Il Faust secondo me – appunti di un profano (parte II)

Ho accettato volentieri l’invito di Yann a scrivere una recensione del Faust di F. W. Murnau: premetto che non scenderò nei dettagli della storia perché è passato più di mese dalla visione e di conseguenza i ricordi non sono freschissimi ma – essendo un neofita del mondo del cinema muto – credo che le mie impressioni possano essere utili sia per chi è più esperto di me (confermando magari il giudizio dato al film), sia per coloro che si accostano per la prima volta al genere muto. Per quanto uno persona possa essere positivamente disposta ad ampliare i suoi orizzonti culturali quest’ultimo, diciamo la verità, un po’ “spaventa”: ci si aspetta – enfatizzando un po’ lo scetticismo – un film dalla durata epocale, con una trama spesso sconosciuta e girato con una Continua a leggere

Il Faust secondo me – appunti di un profano

043-faust-theredlistLo so che è brutto cominciare con noiose premesse che fanno passare la voglia a chiunque di leggere, ma sono costretto a farle. Per quanto mi piaccia il cinema, il cinema muto è qualcosa a cui devo essere istruito fino in fondo, che devo ancora digerire completamente. Ed è proprio con questo spirito che mi hanno trascinato a vedere “Faust” di Murnau con musica dal vivo e didascalie in tedesco e, ahimè, non parlo tedesco (ma allora cosa hai capito? Avevo stampato la traduzione).

L’inizio è forse la parte più ipnotica del film. Immagini evocative del diavolo che con le ali nere avvolge dall’alto la città colpendola con la peste ti fanno ricredere su molti dei film moderni che credevi impressionanti. E il seguito non è da meno Continua a leggere

Faust (Faust – Eine deutsche Volkssage) – Friedrich Wilhelm Murnau (1926)

Anche questo articolo viene a termine di una proiezione con musica dal vivo del Cinema Trevi di alcune settimane fa che ha avuto una genesi un po’ travagliata tanto da venir pubblicato dopo il pezzo su “Un Cappello di Paglia di Firenze” (1928). Ho deciso di chiedere a due ragazzi che mi hanno accompagnato delle loro opinioni sul film. Premetto che non hanno mai seguito il Cinema Muto con continuità ma hanno accettato di essere trascinati al Cinema spinti anche dal titolo e dalla possibilità di sentire l’accompagnamento musicale del Maestro Antonio Coppola che tanto avevo decantato. Vedremo quale sarà il risultato in articoli separati, primi di un nuovo progetto dal titolo “Appunti di un Profano”. Cominciamo allora con una prima considerazione: il Faust di Murnau, a livello di trama, è piuttosto differente dall’opera di Goethe (1808) che ricordiamo si ispirava ai racconti popolari tedeschi. Eppure Murnau riesce comunque a dare Continua a leggere

Un cappello di paglia di Firenze (Un chapeau de paille d’Italie) – René Clair (1928)

Finalmente dopo tanti mesi si torna a parlare di Cinema Muto in maniera concreta con una nuova recensione. Colgo l’occasione per parlare di “un cappello di paglia di Firenze“, visto ieri sera al Cinema Trevi della Cineteca Nazionale con musica dal vivo del Maestro Antonio Coppola. Il film prende spunto da una farsa scritta da Eugène Labiche  con la collaborazione del drammaturgo Marc-Michel. Dal soggetto originale René Clair scrisse la sceneggiatura per il suo film curandone anche la regia. Il risultato è una commedia di due ore circa che nonostante alcuni cali di ritmo dovuti alla differente percezione moderna di certe gag, risulta estremamente piacevole e divertente. Ma andiamo a vedere la trama:

Siamo nell’Agosto del 1895 e il giovane borghese Jules Ferdinard (Albert Préjean) sta per sposare Hélène Nonancourt (Maryse Maïa). Mentre Jules sta andando verso Continua a leggere

Il Cinematografo ambulante in Splendor di Ettore Scola

Il film Splendor di Ettore Scola esce nel 1989 con un cast di eccezione composto da Marcello Mastroianni e Massimo Troisi. Sebbene questo film sia stato a torto dimenticato presenta al suo interno una scena davvero interessante per il Cinema Muto: Jordan (personaggio interpretato da Mastroianni) è il gestore del Cinema Splendor un tempo glorioso ma ormai caduto in rovina. Il suo rapporto con il Cinema era iniziato quando da bambino Jordan girava tutta Italia assieme al padre con il Cinematografo ambulante. Nel video che propongo vengono riproposti i ricordi d’infanzia di Continua a leggere

