Son passati 10 lunghi anni da quando in un pub romano un amico di amici, conosciuta la mia passione per il cinema anni ’30 e ’40, mi chiedeva se avessi mai visto dei film muti. Facendo rapidamente mente locale mi ero reso conto che effettivamente, a parte i grandi classici come Nosferatu, Metropolis e pochi altri, non è che ne avessi visti molti. Con gli occhi che gli brillavano mi raccontò allora la storia di un regista e di un film maledetto che doveva durare inizialmente 10 ore per poi essere tagliato e ritagliato fino ad arrivare a poco più di un’ora e mezza. Nonostante questo, mi assicurava, quello che era rimasto era un capolavoro e dovevo assolutamente vederlo. Lo ammetto, sono sempre stato attratto dai personaggi e dalle storie di questo tipo. Uno dei miei cantanti preferiti è Continua a leggere
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Femmine Folli (Foolish Wives) – Erich von Stroheim (1922)
Von Stroheim ha già fatto capolino in uno dei precedenti articoli e sicuramente tornerà ancora almeno con il mastodontico Greed. Il regista viennese è uno dei personaggi più interessanti nella storia del cinema muto, con le sue manie di grandezza che lo portarono a forti contrasti con le case di produzione. Femmine folli è il suo terzo lungometraggio e mette alla luce la sua ossessiva meticolosità nel compiere le riprese. Vista l’impossibilità di girare le scene direttamente a Montecarlo, Von Stroheim si fece costruire una riproduzione della città, cosa che fece salire le spese a cifre mai viste prima, e arrivò a girare per un totale di più di otto ore. La durata era talmente eccessiva che il produttore dovette tagliare gran parte del materiale fino ad arrivare alle attuali due ore circa (stessa sorte avrà anche Greed). Le spese esorbitanti furono per una volta premiate da un ottimo successo a livello mondiale. Continua a leggere