Il muto in Irlanda all’Irish Film Festa 2011

Apro per la prima volta una sezione dedicata agli eventi per segnalare una splendida iniziativa presente all’Irish Film Festa di Roma.
Il giorno 1 Dicembre, infatti, aprirà le danze “Blazing The Trail“, uno splendido documentario dedicato all’avventura oltreoceano della Kalem Company di New York. La compagnia, fondata nel 1907, si contraddistinse subito per la produzione di film molto impegnativi come Ben Hur (1907) e Dr. Jekyll and Mr. Hyde (1908, regia di Sidney Olcott). Tra il 1910 e il 1915 la compagnia si interessò ai paesaggi irlandesi e decise di investire  su di essi realizzando una trentina di film ambientati in quelle verdi terre. Per questo la casa di produzione venne scherzosamente ribattezzata O’Kalem. Tra i vari film spicca forse Continua a leggere

Metropolis – Fritz Lang (1927)

Prima ancora di “1984” di Orwell o del meno noto “Il nuovo mondo” (Brave New World) di Aldous Huxley, Thea von Harbou, allora moglie del regista, dava vita ad una storia destinata a restare nell’immaginario collettivo. Ispirandosi ai grandi autori di fantascienza come H.G. Wells (“La guerra dei mondi” “La macchina del tempo” “l’uomo invisibile“) Verne e Villiers de l’Isle-Adam (il cui “Eva Futura” sicuramente avrà contribuito ad influenzare la sceneggiatrice) e prendendo spunto dalle ideologie comuniste e nazional socialiste, la von Harbou descrive un mondo dal messaggio ambiguo e il cui vero messaggio resta ancora ambiguo. La città di Metropolis, invece, è merito di Fritz Lang che le diede quelle fattezze quando, andato in America per la presentazione de “I Nibelunghi“, rimase estremamente colpito dalla visione notturna della città di New York. Del resto gli enormi grattacieli, seppur conditi con elementi futuristici, non possono non ricordare la celebre metropoli statunitense.

Nel 2026 la città di Metropolis, governata da John Fredersen (Alfred Abel), vive grazie allo Continua a leggere

Il Mostro (The Monster) – Roland West (1925)

La vicenda raccontata in The Monster fa parte di un lungo filone che abbiamo già analizzano con Il castello degli spettri di Paul Leni (1927):”la commedia Horror”. Con questo termine mi piace intendere quella tipologia di film in cui le vicende, di base ambientate in case spettrali tra tranelli e sparizioni misteriose, sono condite con una spruzzata di comicità. In queste pellicole il protagonista, tutt’altro che il classico uomo tutto d’un pezzo, tra gag e pasticci arriva a risolvere il mistero. In questo caso la parte è affidata a Johnny Arthur, attore dalla lunga carriera, capace di superare la barriera del sonoro. Non avranno la stessa fortuna gli altri protagonisti della vicenda a partire dal nostro amato Lon Chaney, qui nel ruolo di uno scienziato pazzoide, fino alla bella di turno, Gertrude Olmstead, nota per la sua interpretazione in Cobra accanto al grande Rodolfo Valentino. The Monster è forse il film della trilogia “dark house” di West, che includeva anche Continua a leggere

Nosferatu il vampiro (Nosferatu, eine Symphonie des Grauens) – Friedrich Wilhelm Murnau (1922)

Parlare di film tanto importanti come Nosferatu è sempre difficile, vengo come assalito da un senso di inadeguatezza che mi spinge a lasciar perdere e scrivere altro. La molla che ha fatto partire questa recensione  è scattata il 3 Novembre quando, presso il Cinema Avvenire, ho potuto vedere il film accompagnato dalla musica dal vivo dei Supershock (evento scoperto, come spesso accade, tramite l’utilissimo Sempre in Penombra). Il gruppo si dedica da tempo alla revisione in chiave rock delle colonne sonore, spesso perdute, dei grandi classici dell’espressionismo tedesco. Ho dato un rapido sguardo al loro sito ed ho visto che hanno musicato anche MetropolisIl gabinetto del dottor Caligari (due film di cui parlerò in futuro se supererò il solito timore reverenziale) e Il Golem. L’esperimento di questi due Continua a leggere

La febbre degli scacchi (Shakhmatnaya goryachka | Шахматная горячка) – Vsevolod Pudovkin, Nikolai Shpikovsky (1925)

