Le Salumerie Meccaniche: Salsicce e Cinema Muto

Abbiamo visto con il primo post dedicato al progetto agli inizi del progetto, come il primissimo muto fantascientifico fosse l’incredibile Charcuterie mécanique dei Fratelli Lumière (1985). Ma non si tratta affatto dell’unico cortometraggio dedicato alla macchina dei miei sogni. Nel 1897 un anonimo americano aveva girato The Sausage Machine, film purtroppo perduto che doveva ovviamente essere un semplice remake di quello originale. Stesso anno e ci ritroviamo con Making Sausages di George Albert Smith che portava anche in Gran Bretagna il mito delle salsicce. Entrambi i film sono purtroppo andati perduti ma ci consoliamo riproponendo Continua a leggere

Cinema Muto a Raggi X

I Raggi X vennero scoperti intorno alla fine del 1800 provocando grande interesse da parte dell’opinione pubblica. Questo interesse non poté che riversarsi nel Cinema Muto tanto che nacque un filone filmico tutto dedicato a questa nuova scoperta. Il 1897 è l’anno magico con addirittura due film, X-Ray Fiend di George A. Smith e Les rayons Röntgen di Georges Méliès, purtroppo andato perduto o comunque difficilmente visionabile. Farei notare che il film di Méliès uscì circa tre mesi dopo quello di Smith, cosa che mi fa dedurre che la produzione francese fosse una sorta di calco del muto britannico (prassi decisamente diffusa all’epoca). Poco più tardi in America vide la luce The X-Ray Mirror di Wallace McCutcheon (1899) che doveva probabilmente percorrere a sua volta lo stesso filone, pur con Continua a leggere

Un cappello di paglia di Firenze (Un chapeau de paille d’Italie) – René Clair (1928)

Finalmente dopo tanti mesi si torna a parlare di Cinema Muto in maniera concreta con una nuova recensione. Colgo l’occasione per parlare di “un cappello di paglia di Firenze“, visto ieri sera al Cinema Trevi della Cineteca Nazionale con musica dal vivo del Maestro Antonio Coppola. Il film prende spunto da una farsa scritta da Eugène Labiche  con la collaborazione del drammaturgo Marc-Michel. Dal soggetto originale René Clair scrisse la sceneggiatura per il suo film curandone anche la regia. Il risultato è una commedia di due ore circa che nonostante alcuni cali di ritmo dovuti alla differente percezione moderna di certe gag, risulta estremamente piacevole e divertente. Ma andiamo a vedere la trama:

Siamo nell’Agosto del 1895 e il giovane borghese Jules Ferdinard (Albert Préjean) sta per sposare Hélène Nonancourt (Maryse Maïa). Mentre Jules sta andando verso Continua a leggere

Cortometraggi per un Natale Muto – Parte 4

Ed eccoci all’ultimo appuntamento dedicato alle produzioni mute relative al Natale. Non potevo che terminare parlando di due cortometraggi diretti da due istituzioni del cinema muto francese: Georges Méliès e Louis Feuillade. Se Le rêve de Noël, come capita per le prime produzioni di Méliès, è davvero brevissimo e quasi onirico, il lavoro di Feuillade si rivela molto più complesso ed interessante ed è forse il cortometraggio muto dedicato propriamente al Natale più complesso e meglio strutturato.

– Le rêve de Noël – Georges Méliès (1901)

Questo brevissimo cortometraggio è articolato in diverse sezioni. Tutto inizia con dei bambini che vengono messi a letto dalla governante. Partono poi di quadri sognanti tra campane che suonano e feste esasperate. Nell’ultima parte i bambini si svegliano per ricevere i loro regali di Natale. Parte allora una danza sotto la neve dal chiaro valore simbolico.

Personalmente ho trovato il breve corto un po’ Continua a leggere

Cortometraggi per un Natale Muto – Parte 3

Ed eccoci giunti al penultimo capitolo del nostro progetto Natalizio. Partiremo dalla Russia per poi approdare nel Regno Unito ed infine in Francia.

– Ночь пе́ред Рождество́м (La Notte prima di Natale) – Władysław Starewicz (1913)

Il corto di cui sto per parlare è molto interessante perché è una bella storia raccontata prima della Rivoluzione del 1917. Il regista Władysław Starewicz è solitamente noto per i suoi splendidi lavori in  Live Action e Stop Motion che ebbe modo di sviluppare non solo in Russia, ma anche in Francia dove fuggì dopo poco dopo la Rivoluzione. Qui, in particolare a Fontenay-sous-Bois dove poi morì, diede vita alla maggior parte delle sue produzioni. Continua a leggere

Due Piccole Fiammeraie del Cinema Muto

Sebbene la triste fiaba di Hans Christian Andersen sia ambientata la notte di capodanno, a mio avviso merita di essere inclusa all’interno del progetto di Natale per i suoi continui rimandi a questa festività, specie nei suoi adattamenti muti. A proposito delle diverse incarnazioni mute della Piccola Fiammiferaia, dovrebbero essere tre, ma di queste una purtroppo mi è stata impossibile da trovare. Si tratta del secondo adattamento americano diretto da Joseph Sullivan nel 1912.

