Princesse Mandane – Germaine Dulac (1928)

Dal romanzo L’Oublié di Pierre Benoît (1922) prende spunto Princesse Mandane, storia divertente e anticonvenzionale di un giovane ragazzo sognatore in perenne ricerca di avventure. Del film ne abbiamo parlato ben due volte su Cinefilia Ritrovata, quindi non mi dilungherò più di tanto ma accennerò trama e linee generali. Mi vergogno un tantino nel dire che i personaggi citati nel catalogo o comunque nell’elenco dei personaggi generali è talmente alto che mi vengono dubbi sull’effettivo ruolo di alcuni personaggi, come ad esempio la fidanzata del protagonista che ha infatti due alternative possibili. Purtroppo questo è uno di quei film introvabili e quindi è anche difficile fare un raffronto.

Étienne Pindère (Ernest Van Duren), per sfuggire al suo ripetitivo lavoro, passa il tempo libero a sognare di vivere le imprese degli eroi che vede al cinematografo. Nonostante sia fidanzato con Simoun (Mona Goya)/Anna (Sylvie May), sogna di Continua a leggere

Antoinette Sabrier – Germaine Dulac (1926)

Quando ho visto le prime scene di questo film, mi è venuta in mente una definizione che in realtà non è molto pregnante ma mi ha fatto riflettere: “è un l’Argent (1928) al femminile“. In realtà, come detto, non è affatto così ma forse la mia impressione primigenea, nasce semplicemente dalla descrizione che la Dulac fa del mondo finanziario, dove le persone più grette e meschine mettono il loro interesse personale al di sopra di quello comune. Tutto questo visto dal punto di vista di una donna. Le vicende si ispirano all’opera omonima di Romain Coolus (1906) che la Dulac aveva attentamente analizzato e recensito nel 1908.

Antoinette Sabrier (Ève Francis), è sposata con il magnate Germain Sabrier (Gabriel Gabrio) a cui deve la sua condizione agiata e di relativa libertà. Antoinette si sente però trascurata dal marito e intraprende presto una Continua a leggere

La Folie des Vaillants – Germaine Dulac (1925)

La Dulac si iscriveva allo SFIO (Section française de l’Internationale ouvrière) nel 1925, nello stesso anno, con soli 100.000 franchi di budget, tirava fuori dal cilindro La Folie des Vaillants (it. la follia dei valorosi). Questo film è un inno alla libertà, una libertà che si può afferrare solo al di là della ricchezza ma seguendo sempre e comunque i propri valori. La Dulac parte dal romanzo Makar Čudra () di Maksim Gor’kij (1892) per arrivare ad una sceneggiatura breve ma intensissima.

Loïko Sodar (Raphaël Liévin) è suonatore itinerante, capace di imprimere attraverso il suo violino emozioni fortissime nei suoi ascoltatori. La protagonista femminile è Radda (Lia Loo), splendida gitana che rifiuta uomini di ogni ceto sociale pur Continua a leggere

La Mort du Soleil – Germaine Dulac (1921-1922)

Dal una sceneggiatura di André Legrand, autore di Alcoolisme et tuberculose, la Dulac prende spunto per raccontare la sua storia, La Mort du Soleil (it. La morte del sole). Sponsorizzata dal The American Committee against Tubercolosis, la regista cerca di sensibilizzare il pubblico verso una malattia gravissima che ha avuto tantissime vittime, prima che Koch individuasse il batterio ma soprattutto prima che venisse trovato un antibiotico adatto nel 1946. Pensate che nel 1918 una morte su sei era ancora causata dalla tisi. Questo può farvi capire la portata di un lavoro del genere.

Marthe Voisin (Denise Lorys) si divide tra il lavoro con il Dottor Lucien Faivre (André Nox) e la famiglia. Il marito Daniel (Louis Vonelly) è però geloso del rapporto che lei ha con il dottore e le rinfaccia il fatto di non stare abbastanza con lui e con il figlioletto. Marthe, però, sta lavorando a fondo assieme al Dr. Lucien per trovare una cura alla tubercolosi. Continua a leggere

La Cigarette – Germaine Dulac (1919)

La Cigarette è forse il primo film vero e proprio di Germaine Dulac, ma soprattutto è il primo film superstite della sua produzione. Dopo essersi dedicata specialmente a cortometraggi, eccola alle prese con un film di quasi un’ora. Nonostante sia una delle prime opere della Dulac, il film include già alcuni degli elementi costitutivi della sua opera che si fonda tutto sul rapporto uomo donna e sui contrasti tra moglie e marito, dove i personaggi maschili sono forse più ottusi e angustiati da situazioni inesistenti, mentre le donne vittime sostanziali del loro comportamento.

