Termina oggi il nostro viaggio per il cinema islandese approdando alla sua vera nascita grazie al pioniere Loftur Guðmundsson. Ma chi era Guðmundsson? Come spesso capita in queste aree periferiche del cinema, era un artista poliedrico che, dopo aver aperto uno studio fotografico nei primi anni ’20, divenne presto uno dei ritrattisti più ricercati e produttivi del paese. Aveva iniziato come fotografo amatoriale a Copenaghen prima di avviare la sua attività facendo di fatto un po’ come il personaggio di Ormarr in Borgslægtens historie (1920). Per molto tempo ebbe sede nel Nýja bíós di Reykjavík dove riuscì ad avere sotto di sé un buon numero di impiegati. Il suo interesse per la fotografia fu sempre estremamente vivo e quando arrivò la fotografia a colori si recò negli Stati Uniti pur di essere aggiornato e fornire ai suoi clienti prodotti di alta qualità. Continua a leggere
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La famiglia di Borg (Saga Borgarættarinnar | Borgslægtens historie) – Gunnar Sommerfeldt (1920)
Un mese fa abbiamo visto come sia complessa la storia del cinema islandese con film spesso girati in Islanda ma di produzione danese. Il primo lungometraggio non documentario girato in questa splendida terra è infatti Saga Borgarættarinnar, romanzo famigliare tratto dal romanzo del più importante autore islandese Gunnar Gunnarsson e noto in Italia come La famiglia Borg (1914) e nei paesi anglosassoni come Sons of the Soil. Il film si divide di fatto in due parti e riprende un po’ le tematiche bibliche legate alla presenza di un padre e due figli, uno buono e uno cattivo, e tutte le vicende a loro collegate. Si può parlare di film islandese? Il romanzo originale proviene, come detto, da Continua a leggere
Hadda Padda – Guðmundur Kamban & Svend Methling (1924)
Dopo l’atto di unione del 1918, l’Islanda veniva riconosciuto come regno sovrano, Regno d’Islanda, unito alla Danimarca. Entrambi gli stati avevano però un re comune. Sarà solo nel 1940, con l’occupazione della Danimarca da parte delle truppe tedesche, che i rapporti tra i due stati si interruppero con il raggiungimento di uno stato di repubblica indipendente nel 1944. Si può parlare di cinema muto islandese? In aree che hanno avuto periodi di dominazione o situazione complesse, come in questo caso, è difficile dirlo. Un film è da considerarsi locale se Continua a leggere