Il Dr. Jekyll e Mr. Hyde nel Cinema Muto

Lo Strano Caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde di Robert Louis Stevenson (1886) è forse uno dei romanzi che ha ispirato più trasposizioni cinematografiche in assoluto. Solo nel cinema muto, infatti, sono noti almeno 14 adattamenti più o meno fedeli di cui addirittura 6 ci sono pervenuti. La cosa interessante è che spesso le trasposizioni venivano fatte tutte nello stesso anno, ben 4 sono note per il 1913, due per il 1908 (tra cui il primissimo adattamento di Otis Turner) tre nel 1920 (tra cui La testa di Giano di Murnau purtroppo perduto). In questa recensione ci occuperemo sostanzialmente di tutti i film rimasti tranne del più celebre, ovvero della trasposizione del 1920 diretta da John Stuart Robertson con uno straordinario John Barrymore. Le altre trasposizioni rimaste, infatti, hanno tutte una durata inferiore ai 40 minuti e possono essere riassunte nel giro di poche righe. Per questioni pratiche proseguirò in ordine cronologico ad analizzare le altre trasposizioni che non sono andate perdute. Continua a leggere

Sur un air de Charleston – Jean Renoir (1927)

Jean Renoir vanta all’attiva appena due cortometraggi, ma entrambi hanno certamente lasciato il segno. Con Sur un air de Carhleston, il regista francese presenta un divertente film post apocalittico che ribalta la mentalità tendenzialmente razzista dell’epoca. Il tutto con una forte componente avanguardistica. La storia nasce da un’idea di André Cerf sceneggiata da Pierre Lestringuez.

Uno scienziato nero (Johnny Huggins) lascia i lidi Africani per andare, a bordo di un’astronave sferica, nelle inesplorate terre Europee del 2028. Continua a leggere

Milano-Sanremo 1922

Il Ciclismo è uno degli sport più popolari al mondo e ancor più lo era tra la fine del 1800 e gli inizi del ‘900. Se l’epoca d’oro del ciclismo mondiale viene solitamente collocata tra gli anni ’30 e ’40 del secolo scorso, già negli anni ’20 iniziavano a svilupparsi i primi grandi dualismi con eroi come Costante Girardengo (noto ormai ai più grazie alla canzone di De Gregori) e Alfredo Binda. Visto che proprio oggi si sta correndo un’eroica Milano-Sanremo, corsa nata nel 1907 dall’insuccesso della corsa del precedente anno, ho deciso di proporre un video fatto Continua a leggere

Animazione e Fantascienza

Nell’era del muto non bisogna l’importanza dell’animazione che portò presto al successo, oltre al più noto Walt Disney, anche grandi disegnatori come i Fratelli Max e Dave Fleischer (Koko il Clown) e Otto MessmerPatrick Sullivan (Felix the Cat) ma anche il grande Winsor McCay di cui parleremo in un topic speciale entro breve. Lascerò da parte anche The ? Motorist di Walter R. Booth (1910) a metà tra animazione e realtà, a cui ho deciso di dedicare una recensione a parte. Restando nell’animazione fantascientifica ricordo come il russo Mars’Stepson (Пасынок Марса) di Ladislas Starewich (1914), e l’avventura A Trip to Mars (1920) con i celebri Mutt & Jeff, di cui ho già avuto modo di parlare altrove, siano purtroppo andati perduti. Continua a leggere

Brevi Viaggi su Marte – Some Trips to Mars

Con il titolo A Trip to Mars vennero rilasciati tre cortometraggi di cui due animati: un primo, del 1910, diretto da Ashley Miller; un secondo del 1920, purtroppo perduto, e un terzo del 1926 disegnato dal grande Max Fleischer nel 1924 e di cui ci occuperemo in un altro articolo.

– A Trip to Mars – Ashley Miller (1910)

A Trip to Mars è un breve cortometraggio attribuito al poco noto regista e sceneggiatore Ashley Miller e prodotto dalla Edison Manufacturing Company di Thomas Edison. Come nella migliore tradizione del genere ci ritroviamo di fronte ad uno scienziato incauto che utilizza la sua nuova invenzione, l’antigravità, per recarsi su Marte. Qui, però, viene a contatto con creature mostruose e demoniache e per poco non ci lascia le penne. Una volta tornato a casa lo Continua a leggere

Parigi che dorme (Paris qui dort) – René Clair (1925)

fonte: Cinémathèque française

Paris qui dort è il primo cortometraggio di René Clair, che abbiamo già avuto modo di conoscere con lo stravagante Le Voyage imaginaire (1926). Questo primo film venne girato nel 1923, ma distribuito solamente due anni più tardi grazie all’intercessione di Henri Diamant-Berger e, soprattutto, a seguito del grande successo di film come Entr’acte (1924). René Clair curò personalmente la regia, la sceneggiatura e il montaggio dando a questo cortometraggio il proprio tocco personale.

