Il Declino (Downhill) – Alfred Hitchcock (1927)

Con il Downhill, Alfred Hitchcock tenta di raccontare il vero e proprio declino della vita di un giovane ragazzo altolocato, interpretato da Ivor Novello, a causa di colpe non sue. La crudele parabola discendente di un giovane che sembrava avere tutto, è sottile e ben strutturata. Nel corso di tutta la proiezione si è tentati di continuare a vedere le vicende per sapere se ci sarà un lieto fine o meno. Ancora una volta ritroviamo Eliot Stannard nella sceneggiatura, da un adattamento di un’opera teatrale scritta dallo stesso Novello (che abbiamo imparato a conoscere come sceneggiatore con la saga di The Rat) e Constance Collier.

Roddy (Ivor Novello), sembra avere tutto dalla vita: è giovane, bello, benestante ed ha appena ottenuto l’onore di capitanare la squadra di Rugby della scuola. Ma quando, assieme al suo amico Tim (Robin Irvine), meno ricco e fortunato di lui, si mette nei Continua a leggere

Il Gardino del Piacere (The Pleasure Garden) – Alfred Hitchcock (1926)

Il Cinema Ritrovato 2013 ci propone un’interessante rassegna dedicata ai muti di Alfred Hitchcock e io, direttamente da Bologna, mi preparo a seguirla passo passo. Si parte con The Pleasure Garden, il primo lungometraggio diretto dal ‘maestro del brivido’. La splendida musica di Donald Sosin ha accompagnato il pubblico verso una storia che Hitchcock definì “un melodramma  con varie scene interessanti”.

Patsy (Virginia Valli) e Jill (Carmelita Geraghty) lavorano come ballerine in una music-hall di Londra. Jill è fidanzata con il giovane Hugh (John Stuart) mentre Patsy presto innamora di Levet (Miles Mander) amico e compagno di affari dello stesso Hugh. Quando i due ragazzi partono per l’Africa in cerca di fortuna la situazione però precipita. Jill inizia a vendersi per ottenere fama e denaro, Levet, invece, dopo aver sposato Continua a leggere

The Airship Destroyer – Walter R. Booth (1909)

The Airship Destoyer (noto con i nomi più disparati: The Aerial Torpedo, The Battle of the Clouds in Gran Bretagna e, infine, The Battle in the Clouds negli Stati Uniti) è il primo capitolo di una trilogia fantascientifica incentrata sui mezzi dell’avanguardia tecnologica. Ogni capitolo prendeva in esame un attacco effettuato da un mezzo di trasporto diverso: nel primo ci troviamo di fronte a dirigibile lanciamissili, nel secondo capitolo, chiamato Aerial Submarine (1910), Booth immaginava un fantastico sottomarino pirata volante, mentre il terzo e ultimo episodio, The Aerial Anarchists, il regista si concentrava su Continua a leggere

The ‘?’ Motorist – Walter R. Booth (1906)

The ‘?’ Motorist è un brillantissimo cortometraggio diretto da Walter R. Booth, regista Britannico molto avvezzo alla fantascienza, come vedremo con The Airship Destroyer (1909) e i suoi due sequel purtroppo perduti. Si tratta dell’ultimo film che Booth fece per il produttore-inventore Robert W. Paul, uno degli uomini più importanti per la storia del cinema britannico. Continua a leggere

The Return of The Rat – Graham Cutts (1929)

The Return of The Rat è il terzo e ultimo capitolo della saga interpretata da Ivor Novello e diretta da Graham Cutts. Forte del successo della serie, infatti, la Gainsborough Pictures decise di sfidare l’arrivo del sonoro con un’ultima grande avventura muta dell’Apache parigino The Rat. Ancora una volta accanto a Novello ritroviamo Isabel Jeans e Marie Ault (icona del White Coffin Club). La trama non sembra particolarmente legata al precedente The Triumph of The Rat.

Pierre Boucheron alias The Rat (Ivor Novello), ha finalmente sposato Zélie de Chaumet (Isabel Jeans). Questa però, inguaribile conquistatrice, lo tradisce con Henri de Verrat (Bernard Nedell), con il quale ha contratto un debito di gioco. Pierre, ignaro del Continua a leggere

The Triumph of the Rat – Graham Cutts (1926)

Visto il grande successo del primo The Rat, la  Gainsborough Pictures decise di mettere subito in cantiere  un seguito della serie. Questa volta la sceneggiatura non vedeva però coinvolto Ivor Novello, ma lo stesso Graham Cutts, a cui venne nuovamente affidata la regia, in collaborazione con Reginald Fogwell. Il risultato è un film dallo stampo decisamente diverso rispetto al primo The Rat, e sotto diversi aspetti mi è apparso meno coinvolgente. Molti degli attori presenti nel primo capitolo parteciparono anche a The Triumph of The Rat, grande assente la sola Mae Marsh (ormai praticamente ritiratasi dalle scene).

