le emozioni dell’antico Egitto grazie allo splendido lavoro di restauro operato dal Bundesarchiv-Filmarchiv insieme al Munich Filmmuseum. Fino ad oggi, infatti, “La moglie del Faraone” (traduzione letterale del titolo) poteva essere visto in una pessima versione ampiamente mutila, della durata di 50 minuti circa. Grazie allo splendido lavoro operato, possiamo invece visionare questo film epico nella sua quasi interezza (98 minuti su 120 circa), apprezzando così al meglio il lavoro di un cast eccezionale guidato sapientemente da Ersnst Lubitsch. Tra gli attori basterebbe citare Emil Jannings e Paul Wegener per far venire la pelle d’oca, ma non si devono dimenticare Dagny Servaes, Albert Basserman, i quali avranno fortuna anche Continua a leggere

Un anno di “E Muto Fu…”

Quando si preparano mille esami per l’università si ha necessariamente bisogno di un po’ di svago. Io l’ho trovato grazie al cinema muto, che ha saputo rilassarmi ed appassionarmi grazie alle sue storie incredibili, l’attenzione ai dettagli e la bellezza delle musiche di accompagnamento.

Così un anno fa ho deciso di aprire questo piccolo spazio per condividere la mia passione con tutti gli altri amanti del genere sparsi per l’Italia. Mai avrei pensato di ricevere tante visite e di conoscere così tante persone provenienti dal mondo intero. In particolare certamente un pensiero va a “Sempre in penombra“, uno splendido punto di riferimento per il cinema muto italiano ma non solo, una vera e propria miniera di curiosità e notizie, nonché di gentilezza e disponibilità.

Questi ultimi mesi sono stati pieni di impegni e non mi hanno permesso di seguire come avrei voluto il mio spazio, ma ora che gli studi sono definitivamente finiti spero di riuscire a dedicarmi nuovamente alla mia passione con rinnovata intensità.

Grazie a tutti voi lettori che mi avete seguito in questo primo anno di vita, spero di ricambiare il vostro affetto e le vostre visite nel migliore dei modi.

Metropolis dal vivo al kinovillage

Questa sera alle ore 21 al KinoVillage di Roma, presso il Parco San Sebastiano, verrà proiettato Metropolis, il capolavoro di Fritz Lang. La versione sembrerebbe essere quella ridotta, ma l’iniziativa resta notevole.

La proiezione sarà all’insegna del jazz grazie all’accompagnamento musicale dal vivo del pianista Dianiele Pozzovio assieme al batterista Leonardo Cesari che curerà anche l’elettronica.

Il costo del biglietto è di soli 5€ e non sono necessarie prenotazioni, è sufficiente recarsi al botteghino a partire dalle 20:45. I posti disponibili sono 100.

Insomma una bella occasione per godere di un film splendido e di bella musica nelle calde serate romane.

Lunedì 25 giugno
21:00 Metropolis – F.Lang (Ger, 1927. 117′)
(sonorizzato dal vivo da Leonardo Cesari e Daniele Pozzovio)
Info: 3664571726

The Mystic – Tod Browning (1925)

Nel 1925, assieme allo straordinario The Unholy Three, Tod Browning portò sugli schermi anche il meno noto The Mystic, in cui ancora una volta è il mondo degli artisti a far da padrone. Al posto del solito Lon Chaney, il regista scritturò Conway Tearle come protagonista affiancandolo alla bella Aileen Pringle, qui in una delle sue ultime interpretazioni di rilievo prima della ribalta del cinema sonoro.

In Ungheria un gruppo di gitani composto da Poppa Zazarack (Mitchell Lewis), sua figlia la “maga” Zara (Aileen Pringle) e Anton (Robert Ober), lanciatore di coltelli, guadagna grazie a discutibili trucchi di magia. Dopo uno degli spettacoli Continua a leggere

Il Viaggio Immaginario (Le Voyage imaginaire) – René Clair (1926)

Tra il 1924 e il 1925 René Clair aveva iniziato brillantemente la sua carriera di regista grazie ad una serie di grandi successi: Entr’acte (1924), Paris qui dort (1925) e Le Fantôme du Moulin-Rouge (1925). Le Voyage imaginaire viene commissionato a Clair da Rolf de Maré, fondatore dei Ballets Suédois, che già aveva prodotto Entr’acte e che sperava di veder sfondare lo svedese Jean Börlin il primo ballerino della compagnia, nonché coreografo e suo presunto amante. Il film, però fu un vero e proprio fiasco nonostante alcuni elementi decisamente interessanti.

