Che bello vedere il grande cinema nelle Giornate del cinema muto di Pordenone! Per altro, tanto per andare di attualità, un film di un regista ucraino, Viktor Turžanskij con attore principale un rifugiato russo come Ivan Mozžuchin / Mosjoukine. Nel ruolo di protagonista femminile ritroviamo invece una grande Brigitte Helm. Ma di cosa parla questo Manolescu? Georges Manolescu era un truffatore che aveva ottenuto una discreta popolarità dopo una carriera tra colpi e arresti con un testo dal titolo Ein Fürst der Thiebe (it. Un principe dei ladri), un’opera che ispirò anche le Confessioni del cavaliere d’industria Felix Krull di Thomas Mann. La vita del vero ladro, che terminò ad appena Continua a leggere
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The Runaway Princess – Anthony Asquith (1929)
Echi di Vacanze Romane in The Runaway Princess, che riprende lo stereotipo della principessa stufa della sua vita priva di libertà che decide di fuggire entrando così a stretto contatto con la “vita vera”. Una coproduzione britannico-tedesca cerca così di sviscerare questo tema prendendo spunto dall’opera di Elizabeth von Arnim ambientato, e qui si torna al tema di quest’anno delle Giornate del Cinema Muto di Pordenone, nell’immaginario granducato di Lothen-Kunitz.
La giovane Principessa Priscilla (Mady Christians) ha appena compiuto 21 anni ma è stufa degli impegni e dei vincoli a cui è costretta come principessa ereditaria. Goccia che fa traboccare il vaso, viene fidanzata dal padre con il principe ereditario di Savonia, che non conosce e non vuole assolutamente sposare. La giovane prende dunque il suo Continua a leggere
Hans kungl. Höghet shinglar – Ragnar Hyltén-Cavallius (1928)
Ancora regni fantastici alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone online con Hans kungl. Höghet shinglar, che ci porta Tirania (o Schnorrkadien/Scrocconia) in un regno che, devastato da un colpo di stato che ha portato alla morte dei regnanti, sogna di ritrovare la sua dinastia secolare. Produzione Tedesco-Svedese girata negli esterni in Svezia e agli interni a Berlino, questo film è l’ultimo tentativo di cercare produzioni internazionali per rendere più esteso il campo delle produzioni dell’industria locale. Sebbene il film ebbe buoni riscontri le produzioni miste di questo tipo non proseguirono.
Il barbiere André Gregory (Hans Junkermann) ha speso tanto denaro per dare un’istruzione degna al giovane Nickolo (Enrique Rivero) che, senza saperlo, è in realtà il principe di Continua a leggere
Gli Stigmatizzati (Die Gezeichneten) – Carl Theodor Dreyer (1922)
Primo giorno di Cinema Ritrovato 2022 tra croce e delizia! Da cosa cominciare dunque? Proprio dalla croce, ovvero Die gezeichneten di Carl Theodor Dreyer, un film decisamente…impegnativo. Si parte da un inizio ripieno di didascalie esplicative lunghissime con poche scene girate o nulle per poi impelagarsi in una vicenda estremamente dettagliata che mi ha dato subito l’impressione di essere frutto dell’unione di una o più storie. In effetti è proprio così: quando Dreyer decise di adattare Elsker hverandre di Aage Madelung, prese due vicende separate unendole in maniera a mio avviso non propriamente ottimale. Da una parte abbiamo infatti la storia di un giovane che Continua a leggere
Gräfin Küchenfee (De keukenmeid als gravin) – Rudolf Biebrach (1918)
Vedere Henny Porten alle prese con ruoli comici mi fa sempre un certo effetto perché la immagino più che altro nelle sue produzioni drammatiche o “seriose”. La abbiamo già conosciuta in questa veste con Kohlhiesels Töchter di Ernst Lubitsch (1920) dove, in compagnia con Emil Jannings, interpretava due sorelle agli opposti. Anche qui, sempre per scopi comici, la Porten si ritrova a dover interpretare due personaggi molto distinti tra loro ma questa volta per via del loro Continua a leggere
Lo Scoiattolo (Die Bergkatze) – Ernst Lubitsch (1921)
Questa edizione del Cinema Ritrovato ha cospirato per farmi parlare di alcuni dei più grandi classici del cinema muto. Così, dopo aver dovuto scrivere de Il Carretto Fantasma, di La chute de la maison Usher e di die Hintertreppe eccomi di fronte al mitico Die Bergkatze (it. Lo Scoiattolo), una delle commedie mute più amate e apprezzate dal pubblico contemporaneo con protagonista una spettacolare Pola Negri. Sapete che non amo le commedie, ma seguendomi saprete anche che il mitico Lubitsch fa eccezione grazie alla sua capacità di confezionare dei film molto raffinati e curati a partire dalle immagini fino alle situazioni comiche. Continua a leggere
Lucie Höflich tra Gendarm Möbius e Die Ratten
Nella prima giornata di Cinema Ritrovato il filo conduttore è dato da Lucie Höflich, attrice specializzata in ruoli drammatici grazie alla sua grande capacità di esasperare la gestualità dei suoi personaggi nelle situazioni di maggiore pathos. Entrambi i film sono purtroppo parzialmente mutili ma andiamo a vederli a grandi linee per poi parlarne un pochino nel dettaglio.
