Crepuscolo di gloria (The Last Command) – Josef von Sternberg (1928)

Ritengo The Last Command uno dei film più belli in assoluto della storia del cinema, grazie alla sua modernità e capacità di emozionare. Ancora una volta Von Sternberg riesce a dar vita ad un film incredibile, ulteriormente impreziosito alla partecipazione di uno straordinario Emil Jannings qui, a mio avviso, in una delle sue più grandi interpretazioni in assoluto.

Attraverso un’operazione metacinematografica, ripercorriamo le vicende del Granduca Sergius Alexander (Emil Jannings), cugino dello Zar di Russia, nei momenti immediatamente precedenti alla Rivoluzione del 1917. Il Granduca, nel corso degli avvenimenti, entrerà in contatto con la Rivoluzionaria Natalie Dabrova (Evelyn Brent), con cui instaurerà una relazione sentimentale. Nonostante non condivida le scelte suicide dello Continua a leggere

Un Cane Andaluso (Un Chien Andalou) – Luis Buñuel (1929)

Dopo una breve carriera da attore e da sceneggiatore (in “La chute de la maison Usher” del 1928 di  Jean Epstein), Luis Buñuel è finalmente pronto a mettersi dietro la videocamera, forte della collaborazione del suo amico Salvador Dalì, conosciuto all’epoca del suo soggiorno universitario a Madrid. Il due prendono spunto dai movimenti dell’avanguardia surrealista dell’epoca, distanziandosene però dal punto di vista dei contenuti. Buñuel e Dalì, infatti, si distanziano da correnti come quella dadaista, che avevano liberato l’arte da qualsiasi significato, decontestualizzandola, e tentano di presentare, con il loro cortometraggio, un vero e proprio contenuto presentato, però, attraverso una serie di immagini inconsuete e surreali. Bisogna sottolineare come i due artisti seguano fedelmente i principi del manifesto surrealista di Continua a leggere

Gardiens de phare – Jean Grémillon (1929)

A partire da un post di Dominique Daniel del sito “Gardien de phares” ho avuto modo di scoprire un film muto di cui non avevo ancora sentito parlare. Si tratta di Gardiens de phare (Guardiani del faro), di Jean Grémillon, regista della bassa Normandia, che si avvicinò all’avanguardia francese partendo dall’ambiente musicale, per poi passare a quello cinematografico. Alla sceneggiatura c’era addirittura Jacques Feyder che si era ispirato all’opera teatrale omonima di Paul Cloquemin e Paul Autier (1905). La trama, non molto originale, ricorda per altro da vicino Finis Terrae sebbene non ne condivida il lieto fine. Il film venne iniziato nel 1928, ma Gilbert Dalleu, l’attore inizialmente scritturato per la parte del padre, fu vittima di un incidente automobilistico che lo costrinse a dare forfait. Quando, circa un anno dopo, si riprese a girare venne scelto Continua a leggere

I Fari e il Cinema

Finis Terrae – Jean Epstein (1929)

Esattamente un anno e mezzo fa pubblicavo il mio primo post su questo spazio dedicato al cinema muto. All’epoca si chiamava ancora “senza voce” e mi ostinavo a voler descrivere i film in ogni più piccolo dettaglio. Il primissimo articolo era dedicato a “l’Uomo che Ride“, che aveva ispirato sia il titolo provvisorio del blog che il mio attuale nickname: mutosorriso. Voleva essere un omaggio a Gwynplaine e al suo triste e silenzioso sorriso, che mi aveva colpito profondamente. Ieri, con l’ultimo capitolo della trilogia di The Rat, ho raggiunto quota 65 recensioni e più di 12.000 visite. Non avrei mai pensato di raggiungere traguardi di questo tipo. Ma la cosa più bella, e l’ho ripetuto più volte, è stata quella di poter conoscere tante persone nuove e trovare nuove ed entusiasmanti collaborazioni. Continua a leggere

The Return of The Rat – Graham Cutts (1929)

The Return of The Rat è il terzo e ultimo capitolo della saga interpretata da Ivor Novello e diretta da Graham Cutts. Forte del successo della serie, infatti, la Gainsborough Pictures decise di sfidare l’arrivo del sonoro con un’ultima grande avventura muta dell’Apache parigino The Rat. Ancora una volta accanto a Novello ritroviamo Isabel Jeans e Marie Ault (icona del White Coffin Club). La trama non sembra particolarmente legata al precedente The Triumph of The Rat.