Pierre Guérande (Gabriel Signoret), è sposato con una donna molto più giovane di lui, Denise (Andrée Brabant). Nonostante il loro amore sia molto forte, la differenza d’età inizia a farsi sentire. Mentre Pierre preferisce portare avanti i suoi studi sull’antico Egitto, lei pensa più a divertirsi senza riuscire però a coinvolgerlo. Inizia quindi ad Continua a leggere

A Proposito del Moulin Rouge…

da retronaut.com

Con il Fantasma del Moulin Rouge abbiamo parlato di uno dei locali simbolo di Parigi, situato a Pigalle, il noto quartiere a luci rosse. Un po’ di storia prima di tutto: il locale venne aperto nel 1889 da Charles Zidler, già proprietario dell’Olympia, luogo simbolo dove si sono svolti i concerti più famosi della capitale francese. Il successo fu praticamente immediato e il Moulin Rouge divenne un punto di riferimento per chi voleva assistere a balli considerati all’epoca scandalosi, come il celebre Can Can. All’apertura la prima ballerina del locale fu Louise “La Goulue” Weber, che accettò pare a seguito dell’insistenza di Henry de Toulouse-Lautrec, suo grande ammiratore nonché assiduo frequentatore del Moulin Rouge. Poi venne il momento di Mistinguett, probabilmente la più famosa vedette di Parigi che diede grande risalto all’operetta aprendo poi la strada a personaggi del calibro di Joséphine Baker. Ma la storia del Moulin Rouge non Continua a leggere

Il fantasma del Moulin Rouge (Le Fantôme du Moulin-Rouge) – René Clair (1925)

La storia de Le Fantôme du Moulin-Rouge potrebbe essere la più banale tra tutte e invece…facciamo un passo indietro: Julien Boissel (Georges Vaultier) è un noto deputato perdutamente innamorato della bella Yvonne Vincet (Sandra Milovanoff) che ricambia il suo amore. Sorge però un problema, il padre di lei, Victor Vincet (Maurice Schutz) in gioventù ha compiuto atti illegali e il malvagio giornalista Gauthier (José Davert) minaccia di Continua a leggere

Ladri, Pazzi e Visionari

Ed eccoci all’ultimo appuntamento con i corti, una sorta di “tutto quello di cui non abbiamo parlato fino ad oggi ma che merita di essere visto“. Sì perché questi quattro cortometraggi sono davvero divertenti e sono davvero meritevoli di essere trattati tutti insieme. Il viaggio per la Fantascienza del Cinema Muto ci ha fatto scoprire tanti cortometraggi interessanti ed è giusto finire in bellezza.

<

– El Hotel Electrico – Segundo de Chomón (1905)

Come ci immaginiamo il futuro? Da sempre se pensiamo al nostro futuro tra un centinaio di anni lo immaginiamo pieno di stravaganti invenzioni e ricco di nuove incredibili tecnologie. Era così era anche nel 1905, quando Segundo de Chomón immaginava un Hotel elettrico, altresì un hotel controllato completamente da sistemi elettronici o da computer come diremmo noi oggi. Così quando i due protagonisti del nostro corto arrivano nell’incredibile Hotel Electrico, la loro valigia viene portata automaticamente nella Continua a leggere

Macchine Volanti

Nel 1909 usciva The Airship Destroyer di Walter R. Booth, primo di una trilogia composta anche da Aerial Submarine, Aerial Anarchists ma a cui è solitamente associato un ulteriore capitolo dal titolo The Menace of the Air (NDR. purtroppo tutti e tre questi titoli sono andati perduti o sono difficilmente visionabili). I lavori di Booth erano però solo un punto di arrivo di una tradizione più vasta e che merita certamente di essere vista ed analizzata. Ma andiamo con ordine:

<

– The Twentieth Century Tramp – Edwin S. Porter (1902)

Siamo nel 1902 e Edwin S. Porter, produce un corto che per l’epoca doveva certamente essere strabiliante, ma purtroppo lo è decisamente meno per noi. Per più di un minuto vediamo un uomo su un velocipede con elica e un piccolo pallone aerostatico muoversi come una sorta di equilibrista sopra le strade di una città. Dopo un minuto e mezzo in cui si ripete sempre la stessa scena accade l’impensabile: siamo accecati da una violenta esplosione che pone di fatto fine al video con pochi Continua a leggere

L’Atlantide – Jacques Feyder (1921)

Atlantide: un nome conosciuto da tutti, un’isola fantastica che sarebbe scomparsa in un sol giorno, divorata dal mare. Si tratta di un titolo molto impegnativo che ci riporta alla mente scenari incredibili, per lo più subacquei. E già solo per questo il nostro Atlantide stupisce, perché la vicenda, tratta da un romanzo di Pierre Benoît (1919), è ambientata invece nel deserto, nell’Algeria controllata dai francesi. Il successo del libro fu grande e immediato, tanto che nel 1920 venne pubblicata la prima traduzione italiana, e nel 1921 la vicenda era già diventata un film con regia di Jacques Feyder, belga naturalizzato francese, che per l’occasione curò anche la sceneggiatura sotto lo sguardo attento dello stesso Benoît. Il nostro Feyder non si accontenta di girare la vicenda in Francia, utilizzando allestimenti artefatti per Continua a leggere