The Vortex – Adrian Brunel (1928)

the-vortexNel 1924 Noël Coward metteva in scena per la prima volta la storia struggente di un uomo che cadeva nel vortice della dipendenza da cocaina. Si tratta di una vicenda forte, ambientata subito dopo la Prima Guerra Mondiale e che racconta dei vizi della alta borghesia di fronte a un clima finalmente privo di preoccupazioni belliche. Visto il successo che lo spettacolo ebbe, i Gainsborough Studios comprarono i diritti e puntarono forte sul prodotto scritturando Ivor Novello nel ruolo di protagonista e mettendo Eliot Stannard, uno dei loro migliori sceneggiatori che stava lavorando anche al fianco di Hitchcock in quegli anni, a lavorare sulla trasposizione.

Nicky Lancaster (Ivor Novello) è un abile pianista e compositore che si innamora di una giovane giornalista, Bunty Mainwaring (Frances Doble). La madre di Nicky, Florence (Willette Kershaw), è una donna tutto pepe che vuole scrollarsi di dosso gli anni della guerra spendendo soldi in arredamenti alla moda per la casa, vestendosi in maniera giovanile e comprandosi la compagnia di uomini giovani e prestanti. Continua a leggere

Mariti Ciechi (Blind Husbands) – Erich Von Stroheim (1919)

Sapete il mio folle amore per Erich Von Stroheim e la conseguente ritrosia a parlarne ma questi giorni di coronavirus mi hanno portato, come sapete, a dare vita ad un progetto che permette la visione di film su Kast (cliccate qui se volete entrare nel gruppo) e uno dei film visti con i diritti scaduto è stato proprio Blind Husbands, la prima opera del regista e attore tedesco. Ma andiamo prima alla trama:

Nella bella Cortina d’Ampezzo giungono quasi in contemporanea il Tenente Erich von Steuben (Erich von Stroheim) e il Dottor Armstrong (Sam de Grasse) con la moglie Margaret (Francelia Billington). La loro relazione non va benissimo e lei. pur essendo ancora innamorata. viene quasi ignorata dal marito. Continua a leggere

La maschera e il volto – Augusto Genina (1919)

maschera_volto.jpgVedere La maschera e il volto di Genina al cinema è piuttosto difficile, per questo sono stato molto felice quando ho letto sul programma del Cinema Ritrovato 2019 che sarebbe stato proiettato. Non conoscevo la storia e devo dire che mi ha molto divertito, tanto che il film rientra senza dubbio nella mia top3 di questa edizione.

Paolo Grazia (Vittorio Rossi Pianelli) è sicuro che se dovesse trovare la moglie Savina (Italia Almirante Manzini) con un altro la ucciderebbe. Inutile dire che gli capita proprio quello che temeva, ma quando tenta di ucciderla, non ci riesce. Decide quindi di risparmiarle la vita ma la spedisce lontano da casa e le fornisce una nuova identità. Agli amici dice di averla strangolata e poi gettato nel corpo il fiume. Paolo viene processato e Continua a leggere

Il Canto del fiore rosso (Sången om den eldröda blomman) – Mauritz Stiller (1919)

Sången om den eldröda blommanSången om den eldröda blomman si ispira a un romanzo dell’autore finlandese Johannes Linnankoski che ebbe un grande successo all’epoca tanto da ispirare Mauritz Stiller eGustaf Molander nella sceneggiatura di questo film. Attore protagonista un giovane e spericolato Lars Hanson.

Olof Koskela (Lars Hanson) è l’erede di una delle più importanti famiglie di proprietari terrieri della zona. Il ragazzo, però, è anche un grande farfallone e prima seduce Annikki (Greta Almroth) e poi inizia una storia con la serva Elli (Lillebil Ibsen). Quando i genitori di lui (Louise Fahlman Axel Hultman) lo scoprono, gli intimano di lasciarla perché la sua posizione non è consona a una famiglia del loro lignaggio, ma Olof si ribella e si allontana di casa. Cerca di trovare Elli che nel frattempo è stata però allontanata dalla casa in cui lavorava facendo perdere le proprie tracce. Continua a leggere

La tierra de los toros – Musidora (1924)

tierra_torosTra i tre film con Musidora alla regia questo è il più particolare e, purtroppo, il meno fruibile. Il motivo è semplice, il film faceva parte di uno spettacolo itinerante in cui l’attrice stessa interveniva tra una sezione e l’altra del film facendo piccoli spettacoli di cabaret, con canti e balletti. Il film è quindi solo una parte dello spettacolo e proprio per questo non rende giustizia all’idea originale che la vamp francese aveva in mente.