Albert (Henri Rollan), il guardiano notturno della Torre Eiffel, si sveglia in una Parigi completamente addormentata. Tutto sembra essersi fermato nel corso della notte. A lui si uniranno un Continua a leggere

Aelita (Аэлита) – Jakov Aleksandrovič Protazanov (1924)

Cominciamo il progetto fantascienza con un film molto particolare: Aelita. Protazanov mette in scena il primo grande colossal di fantascienza sovietico partendo dall’omonimo romanzo di Aleksej Tolstoj (lontano parente del più celebre Lev Tolstoj). L’autore russo aveva scritto il suo racconto nel 1922, dopo essere tornato dal suo esilio volontario in Europa che era iniziato dopo la Rivoluzione del 1917. Nel romanzo originale era narrato il viaggio su Marte di due sovietici, Los e Gusev a bordo di una nave spaziale. Giunti sul pianeta rosso i due scoprivano che il pianeta era abitato in maniera tirannica e spingevano la popolazione sottomessa alla rivoluzione. Nella versione cinematografica, scritta da Aleksei Fajko e Fëdor Ozep, ci ritroviamo di fronte ad un film decisamente più propagandistico del romanzo, arricchita dalle Continua a leggere

Il Vento (The Wind) – Victor Sjöström (1928)

A due anni da The Scarlet Letter, Victor Sjöström  si ritrovò nuovamente a dirigere Lillian Gish e Lars Hanson per The Wind. La storia raccontata in questo film, è tratta dal romanzo omonimo di Dorothy Scarborough e venne adattata per il grande schermo da Frances Marion (pseudonimo di Marion Benson Owens), nota sceneggiatrice americana, prima donna a vincere un Oscar per la migliore sceneggiatura (nel 1930 con The Big House, ne vinse un secondo nel 1932 con The Champ). Vedendo questo film non si può nuovamente evitare di fare paragoni con la successiva filmografia di Bergman. Questa volta abbiamo un elemento naturale, il vento, che funge da vero protagonista della vicenda. Sullo sfondo abbiamo una giovane donna in cerca del suo futuro, che si ritrova in balia del Continua a leggere

Le mani dell’altro (Orlacs Hände) – Robert Wiene (1924)

Nel 1924 Robert Wiene era a Vienna come direttore artistico della società di produzione Pan-Film. Qui diede vita ad uno degli ultimi grandi film espressionisti. La storia, tratta romanzo Les Mains d’Orlac di Maurice Renard, ben si prestava ad un adattamento a cura del regista austriaco, il quale si mise subito al lavoro per dar vita alla sua nuova creatura. Per il ruolo del protagonista Wiene scelse nuovamente Conrad Veidt, con cui aveva già collaborato in diversi film tra cui, ovviamente, Il gabinetto del dottor Caligari, che di fatto aveva contribuito a rendere l’attore una vera e propria star in Germania ma non solo.

Paul Orlac (Conrad Veidt), pianista di fama mondiale, perde le sue mani in un terribile incidente ferroviario. Vista la disperazione della Continua a leggere

Crepuscolo di gloria (The Last Command) – Josef von Sternberg (1928)

Ritengo The Last Command uno dei film più belli in assoluto della storia del cinema, grazie alla sua modernità e capacità di emozionare. Ancora una volta Von Sternberg riesce a dar vita ad un film incredibile, ulteriormente impreziosito alla partecipazione di uno straordinario Emil Jannings qui, a mio avviso, in una delle sue più grandi interpretazioni in assoluto.

Attraverso un’operazione metacinematografica, ripercorriamo le vicende del Granduca Sergius Alexander (Emil Jannings), cugino dello Zar di Russia, nei momenti immediatamente precedenti alla Rivoluzione del 1917. Il Granduca, nel corso degli avvenimenti, entrerà in contatto con la Rivoluzionaria Natalie Dabrova (Evelyn Brent), con cui instaurerà una relazione sentimentale. Nonostante non condivida le scelte suicide dello Continua a leggere