Pierre Boucheron alias The Rat (Ivor Novello), ha abbandonato la vita dei bassifondi per frequentare la nobiltà parigina. Zélie de Chaumet (Isabel Jeans), anche se ancora innamorata di Pierre, vive nella Continua a leggere

The Rat – Graham Cutts (1925)

Dopo Fantômas e Za-la-mort, ci occupiamo finalmente anche del grande The Rat, criminale parigino nato dalla fantasia di Constance Collier e Ivor Novello. Inizialmente creato per essere rappresentato a teatro, il ladro poco gentiluomo The Rat, venne portato anche sul grande schermo sotto la direzione di Graham Cutts e con la partecipazione dello stesso Ivor Novello (nel ruolo del protagonista) e di Mae Marsh. Il film fu un vero e proprio successo tanto che vennero fatti due sequel muti e un remake sonoro.

Pierre Boucheron, criminale noto come The Rat (Ivor Novello), passa le sue giornate nel White Coffin Club dell’anziana Mère Colline (Marie Ault), dove viene amato, temuto e rispettato. Un giorno una ricca e viziata nobile, Zelie de Chaumet (Isabel Jeans), lo vede nel Continua a leggere

L’Ombra Bianca (The White Shadow) – Graham Cutts (1924)

Nell’Agosto dello scorso anno i giornali di tutto il mondo riportavano una notizia che aveva del clamoroso: in Nuova Zelanda era stato ritrovato The White Shadow, l’Hitchcock ritrovato. Si tratta di un film girato nel 1923 subito dopo Woman to Woman (purtroppo perduto) con cui condivideva quasi tutto, dal cast a parte della scenografia. La regia era affidata sempre a Graham Cutts, mentre Hitchcock operava in qualità di sceneggiatore, assistente regia, montatore e scenografo. Il film venne girato in circa sei settimane per cercare di sfruttare il successo che Woman to Woman stava ottenendo al botteghino. Per questo film Hitchcock ebbe per la prima volta la possibilità di fare qualcosa che andava oltre alle sue teoriche mansioni, di fatti sosteneva che White Shadow fosse “the first film that I had really got my hands onto“. E in effetti in alcune Continua a leggere

Il Pensionante (The Lodger: A Story of the London Fog) – Alfred Hitchcock (1927)

Il Pensionante è forse il mio muto di Alfred Hitchcock preferito, ma potrei rincarare la dose affermando che forse è uno dei miei Hitchcock preferiti nonché uno dei miei muti preferiti in assoluto. La prima volta mi ero imbattuto nella produzione muta di Hitchcock quasi per caso, perché mi esercitavo traducendo le didascalie dei suoi film dall’inglese all’italiano per poi condividerli. Non so sinceramente che fine abbiano fatto tutti i file di testo che avevo preparato e neanche l’effettiva qualità della traduzione, ma certamente tra tutti i film del “maestro del brivido” prodotti in questi anni The Lodger era quello che più mi aveva colpito.  Del resto, almeno sentendo Truffaut, Hitchcock considerava questo il suo primo vero film. Quando ho scoperto che sarebbe stata prodotta una nuova edizione in Bluray non ho potuto resistere e dopo tanto tempo ho potuto finalmente rivedere questo capolavoro in una vesta completamente rinnovata. Continua a leggere

I Faggi Rossi (The Copper Beeches) – Adrien Caillard (1912)

Vista la celebrità che, grazie ai nuovi adattamenti, sta riscoprendo Sherlock Holmes mi sembra giusto dedicare un po’ di spazio a questo eroe di cui ho letto praticamente tutte le avventure. Diverse volte mi è capitato di veder eletto il noto film del 1922 di Albert Parker con John Berrymore e Roland Young nei ruoli di Holmes e del Dr. Watson (di cui per altro parlerò prossimamente) come primo adattamento delle storie del celebre Detective di Baker Street. Come avrete intuito siamo molto lontani dalla verità. La primissima comparsa del nome di Sherlock Holmes in un film muto risale ad un corto di appena trenta secondi datato 1900-1903, chiamato Sherlock Holmes Baffled di Arthur Marvin, in cui il nome del detective viene inserito solo per la sua celebrità mentre i veri protagonisti risultano gli effetti speciali, in particolare lo “stop trick“. Nel giro di pochi anni si moltiplicarono in tutto il mondo le pellicole dedicate all’astuto investigatore Continua a leggere