Addio Giovinezza!, commedia di Sandro Camasio e Nino Oxilia ha letteralmente rappresentato un’epoca e devo dire che per certi versi, la storia è ancora attuale. Tante le versioni cinematografiche o televisive, molte delle quali mute. La prima versione è del 1913, diretta dallo stesso Nino Oxilia, purtroppo perduta. Oxilia avrebbe probabilmente girato anche la versione del 1918 se non fosse morto durante la ritirata da Caporetto nel corso della Prima Guerra Mondiale. Al suo posto la direzione venne affidata ad Augusto Genina, che avrebbe diretto anche la versione del 1927, l’ultima per il cinema muto. La storia della trasposizione di Addio Giovinezza! del 1918 non è travagliata solo per la sorte di Oxilia, ma per motivi differenti. Nel ruolo di protagonista femminile troviamo ad esempio Maria Jacobini, vedova di Oxilia, che trasmette il suo dolore al personaggio di Dorina, che risulta più profondo e intenso rispetto a molte altre interpretazioni dello stesso ruolo. Ma il problema più grande è stato Continua a leggere
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Il Focolare Domestico – Nino Oxilia (1914)
Il Focolare Domestico è un film molto interessante diretto da Nino Oxilia, che mostra qui una maturità invidiabile, a dispetto dei suoi venticinque anni. Una maturità precoce tipica, purtroppo, di chi è destinato a lasciarci troppo presto. Tra gli attori troviamo Dillo Lombardi ma soprattutto Maria Jacobini, musa e moglie di Nino Oxilia che la volle al suo fianco in più di un film. Anche qui, purtroppo, non ho informazioni precise su alcuni attori, quindi eviterò direttamente di inserire i nomi dei protagonisti.
Christus – Giulio Antamoro, Enrico Guazzoni (1914-1916)
Ci sono film estremamente travagliati e Christus è uno di questi. Iniziato dopo il 1912 sull’onda dell’entusiasmo di produzioni come From the Manger to the Cross, uno dei primissimi film girati interamente in esterna, ma soprattutto tra Siria, Giordania, Egitto ma anche a Betlemme e Gerusalemme. Per girare Christus venne diretto da Giulio Antamoro, mentre per la sceneggiatura venne scelto Ignazio Lupi, celebre nel ruolo di attore sia nei film di Antamoro che in quelli Enrico Guazzoni. Guazzoni in qualche modo c’entra con questa vicenda, perché quando il film venne montato per essere presentato al pubblico ci si accorse che alcune scene erano irrimediabilmente rovinate. Per completare il film venne quindi Continua a leggere
La Cigarette – Germaine Dulac (1919)
La Cigarette è forse il primo film vero e proprio di Germaine Dulac, ma soprattutto è il primo film superstite della sua produzione. Dopo essersi dedicata specialmente a cortometraggi, eccola alle prese con un film di quasi un’ora. Nonostante sia una delle prime opere della Dulac, il film include già alcuni degli elementi costitutivi della sua opera che si fonda tutto sul rapporto uomo donna e sui contrasti tra moglie e marito, dove i personaggi maschili sono forse più ottusi e angustiati da situazioni inesistenti, mentre le donne vittime sostanziali del loro comportamento.
Pierre Guérande (Gabriel Signoret), è sposato con una donna molto più giovane di lui, Denise (Andrée Brabant). Nonostante il loro amore sia molto forte, la differenza d’età inizia a farsi sentire. Mentre Pierre preferisce portare avanti i suoi studi sull’antico Egitto, lei pensa più a divertirsi senza riuscire però a coinvolgerlo. Inizia quindi ad Continua a leggere
Cabiria – Giovanni Pastrone (1914)
Cabiria è il film dei film, il punto di partenza per il cinema come lo conosciamo oggi. Senza di lui, non esisterebbero forse i colossal, o magari sarebbero stati irrimediabilmente diversi. La storia è quasi una leggenda, Giovanni Pastrone chiede a Gabriele D’Annunzio di creare la storia e le didascalie. Esce fuori una storia romanzata della Roma del terzo secolo a.C. Che le didascalie siano o no di del poeta conta poco visto che comunque il testo permea di “dannunzianità” con quello stileampolloso e aulico spinto fino agli estremi, a tratti anche fastidioso. Ma questo è un elemento che rende epico il film, perché tra le immagini e le didascalie, la sensazione è proprio quella di trovarsi di fronte a qualcosa di grandioso.
