Parigi che dorme (Paris qui dort) – René Clair (1925)

fonte: Cinémathèque française

Paris qui dort è il primo cortometraggio di René Clair, che abbiamo già avuto modo di conoscere con lo stravagante Le Voyage imaginaire (1926). Questo primo film venne girato nel 1923, ma distribuito solamente due anni più tardi grazie all’intercessione di Henri Diamant-Berger e, soprattutto, a seguito del grande successo di film come Entr’acte (1924). René Clair curò personalmente la regia, la sceneggiatura e il montaggio dando a questo cortometraggio il proprio tocco personale.

Albert (Henri Rollan), il guardiano notturno della Torre Eiffel, si sveglia in una Parigi completamente addormentata. Tutto sembra essersi fermato nel corso della notte. A lui si uniranno un Continua a leggere

Amori Interstellari

Di amori interplanetari abbiamo già parlato con Aelita (1924), Himmelskibet (1917) ma anche nella precedente Excursion dans la Lune (1909). Si tratta, in fondo, di un topos che compare fin dai primi corti di fantascienza. Del primissimo esempio, però, non abbiamo ancora parlato e risale, almeno per quanto io ne sappia, al 1906 con Voyage autour d’une étoile di Gaston Velle. Ma se qui non troveremo un lieto fine, lo avremo invece con l’italiano Un Matrimonio Interplanetario di Enrico Novelli (noto anche con lo pseudonimo Yambo).

– Voyage autour d’une étoile – Gaston Velle (1906)

Gaston Velle è uno di quelli che ha avuto a che fare molto presto con l’arte cinematografica lavorando prima per i Fratelli Lumière, poi per la Pathé per ritagliarsi infine uno spazio nel cinema italiano. Di lui ci sono rimasti circa 80 titoli diretti tra il 1902 e il 1913. Tra questi spicca certamente il nostro Voyage atour d’une étoile, un corto divertentissimo che prende in giro il viaggio interstellare di Méliès con ironia e genialità. Continua a leggere

L’Astronave (Himmelskibet) – Holger-Madsen (1918)

Prima di Aelita, nel 1918, il cinema danese aveva messo in scena un altro splendido viaggio verso il pianeta rosso con Himmelskibet, letteralmente “la nave del cielo”. Questo film è per altro il punto di partenza per un genere di fantascienza, l’epopea spaziale, che darà vita poi alle pietre miliari di Gene Roddenberry (Star Trek ma anche Andromeda) ma anche ad opere non americane come il tedesco Le fantastiche avventure dell’astronave Orion. Per chi ha seguito Star Trek, ed in particolare la serie classica, è impossibile non notare alcune analogie tra Himmelskibet e alcune puntate della serie televisiva americana. L’idea di pianeti pacifici, quasi angelici, (più o meno apparentemente) è decisamente ricorrente all’interno degli episodi di Star Trek. La storia di Himmelskibet prende spunto dall’opera omonima di Sophus Michaëlis, scrittore danese, adattata per l’occasione da un personaggio come Ole Olsen, storico fondatore della Continua a leggere

Excursion dans la Lune – Segundo de Chomón (1908)

Dopo il successo del più noto “Voyage dans la Lune” di Georges Méliès, la Pathé si lanciò in una bella impresa commerciale producendo questo secondo film sulle avventure lunari sostanzialmente identico al primo e più celebre. Il compito di girare questa sorta di remake venne affidato a Segundo de Chomón, cineasta spagnolo di origini francesi assunto dalla Pathé Frères nel 1906.

Un gruppo di strampalati astronomi decide di partire alla volta della Luna. Dopo aver costruito un proiettile-astronave, gli scienziati si fanno sparare da un potente cannone sopra il suolo lunare. Qui entrano in contatto con i Seleniti e fanno amicizia con il loro sovrano. A termine di un balletto, però, uno dei membri dell’equipaggio rapisce una di loro con essa gli astronomi tornano sulla Terra. Continua a leggere

Viaggio nella Luna (Voyage dans la Lune) – Georges Méliès (1902)

Voyage dans la Lune è forse uno dei muti più noti in assoluto. La Luna con la capsula lunare nell’occhio è una delle immagini più evocative di questo periodo e, più o meno, è quella più riconosciuta. Con pochi mezzi a disposizione, Georges Méliès riuscì a creare un divertentissimo ed entusiasmante viaggio sulla Luna, con effetti speciali ed esseri straordinari come i Seleniti. La pellicola costò intorno ai 30.000 franchi, somma più che considerevole, ma il grande successo ripagò appieno la spesa.