Il Cinema Muto a San Lorenzo con Padre Libero Raganella

Per chi abitava a San Lorenzo Padre Libero Raganella è stata una sorta di istituzione. Lui, nato e cresciuto nel noto quartiere romano nel 1914, si consacrò sacerdote in quello stesso quartiere nel 1940 seguendo attivamente i giovani della zona e la comunità attraverso il suo lavoro all’Opera Pio X, oratorio nato al fianco della chiesa dell’Immacolata e San Giovanni Berchmans. Padre Raganella fu partecipe del terribile bombardamento di San Lorenzo del 19 Luglio del 1943 e scrisse, dopo la guerra, un importante testimonianza dal titolo “Senza sapere da che parte stanno” rieditato di recente dalla Bulzoni a cura di Lidia Piciconi. Il racconto si divide in due parti: la prima tratta dei ricordi d’infanzia del sacerdote, mentre la seconda e il “Diario” di Roma in Guerra (1943-1944). Ma è la prima parte ad interessarci perché ci fornisce una bella testimonianza riguardo il cinema muto a San Lorenzo Continua a leggere

Il Parsifal ritrovato di Caserini

Si credeva perduto, ma all’inizio degli anni Novanta, per uno di quei fortuiti e apparentemente inspiegabili casi di cui il Cinema, soprattutto delle origini, è costellato, il Parsifal di Mario Caserini è stato ritrovato in Olanda. La copia, con didascalie olandesi, faceva parte della preziosissima collezione Jean Desmet, nominata nel 2011 patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
Una copia del restauro realizzato dal Nederlands Filmmuseum di Amsterdam è stata acquisita nel 1992 dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e proprio alle porte del Museo di Torino è andato a bussare qualche anno fa il Maestro Luca Salvadori, già noto al mondo cinematografico per numerose Continua a leggere

A Wild Roomer – Charles R. Bowers, Harold L. Muller (1927)

Tra le varie comiche di Charles Bowers (detto Charley e noto in Francia come “Bricolo“), ve ne è una molto divertente che attraversa il filone fantascientifico prendendo in giro il mondo degli inventori: A Wild Roomer. Charles Bowers oltre ad essere attore e regista, fu uno dei pionieri dell’animazione, che non manca in questo corto di circa venti minuti.  Lo stesso Bowers abbiamo già avuto modo di citarlo per la sua attiva partecipazione nello Studio Barré, che Continua a leggere

Cortometraggi per un Natale Muto – Parte 4

Ed eccoci all’ultimo appuntamento dedicato alle produzioni mute relative al Natale. Non potevo che terminare parlando di due cortometraggi diretti da due istituzioni del cinema muto francese: Georges Méliès e Louis Feuillade. Se Le rêve de Noël, come capita per le prime produzioni di Méliès, è davvero brevissimo e quasi onirico, il lavoro di Feuillade si rivela molto più complesso ed interessante ed è forse il cortometraggio muto dedicato propriamente al Natale più complesso e meglio strutturato.

– Le rêve de Noël – Georges Méliès (1901)

Questo brevissimo cortometraggio è articolato in diverse sezioni. Tutto inizia con dei bambini che vengono messi a letto dalla governante. Partono poi di quadri sognanti tra campane che suonano e feste esasperate. Nell’ultima parte i bambini si svegliano per ricevere i loro regali di Natale. Parte allora una danza sotto la neve dal chiaro valore simbolico.

Personalmente ho trovato il breve corto un po’ Continua a leggere

Cortometraggi per un Natale Muto – Parte 3

Ed eccoci giunti al penultimo capitolo del nostro progetto Natalizio. Partiremo dalla Russia per poi approdare nel Regno Unito ed infine in Francia.

– Ночь пе́ред Рождество́м (La Notte prima di Natale) – Władysław Starewicz (1913)

Il corto di cui sto per parlare è molto interessante perché è una bella storia raccontata prima della Rivoluzione del 1917. Il regista Władysław Starewicz è solitamente noto per i suoi splendidi lavori in  Live Action e Stop Motion che ebbe modo di sviluppare non solo in Russia, ma anche in Francia dove fuggì dopo poco dopo la Rivoluzione. Qui, in particolare a Fontenay-sous-Bois dove poi morì, diede vita alla maggior parte delle sue produzioni. Continua a leggere