Pierre Boucheron alias The Rat (Ivor Novello), ha finalmente sposato Zélie de Chaumet (Isabel Jeans). Questa però, inguaribile conquistatrice, lo tradisce con Henri de Verrat (Bernard Nedell), con il quale ha contratto un debito di gioco. Pierre, ignaro del Continua a leggere

I Dannati dell’Oceano (The Docks of New York) – Josef von Sternberg (1928)

Dopo più di un anno torno finalmente a parlare di von Sternberg e, con lui, anche del massiccio George Bancroft. Nel tardo 1928 usciva The Docks of New York, film ,che con estrema semplicità e poesia, metteva in scena l’amore tra un rozzo fuochista navale e una giovane ragazza dai tratti angelici. La particolarità del film è quella di riuscire a far trasparire la dolcezza anche in un contesto poco avvezzo a queste tematiche come quello delle locande portuali dove più che altro erano i vizi a farla da padrone.

Il fuochista Bill Roberts (George Bancroft), appena messo piede a terra si ritrova a dover salvare la giovane Mae (Betty Compson) intenzionata a suicidarsi per annegamento. Nel giro di una notte Bill, tra risse e bagni di folla, si ritroverà Continua a leggere

Felice 2013

Quando ho creato questo spazio non avrei mai pensato che avrei mantenuto il mio proposito fino al 2013 e soprattutto che avrei ricevuto così tante visite. Il 2012, infatti, è stato l’anno in cui è stato tagliato il traguardo delle 10.000 visite che mai avrei pensato di superare in così pochi mesi.

L’anno appena trascorso ha portato anche alcune novità “social” con la creazione del profilo twitter (@emutofu) e, da pochissimi giorni, l’apertura della pagina facebook (E Muto Fu).

Il 2013 già si prospetta pieno di sorprese e nuove iniziative, ma non voglio sbottonarmi per non rovinarvi la sorpresa.

Buon anno nuovo a tutti!

The Triumph of the Rat – Graham Cutts (1926)

Visto il grande successo del primo The Rat, la  Gainsborough Pictures decise di mettere subito in cantiere  un seguito della serie. Questa volta la sceneggiatura non vedeva però coinvolto Ivor Novello, ma lo stesso Graham Cutts, a cui venne nuovamente affidata la regia, in collaborazione con Reginald Fogwell. Il risultato è un film dallo stampo decisamente diverso rispetto al primo The Rat, e sotto diversi aspetti mi è apparso meno coinvolgente. Molti degli attori presenti nel primo capitolo parteciparono anche a The Triumph of The Rat, grande assente la sola Mae Marsh (ormai praticamente ritiratasi dalle scene).

Pierre Boucheron alias The Rat (Ivor Novello), ha abbandonato la vita dei bassifondi per frequentare la nobiltà parigina. Zélie de Chaumet (Isabel Jeans), anche se ancora innamorata di Pierre, vive nella Continua a leggere

Il muto a Roma con Ermitage Cinema

A partire da domani, Lunedì 10 Dicembre 2012, la Ermitage Cinema darà inizio ad una piccola rassegna all’interno della quale la casa editrice proporrà una serie di film, dall’indubbio valore storico, presenti nel proprio catalogo. I tre incontri in programma, di cui due completamente dedicati al cinema muto, si terranno a Roma presso la Casa del Cinema di Villa Borghese (Largo Marcello Mastroianni, 1). L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti (che dovrebbero essere 140).

Ecco il programma parziale dell’iniziativa:

Lunedì 10 dicembre Presentazione del catalogo di Ermitage, a seguire la proiezione del film: METROPOLIS di Fritz Lang 1927, durata 79’44’’, bianco e nero nell’edizione con la colonna sonora firmata dal Premio Oscar, Giorgio Moroder  Mercoledì 12 dicembre LA VEDOVA DEL PASTORE (Prästänkan) di Carl Theodore Dreyer 1921, durata 70’, bianco e nero film muto, didascalie in inglese e sottotitoli in italiano a seguire LA PICCOLA FIAMMIFERAIA (La Petite Marchande d’allumettes) di Jean Renoir 1928, durata 31’, bianco e nero film muto, didascalie in francese e sottotitoli in italiano

Per ulteriori informazioni vi rimando al sito della Casa del Cinema di Villa Borghese.

The Rat – Graham Cutts (1925)

Dopo Fantômas e Za-la-mort, ci occupiamo finalmente anche del grande The Rat, criminale parigino nato dalla fantasia di Constance Collier e Ivor Novello. Inizialmente creato per essere rappresentato a teatro, il ladro poco gentiluomo The Rat, venne portato anche sul grande schermo sotto la direzione di Graham Cutts e con la partecipazione dello stesso Ivor Novello (nel ruolo del protagonista) e di Mae Marsh. Il film fu un vero e proprio successo tanto che vennero fatti due sequel muti e un remake sonoro.

Pierre Boucheron, criminale noto come The Rat (Ivor Novello), passa le sue giornate nel White Coffin Club dell’anziana Mère Colline (Marie Ault), dove viene amato, temuto e rispettato. Un giorno una ricca e viziata nobile, Zelie de Chaumet (Isabel Jeans), lo vede nel Continua a leggere