Alle vicende della Seconda Guerra Punica (218-202 a.C), si aggiungono le storie di Cabiria (Lidia Quaranta), Maciste (Bartolomeo Pagano) e Fulvio Axilla (Umberto Mozzato), personaggi di pura invenzione ma che Continua a leggere
Ladri, Pazzi e Visionari
Ed eccoci all’ultimo appuntamento con i corti, una sorta di “tutto quello di cui non abbiamo parlato fino ad oggi ma che merita di essere visto“. Sì perché questi quattro cortometraggi sono davvero divertenti e sono davvero meritevoli di essere trattati tutti insieme. Il viaggio per la Fantascienza del Cinema Muto ci ha fatto scoprire tanti cortometraggi interessanti ed è giusto finire in bellezza.
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– El Hotel Electrico – Segundo de Chomón (1905)
Come ci immaginiamo il futuro? Da sempre se pensiamo al nostro futuro tra un centinaio di anni lo immaginiamo pieno di stravaganti invenzioni e ricco di nuove incredibili tecnologie. Era così era anche nel 1905, quando Segundo de Chomón immaginava un Hotel elettrico, altresì un hotel controllato completamente da sistemi elettronici o da computer come diremmo noi oggi. Così quando i due protagonisti del nostro corto arrivano nell’incredibile Hotel Electrico, la loro valigia viene portata automaticamente nella Continua a leggere
Il Parsifal ritrovato di Caserini
Si credeva perduto, ma all’inizio degli anni Novanta, per uno di quei fortuiti e apparentemente inspiegabili casi di cui il Cinema, soprattutto delle origini, è costellato, il Parsifal di Mario Caserini è stato ritrovato in Olanda. La copia, con didascalie olandesi, faceva parte della preziosissima collezione Jean Desmet, nominata nel 2011 patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
Una copia del restauro realizzato dal Nederlands Filmmuseum di Amsterdam è stata acquisita nel 1992 dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e proprio alle porte del Museo di Torino è andato a bussare qualche anno fa il Maestro Luca Salvadori, già noto al mondo cinematografico per numerose Continua a leggere
Cortometraggi per un Natale Muto – Parte 4
Ed eccoci all’ultimo appuntamento dedicato alle produzioni mute relative al Natale. Non potevo che terminare parlando di due cortometraggi diretti da due istituzioni del cinema muto francese: Georges Méliès e Louis Feuillade. Se Le rêve de Noël, come capita per le prime produzioni di Méliès, è davvero brevissimo e quasi onirico, il lavoro di Feuillade si rivela molto più complesso ed interessante ed è forse il cortometraggio muto dedicato propriamente al Natale più complesso e meglio strutturato.
– Le rêve de Noël – Georges Méliès (1901)
Questo brevissimo cortometraggio è articolato in diverse sezioni. Tutto inizia con dei bambini che vengono messi a letto dalla governante. Partono poi di quadri sognanti tra campane che suonano e feste esasperate. Nell’ultima parte i bambini si svegliano per ricevere i loro regali di Natale. Parte allora una danza sotto la neve dal chiaro valore simbolico.
Personalmente ho trovato il breve corto un po’ Continua a leggere
Cortometraggi per un Natale Muto – Parte 3
Ed eccoci giunti al penultimo capitolo del nostro progetto Natalizio. Partiremo dalla Russia per poi approdare nel Regno Unito ed infine in Francia.
– Ночь пе́ред Рождество́м (La Notte prima di Natale) – Władysław Starewicz (1913)
Il corto di cui sto per parlare è molto interessante perché è una bella storia raccontata prima della Rivoluzione del 1917. Il regista Władysław Starewicz è solitamente noto per i suoi splendidi lavori in Live Action e Stop Motion che ebbe modo di sviluppare non solo in Russia, ma anche in Francia dove fuggì dopo poco dopo la Rivoluzione. Qui, in particolare a Fontenay-sous-Bois dove poi morì, diede vita alla maggior parte delle sue produzioni. Continua a leggere
Altre Piccole Fiammiferaie Muta
Continuando le ricerche dopo la pubblicazione del precedente articolo riguardo le diverse incarnazioni mute del racconto di Andersen, ho trovato sotto il nome inglese del titolo altri due adattamenti di cui uno è sopravvissuto. Mentre l’adattamento americano di Robert Olsson non sono stato in grado di capire se è effettivamente stato conservato, la versione britanica del 1914 diretta da Percy Nash è fortunatamente disponibile ed inclusa all’interno del cofanetto Screening the Poor 1888-1914 edito dalla Filmmuseum 64.
– The Little Match Seller – Percy Nash (1914)
Forse la versione che preferisco tra gli adattamenti del racconto grazie anche ad un bel restauro e un accompagnamento musicale veramente ben fatto. La piccola venditrice di fiammiferi, di cui non è noto il nome, colpisce per la sua maturità nell’interpretazione. Pur nella semplicità, il corto riesce a sviluppare bene la vicenda ed i personaggi mettendo in risalto la crudezza della povertà e della condizione della bambina, senza madre e maltrattata dal padre, ma Continua a leggere