Dopo Max Linder il massimo del successo in Francia lo raggiunse probabilmente l’Onésime di Ernest Bourbon con la dovuta precisazione che mentre Max Linder faceva commedia e satira Onésime rientra nel genere del burlesco. Ad essere precisi c’era forse in casa Gaumont qualcuno che aveva ancora più successo della maschera comica diretta da Durand ed era Bébé di Louis Feuillade (1910-1913) interpretato dal piccolo René Dary di appena 5/8 anni. Ma se quest’ultima serie era dedicata ad un pubblico forse meno maturo, il successo di Onésime è dimostrato dal fatto che dal 1912 al 1914 saranno circa 55 i film a vedere protagonista la maschera di Bourbon. Chi era Continua a leggere
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Zigoto: un detective da ridere
Non so se sono in grado di rendere a parole la sensazione di gioia e spensieratezza che ho avuto nel leggere la descrizione di cosa erano i Pouittes di Jean Durand. Dovete pensare a un contesto Gaumont estremamente rigido e strutturato con Louis Feuillade e Léon Gaumont (detto “Filo Spinato”) a controllare metodicamente sceneggiature e produzioni delle varie troupe che lavoravano lì. In questo ambiente così tetro ecco emergere un gruppo di cascatori, saltatori, acrobati, nuotatori, incassatori di ogni tipo proveniente per lo più dall’ambiente circense. Alla Gaumont funzionava che i gruppi di attori erano sostanzialmente legati al loro regista a parte alcuni prestiti ogni tanto (per dire Feuillade presterà René Navarre a Fescourt per aiutarlo ad avere successo col suo primo film) e quindi si creavano dei legami forti tra di loro. Nel gruppo di Continua a leggere
Hamman-Durand e l’incredibile storia del Western Francese
Nel 1903 usciva per la Edison The Great Train Robbery di Edwin S. Porter che fino all’arrivo dei Colossal di Griffith era probabilmente uno dei film più celebri in assoluto. Per gli storici del cinema si tratta del primo film d’azione americano ma soprattutto del primo western definito della storia. Nel film troviamo dei banditi che assaltano un treno uccidendo e legando diverse persone prima di scendere e fuggire con i loro cavalli. Parte dunque l’inseguimento con la polizia che termina con l’uccisione dei membri della banda e il recupero della refurtiva. Da lì i film western iniziano a moltiplicarsi e diventano famosi sia negli Stati Uniti che nel resto del mondo. Addirittura la Essanay arriva ad aprire a Berlino una casa di distribuzione specilalizzata sostanzialmente nella diffusione dei loro Broncho Billy. Continua a leggere
Il Max Linder americano
Nei precedenti capitoli abbiamo analizzato le produzioni francesi di Max Linder, ma non possiamo non proseguire il nostro viaggio con la seconda parte della vita dell’artista. Spartiacque della sua carriera, come per tanti è lo scoppio della guerra nel 1914 quando Linder decide di arruolarsi come autista privato per portare dispacci. Oltre a questo faceva anche rappresentazioni per risollevare l’animo dei soldati. In questo periodo girò anche la voce della sua morte durante la guerra durante la battaglia di Aisne, cosa che lo stesso entourage di Linder dovette smentire dicendo che era stato solo ferito. Fu mandato all’ospedale con un colpo che gli perforò i polmoni ma ebbe anche ripercussioni psichiche. Durante la sua degenza ospedaliera ebbe i primi contatti con Essanay in teoria per 20 film. Doveva prendere il posto di Chaplin. Il suo viaggio diventa un vero e proprio evento e venne girato Max Comes Across. Una volta arrivato venne accolto, tra gli altri, proprio da Chaplin che Continua a leggere
Naples au baiser de feu – Serge Nadejdine (1925)
Naples au baisier du feu, è stato uno dei film proiettati con la lanterna a carbone durante il Cinema Ritrovato e devo dire che mi è piaciuto davvero molto grazie alla sua maniera tutta particolare di raccontare la mia amata Napoli. Già le premesse sono bizzarre: si tratterebbe di un film francese, ma il regista Serge Nadejdine (Sergej Michajlovič Nadejdine|Сергей Михайлович Надеждин) è in realtà un Russo costretto, come tanti, a fuggire dal il regime sovietico. Di lui non si sa molto, probabilmente Continua a leggere
Febbre (Fièvre) – Louis Delluc (1921)
Con Fièvre Louis Delluc ci presenta un affresco breve ma intenso. Pur essendo andate perdute le didascalie, la vicenda risulta di facile comprensione in tutta la sua drammaticità.
Siamo a Marsiglia in una piccola taverna sul porto gestito da Topinelli (Gaston Modot) e sua moglie Sarah (Ève Francis). Insieme ad un gruppo di marinai di ritorno dall’oriente, spunta però Militis (Edmond Van Daële), vecchia fiamma di Sarah. Con suo grande dispiacere l’uomo si è nel frattempo sposato con una donna orientale (Elena Sagrary) che lo ha vegliato quando era gravemente malato. Nel giro di pochi istanti scoppia una rissa furiosa che porta inevitabilmente ad un Continua a leggere