Dopo aver visto insieme i film di Tod Browning con Priscilla Dean, eccoci pronti ad un salto cronologico verso i tardi anni ’20. In questo nuovo articolo analizzeremo tre film del suo ultimo periodo muto che vanno dal 1927 al 1929: The Show (1927), West of Zanzibar (1928) e Where The East is East (1929). Caratteristica che unisce questi tre lungometraggi è la presenza, ancora una volta, di un’ambientazione più o meno esotica nonché una certa attrazione per i “freak”, le deformazioni fisiche e gli spettacoli da fiera. Come visto nei precedenti articoli, un altro elemento è quello di avere una durata piuttosto ridotta (poco più di un’ora) con una certa linearità di fondo data anche dal fatto che le vicende si sviluppano sulle relazioni tra tre o quattro personaggi al massimo. Se negli articoli precedenti avevamo visto una certa predilezione per i bassifondi e l’esotismo, qui vedremo che quest’ultimo elemento viene mantenuto ma inizia a subentrare, complice anche il trasformismo di Lon Chaney Continua a leggere
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Ella Cinders – Alfred E. Green (1926)
Questa settimana vi proponiamo due primizie: un genere e un’attrice approdati raramente su questi lidi.
A pochi giorni dall’anniversario della sua morte (da noi ricordata sulla pagina facebook) ci è parso doveroso rendere omaggio a una delle attrici più divertenti e popolari del cinema muto: Colleen Moore. Colleen iniziò la propria carriera nei film western a soli 15 anni ma furono le commedie a darle visibilità, oltre al classico taglio a caschetto – il bobbed haircut – di cui si contende il primato assieme a Louise Brooks. Il film che vi proponiamo è tra i suoi più conosciuti, Ella Cinders, trasposizione parodica della favola di Cenerentola. Colleen interpreta Ella, remissiva fanciulla costretta dalle avversità a lavorare come domestica per la matrigna e le sorellastre. In aggiunta alle angherie quotidiane, la protagonista deve far fronte alla propria cattiva sorte, che la mette in situazioni buffe e imbarazzanti ogni volta che prova a Continua a leggere
Il Mondo Perduto (The Lost World) – Harry Hoyt (1925)
Il Mondo Perduto è uno dei film più maestosi del cinema muto, in cui possiamo ammirare i terribili dinosauri vivere a stretto contatto con gli uomini. The Lost World prende spunto dall’omonimo romanzo di Sir Arthur Conan Doyle, sceneggiato da Marion Fairfax con il benestare e l’approvazione dello stesso autore del libro (che del resto appare all’inizio del film). Troviamo Harry Hoyt alla regia ma soprattutto il solito Willis H. O’Brien a curare gli effetti speciali e le animazioni dei dinosauri. Un vero e proprio capolavoro di avventura che colpisce e stupisce vista la data di produzione.
Professor George Challenger (Wallace Beery) organizza una spedizione verso un mondo perduto nel Sud America abitato da dinosauri e animali preistorici seguendo le indicazioni presenti sul diario di Maple White, scomparso misteriosamente alcuni anni prima. Con lui partono il Continua a leggere