Un gruppo di astronomi decide di farsi sparare sulla luna a bordo di un proiettile lanciato da un enorme cannone. Una volta giunti sulla Luna, gli scienziati vengono a contatto con un paesaggio incredibile e con degli esseri straordinari, i Seleniti, i quali vogliono farli prigionieri. Gli astronomi riescono però a scappare e tornare sulla terra a bordo della loro astronave. Continua a leggere

Frankenstein – James Searle Dawley (1910)

Questo del 1910 è il primissimo adattamento cinematografico a noi noto dell’omonimo romanzo di Mary Shelley (1818). Prodotto dalla Edison Studios, venne scritto e diretto da J.S. Dawley. Si tratta, in realtà, di un cortometraggio di una decina di minuti, molto meno drammatico rispetto al romanzo a cui si ispira, pur mantenendo, però, una forte componente horror.

Il Dottor Frankenstein (Augustus Phillips), nel folle tentativo di dar vita alla materia inerte, crea un terribile Mostro (Charles Ogle) che inizia a perseguitarlo. Questi, però, sembra più intenzionato a spaventare il suo creatore che non a seminare distruzione. Ammalatosi per lo shock, Frankenstein torna dalla sua amata Elizabeth (Mary Fuller) che vuole finalmente sposare. Il giorno del matrimonio, però, il Mostro torna a Continua a leggere

Aelita (Аэлита) – Jakov Aleksandrovič Protazanov (1924)

Cominciamo il progetto fantascienza con un film molto particolare: Aelita. Protazanov mette in scena il primo grande colossal di fantascienza sovietico partendo dall’omonimo romanzo di Aleksej Tolstoj (lontano parente del più celebre Lev Tolstoj). L’autore russo aveva scritto il suo racconto nel 1922, dopo essere tornato dal suo esilio volontario in Europa che era iniziato dopo la Rivoluzione del 1917. Nel romanzo originale era narrato il viaggio su Marte di due sovietici, Los e Gusev a bordo di una nave spaziale. Giunti sul pianeta rosso i due scoprivano che il pianeta era abitato in maniera tirannica e spingevano la popolazione sottomessa alla rivoluzione. Nella versione cinematografica, scritta da Aleksei Fajko e Fëdor Ozep, ci ritroviamo di fronte ad un film decisamente più propagandistico del romanzo, arricchita dalle Continua a leggere

Muta Fantascienza

Fin dalle sue origini il cinema ha dedicato ampio spazio alla Fantascienza. Iniziarono i Fratelli Lumière nel 1895 con il loro divertente “La Charcuterie mécanique” (traducibile come “la salumeria meccanica”), dove un maiale, inserito in una speciale macchina, veniva immediatamente trasformato in una serie di salumi pronti da consumare.

Fu poi la volta di Georges Méliès, che con Voyage sur la Lune (1902) diede una forta scossa alla fantascienza e all’immaginazione dei primi spettatori cinematografici grazie al suo viaggio sulla Luna. La sua creazione ebbe tanto successo che dallo stesso filone nacquero plagi più o meno evidenti (tra questi forse il più evidente è Excursion dans la Lune di Segundo de Chomón del 1908). La Luna divenne allora uno dei Continua a leggere

Il Vento (The Wind) – Victor Sjöström (1928)

A due anni da The Scarlet Letter, Victor Sjöström  si ritrovò nuovamente a dirigere Lillian Gish e Lars Hanson per The Wind. La storia raccontata in questo film, è tratta dal romanzo omonimo di Dorothy Scarborough e venne adattata per il grande schermo da Frances Marion (pseudonimo di Marion Benson Owens), nota sceneggiatrice americana, prima donna a vincere un Oscar per la migliore sceneggiatura (nel 1930 con The Big House, ne vinse un secondo nel 1932 con The Champ). Vedendo questo film non si può nuovamente evitare di fare paragoni con la successiva filmografia di Bergman. Questa volta abbiamo un elemento naturale, il vento, che funge da vero protagonista della vicenda. Sullo sfondo abbiamo una giovane donna in cerca del suo futuro, che si ritrova in balia del Continua a leggere

Le mani dell’altro (Orlacs Hände) – Robert Wiene (1924)

Nel 1924 Robert Wiene era a Vienna come direttore artistico della società di produzione Pan-Film. Qui diede vita ad uno degli ultimi grandi film espressionisti. La storia, tratta romanzo Les Mains d’Orlac di Maurice Renard, ben si prestava ad un adattamento a cura del regista austriaco, il quale si mise subito al lavoro per dar vita alla sua nuova creatura. Per il ruolo del protagonista Wiene scelse nuovamente Conrad Veidt, con cui aveva già collaborato in diversi film tra cui, ovviamente, Il gabinetto del dottor Caligari, che di fatto aveva contribuito a rendere l’attore una vera e propria star in Germania ma non solo.

Paul Orlac (Conrad Veidt), pianista di fama mondiale, perde le sue mani in un terribile incidente ferroviario. Vista la disperazione della Continua a leggere