Il primo è Gendarm Möbius di Stellan Rye (1913), regista che avevamo visto qualche anno fa in occasione della sua versione de Lo studente di Praga con Paul Wegener come protagonista. Come da titolo il film racconta la vicenda del gendarme Möbius (Goerg Molenar) uomo che, come spesso capita in queste pellicole, svolge il suo lavoro con grandissima Continua a leggere
La principessa delle ostriche (Die Austernprinzessin) – Ernst Lubitsch (1919)
Scoppiettante, eccessiva, ironica ma anche grottesca. Questa è la commedia di Ernst Lubitsch di cui andiamo a parlare oggi. Come? Un film comico che mi è piaciuto? Non accadeva probabilmente da I due timidi di René Clair che non ero così divertito, ogni tanto capita anche a me.
Ossi (Ossi Oswalda), figlia del re delle ostriche (Victor Janson), è decisa a sposare un principe perché la sua concorrente figlia del Re della crema ha sposato un conte. Decide allora di recarsi da un bizzarro uomo che si occupa di accoppiare gli scapoli (Max Kronert) per trovare l’uomo giusto per lei. Un principe c’è, si chiama Nucki (Harry Liedtke) ma di sposarsi non Continua a leggere
Il cammino della notte (Der Gang in die Nacht) – Friedrich Wilhelm Murnau (1921)
Nella mia folle ricerca tra le bizzarrie e i titoli misconosciuti della cinematografia mondiale ogni tanto fa bene tornare a vedere i film dei grandi registi che tutti amano e tutti ricordano. Rivedere un Murnau, dopo tanto tempo, mi fa ricordare perché ho scelto di dedicare dieci anni della mia vita a questo sito. Der Gang in die Nacht non è sicuramente il film più riuscito o maturo del regista ma ha comunque degli elementi stilistici riconoscibili e alcune caratteristiche interessanti.
Il Dr. Eigil Börne (Olaf Fønss) abbandona Continua a leggere
Il Max Linder americano
Nei precedenti capitoli abbiamo analizzato le produzioni francesi di Max Linder, ma non possiamo non proseguire il nostro viaggio con la seconda parte della vita dell’artista. Spartiacque della sua carriera, come per tanti è lo scoppio della guerra nel 1914 quando Linder decide di arruolarsi come autista privato per portare dispacci. Oltre a questo faceva anche rappresentazioni per risollevare l’animo dei soldati. In questo periodo girò anche la voce della sua morte durante la guerra durante la battaglia di Aisne, cosa che lo stesso entourage di Linder dovette smentire dicendo che era stato solo ferito. Fu mandato all’ospedale con un colpo che gli perforò i polmoni ma ebbe anche ripercussioni psichiche. Durante la sua degenza ospedaliera ebbe i primi contatti con Essanay in teoria per 20 film. Doveva prendere il posto di Chaplin. Il suo viaggio diventa un vero e proprio evento e venne girato Max Comes Across. Una volta arrivato venne accolto, tra gli altri, proprio da Chaplin che Continua a leggere