Jean (Jean Börlin), impiegato di banca, è innamorato della segretaria Dolly (Dolly Davis), ma Continua a leggere

Tod Robbins – Freaks! (a cura di Alessandro Oliviero)

Sono sempre stato al fianco delle piccole case editrici che cercano di ritagliarsi uno spazio nel mondo della letteratura e sono molto felice di aprire una sezione dedicata ai libri più o meno inerenti al cinema muto.

Dopo una inspiegabile assenza finalmente anche noi italiani possiamo godere dei racconti di uno degli autori più interessanti del panorama mondiale, Clarence Aaron “Tod” Robbins (1888–1949). Se il suo nome non vi dice niente, pensate ad uno dei film più scandalosi del cinema, Freaks, e forse capirete  di chi sto parlando. Tod Robbins altri non è che lo scrittore della novella “Spurs” (1923) che avrebbe poi ispirato il regista Tod Browning per il suo tanto discusso Freaks (1933). Ma la collaborazione tra i due aveva già conosciuto un ampio successo con un altro racconto, The Unholy Three, che Browning girò sia in versione muta (1917) che in una sonora (1925), per altro unica pellicola sonora che Lon Chaney fece prima di Continua a leggere

I Tre Moschettieri (Les Trois Mousquetaires) – Henri Diamant-Berger (1921)

Nello stesso anno della celebre trasposizione dei Tre Moschettieri con Douglas Fairbanks nella parte di D’Artagnan e Fred Niblo alla regia si preparava, in Francia, uno splendido sceneggiato in puntate sullo stesso argomento. La direzione venne affidata a Henri Diamant-Berger (che curò anche la sceneggiatura), uomo di punta della Pathé che sperava di sfruttare le sue capacità di regista per battere la concorrenza delle altre case, Gaumont tra tutte. Per fare questo a Diamant-Berger venne affidata la cifra record di 2.500.000 franchi con cui ingaggiò il celebre architetto e designer Robert Mallet-Stevens nonché Paul Poiret per i costumi. Il cast era composto da attori che erano riusciti a farsi un nome a teatro o in altre produzioni francesi.

Il film originariamente era costituito da 12 episodi della durata di un’ora ciascuno trasmessi in più di 60 sale ogni settimana, cosa incredibile per l’epoca. Recentemente il nipote del regista Continua a leggere

Per la Patria (J’Accuse) – Abel Gance (1919)

Mentre mi appresto a leggere “Niente di nuovo sul fronte occidentale” di Remarque, non potevo lasciarmi scappare uno dei più grandi capolavori antimilitaristi della storia del cinema: J’accuse di Abel Gance. Il regista, riprendendo il titolo del celebre libro di Émile Zola, ci regala un film di avanguardia ricco di scene e immagini splendide, che hanno saputo colpirmi in più di un’occasione.

J’accuse narra la storia del poeta Jean Diaz (Romuald Joubé) innamorato della bella Édith (Maryse Dauvray), che non può ricambiare il suo amore perché moglie del Continua a leggere

The Shock – Lambert Hillyer (1923)

The Shock non è certamente un film originale, tutt’altro. Ritroviamo elementi di due precedenti film con Lon Chaney: l’ambientazione nella Chinatown locale di “Outside The Law” (1920) e la morale cristiana di “Shadows” (1922). Ancora una volta, in ogni caso, è proprio l’attore dai mille volti a rendere piacevole il film grazie ad una interpretazione molto convincente nonostante non sia troppo originale. La storia è tratta da una novella di William Dudley Pelley.

Wilse Dilling (Lon Chaney), invalido che lavora nella malavita di Chinatown, viene inviato dalla terribile Queen Anne (Christine Mayo) in una città vicina per Continua a leggere