– The Little Match Seller – James Williamson (1902)

Questa versione britannica del racconto pur durando appena tre minuti non lascia affatto indifferenti. James Williamson fa uno splendido uso della multiesposizione per mettere su pellicola le allucinazioni che il freddo e la fame hanno portato alla Piccola Fiammiferaia. Così davanti alla povera ragazza infreddolita appaiono tavole imbandite e alberi di Natale fino al culmine che avviene con la sua morte per stenti. Così nell’immagine sovraimpressa non troviamo più splendide visioni ma la Continua a leggere

Biancaneve (Blancanieves) – Pablo Berger (2012)

Dopo il successo di The Artist un altro film muto sta per affacciarsi nelle nostre sale cinematografiche: si tratta di Blancanieves, film di produzione franco-spagnola. Sebbene il film abbia visto la luce solo dopo The Artist, Biancaneve ha una genesi travagliata che nasce da un progetto del lontano 2005. Trovare una casa di produzione vogliosa di investire su un progetto muto si è infatti dimostra, come al solito, molto difficile. Ma Pablo Berger, qui nei panni di regista, produttore e sceneggiatore non ha mai smesso di coltivare il suo sogno ed infine, grazie ai fondi della francese Noodles Production, è riuscito a realizzarlo. La storia prende spunto dalla celebre fiaba dei Fratelli Grimm ambientandola nell’Andalusia degli anni 20′ mettendo al centro della vicenda la corrida.

Carmen de Triana (Imma Cuesta), ballerina e cantante di flamenco, è sposata ed aspetta un figlio dal celebre torero Antonio Villalta (Daniel Giménez Cacho). Durante una Continua a leggere

La Folie du Docteur Tube – Abel Gance (1915)

La Folie du Docteur Tube è un breve corto di appena dieci minuti in cui Abel Gance si diverte a sperimentare e giocare con la telecamera. Il regista ci trasporta nel mondo dello strambo inventore Dottor Tube (Albert Dieudonné), che si diletta a spargere sui malcapitati che gli capitano tiro una strana polvere allucinogena che distorce le loro percezioni. La cosa sembra divertire tantissimo il Dottore ma molto meno due ragazze (le figlie?) che si preparavano ad uscire con i loro rispettivi fidanzati. Così l’inventore è costretto in malo modo a porre fine all’esperimento tramite una seconda polvere, questa volta risolutrice. Nel finale emerge chiaramente la Continua a leggere

Due Spedizioni Straordinarie – Georges Méliès

Georges Méliès ci ha abituato a viaggi straordinari atti ad esplorare le meraviglie del nostro pianeta e dell’universo alla scoperta dell’ignoto a bordo di mezzi di trasporto staordinari. Proprio per questo ho scelto di continuare la carrellata fantascientifica dedicata al grande maestro francese con due dei suoi capolavori: A la conquête du Pôle (1912) e il più noto Voyage à travers l’impossible (1904).

<

– Alla Conquista del Polo (A la conquête du Pôle) – Georges Méliès (1912)

Riprendendo uno schema già visto nel Viaggio nella Luna, Méliès ci propone un altro viaggio straordinario, questa volta diretto verso il Polo Nord. Il tutto inizia, ancora una volta, con strambi inventori e studiosi che fantasticano su come raggiungere il lato estremo del Mondo. Vince la proposta del Professor Maboul (lo stesso Méliès) che insieme ad altri sei studiosi parte a bordo di aeroplano. Dopo aver superato le costellazione gli uomini atterrano finalmente sul Polo dove incontrano un Continua a leggere

Zaza: due storie per un personaggio

Zaza ha da sempre ispirato le più diverse interpretazioni. Il Cinema Ritrovato, in occasione della rassegna dedicata a Allan Dwan, ha deciso di proporre due versioni del tutto contrastanti tra loro del classico francese: una di Adrien Caillard (1913 tanto per rimanere in tema) e quella meno convenzionale dello stesso Dwan.

Zaza – Adrien Caillard (1913)

nl-eye-efg1914_a05389Adrien Caillard ci presenta una Zaza molto tradizionale, grande cantante che frequenta un uomo affascinante che nasconde una famiglia al completo: moglie e figlia.

Quando Zaza (Maria Ventura) scopre che il suo amante (Georges Grand) ha una moglie (Germaine Dermoz), monta su tutte le furie e decide di recarsi nell’abitazione di lui. Qui, però, davanti alla vista della figlia (Maria Fromet) intenta a suonare il piano si sente mancare le forze e decide di abbandonare l’abitazione per non Continua a leggere