Il film è molto personale anche nella trama: Musidora cerca un torero per il suo spettacolo. Si reca ad una corrida e propone il lavoro al bel Antonio Cañero che rifiuta. La stella francese decide allora di provare a prenderlo in giro travestendosi da donna brutta e fingendo di voler collaborare con lui. Continua a leggere

Due corti cechi durante la dominazione asburgica

Il primo articolo dedicato al cinema muto ceco, era dedicato interamente ai primissimi cortometraggi che Jan Kříženecký fece con la sua macchina. In questo articolo andremo a vedere altri due corti precedenti alla fondazione dello stato Cecoslovacco, che sono riuscito a recuperare: il primo, sempre di Kříženecký data 1908 e mostra la città di Praga agli inizi del secolo scorso. Il secondo è un corto dedicato ai cinque sensi.

– Un Tram attraversa Praga (Jízda Prahou otevřenou tramvají) – Jan Kříženecký (1908)

A bordo di un tram scopriamo le bellezze paesaggistiche della città d’oro, con tanto di castello sullo sfondo, ponti e Moldava in bella vista. Si tratta di un “filone” relativo ai film dal vero che ha riscontri anche in altri stati ma che è sempre suggestivo. Questo film è contenuto nella raccolta dvd Kafka Goes To The Movie, che cerca di inquadrare il cinema ai tempi di Kafka attraverso testimonianze pionieristiche in giro per l’Europa.

< Continua a leggere

Sylvester – Lupu Pick (1924)

SylvsterStrano che un regista che ha fatto un film così tradizionale nella sua composizione come Tötet nicht mehr (1919), abbiamo girato nel giro di poco tempo dei film sperimentali seguendo il movimento Kammerspiel. Sia il regista Lupu Pick che lo sceneggiatore Carl Mayer avevano precedentemente lavorato a film sul genere, i due erano per altro alla quarta collaborazione.

Nella notte di San Silvestro un Uomo (Eugen Klöpfer) si ritrova ad accogliere la madre (Frida Richard) con l’iniziale ritrosia della moglie (Edith Posca). Il sentimento di astio si trasforma presto in affetto e le due sembrano legare molto. La madre cambia però totalmente atteggiamento Continua a leggere

Il tesoro di Arne (Herr Arnes pengar) – Mauritz Stiller (1919)

sirarneCon Stiller e il cinema svedese in generale sono sempre andato sul sicuro e anche in questo caso sono stato piuttosto soddisfatto della visione, anche se capitata alle 9 di mattina dopo che la giornata precedente era  finita a mezzanotte in serale. La storia è tratta da Heir Arnes penningar di Selma Lagerlöf, quindi potete immaginare che è ricolmo di moralismo protestante  arricchito da elementi riferibili a leggende locali.

Sir Arne (Hjalmar Selander) è un uomo altero che custodisce nella sua diocesi un tesoro maledetto che nessuno osa toccare. Sir Archie (Richard Lund), Filip (Erik Stocklassa) e Donald (Bror Berger), tre mercenari scozzesi sfuggiti dal carcere e pieni di risentimento, lo trafugano dopo aver ucciso  tutti i membri della famiglia tranne Elsalill (Mary Johnson), che si è nascosta, e scappano nel punto più estremo della Svezia aspettando di poter salpare. Ma il fato non vuole la loro fuga: l’inverno è incredibilmente lungo e freddo e il mare ghiacciato. Caso vuole che Continua a leggere

Sole e Ombra (Soleil et Ombre) – Musidora, Jacques Lasseyne (1922)

soleil_ombreSoleil et Ombre è il primo film diretto da Musidora che è stato proiettato durante il Cinema Ritrovato 2019. L’attrice francese si era recata in Spagna dove girò tre film e instaurò una relazione con il celebre torero Antonio Cañero. Questo in particolare è il secondo, il primo che girò con il suo partner che in Pour Don Carlos (1921) collaborò come semplice consulente tecnico.

Juana (Musidora) sta vivendo un sogno: è amata da Antonio de Baena (Antonio Cañero), il più grande torero che calca l’arena di Valencia. Ma come tutti i sogni anche questo è destinato a finire: una bella straniera (Musidora) dai modi disinvolti e il fascino esotico strappa via a Juana l’amore di  Antonio. Continua a leggere

Il Mago di Oz (The Wizard of Oz) – Larry Semon (1925)

Una delle mie passioni riguarda i film brutti, non quelli brutti e noiosi, ma quelli che per una serie di motivi finiscono per risultare comici per la loro ingenuità realizzativa. Cercando per curiosità consigli su “film brutti” muti ho trovato più volte citato questo The Wizard of Oz di Larry Semon che, a parer mio, brutto lo è davvero ma sfortunatamente non strappa neanche una risata come invece sarebbe il suo intento. Questa versione del Mago di Oz rientra in quel filone, caro ad Hollywood, in cui si cerca di inserire all’interno della vita di oggi una storia fantastica rendendo i vari protagonisti in carne e ossa i personaggi fantastici del romanzo. Il primo che mi viene in mente, ma la cui natura era però dichiarata nel titolo, è A Modern Musketeer di Allan Dwan (1917). Continua a leggere