Per pubblicizzare il Torneo Internazionale degli Scacchi avvenuto nel Novembre del 1925 a Mosca, venne affidato a Povkin e Shpikovsky  il compito di realizzare una piccola commedia sugli scacchi. Il risultato è un corto molto divertente in cui prendono parte, più o meno attivamente, diversi maestri dell’epoca tra cui spicca l’allora campione del mondo, il cubano Capablanca. Ovviamente non era possibile scomodare i giocatori durante le partite, e bisogna dire che Continua a leggere

Il denaro (L’argent) – Marcel L’Herbier (1928)

Le opere adattate sono solamente un materiale da cui trarre quello che si vuole“, così aveva detto una volta Marcel l’Herbier, e la cosa traspare ne “L’argent”, omonimo adattamento del romanzo di Zola. Il regista plasma la vicenda originale e la trasporta ai suoi giorni, modernizzandola e modellandola per i suoi scopi. Il risultato fu ovviamente molto discusso tanto che Antoine arrivò a definire il film “una manipolazione del testo, un sacrilegio commesso da un arrivista ambizioso e incosciente”. Parole forti, che non tengono sicuramente conto del grande valore di L’Herbier e del contributo che aveva dato al cinema francese ed internazionale. Purtroppo però la pellicola non ebbe neppure un grande successo di pubblico, sia per la durata, quasi tre ore nonostante la lunghezza fosse stata di gran lunga ridotta rispetto a quella originaria, sia per l’argomento: un intrigo finanziario, sebbene infarcito di violenze ed amori proibiti, che mal venivano digerito dalla popolazione. A partire dagli anni ’60 il film è stato giustamente riscoperto ed apprezzato, tanto da Continua a leggere

Il cantante Jazz (The Jazz Singer) – Alan Crosland (1927)

The Jazz Singer è noto alla storia come “il primo film sonoro della storia del cinema“. Vi starete forse chiedendo perché allora dovremmo parlarne in questo spazio, ma in realtà di sonoro questo film ha ben poco. Ma partiamo dall’inizio: la Warner Bros., celebre casa di produzione cinematografica, era nata da poco e non navigava certo in acque tranquille. All’epoca erano giganti come la MGM, Universal e la Paramount a mietere successi, lasciando poche briciole a chi si affacciava sul mondo del cinema. La Warner decise quindi di lanciarsi in una scommessa a dir poco straordinaria, acquistando, nel 1925, la Vitagraph e mettendo a punto, assieme alla Western Electric, il sistema sonoro Vitaphone. Qui entra in gioco Alan Crosland, uno dei più apprezzati Continua a leggere

Le notti di Chicago (Underworld) – Josef Von Sternberg (1927)

Forse per una volta la traduzione italiana ha salvato un film. Diciamo la verità, a cosa penserebbe un ragazzo di oggi se sentisse parlare di Underwold? Amante o meno del genere sicuramente gli verrebbe in mente l’epopea (non saprei dire neanche quanti film sono usciti) su vampiri, uomini lupi e quant’altro. Fortunatamente grazie allo stravolgimento del titolo in italiano possiamo riferirci a questo film senza correre il rischio di essere fraintesi. Doppia fortuna, poi, quella di poter parlare di “Le notti di Chicago” e non de “Il castigo“, prima traduzione molto kunderiana del titolo. Era il 1927 quando il film venne proiettato la prima volta. Il regista viennese Von Sternberg era stato chiamato a dirigere il film dopo che la prima scelta, Arthur Rosson, era stata scartata. La Paramount non credeva affatto in questa storia. In effetti il soggetto di Ben Hecht era decisamente in Continua a leggere

Belfagor (Belphégor) – Henri Desfontaines (1927)

Abbiamo iniziato ad appassionarci alle serie francesi con Fantômas, oggi riprendiamo il filo con un’altra davvero splendida: Belfagor. Era il 1927 e Arthur Bernède, sulla scia del successo del suo nuovo romanzo, decide di scrivere la sceneggiatura per un serial in quattro puntate. Il lancio viene accompagnato dalla pubblicazione di un fumetto, sempre in quattro episodi, sul celebre giornale “Le Petit Parisien“. Il risultato è un piccolo capolavoro. Desfontaines, pur prendendo spunto dai bellissimi sceneggiati di Feuillade, se ne distacca ed innova aggiungendo più azione e colpi di scena. Ma chi è Belfagor?

Nella sezione del Louvre dedicata alle divinità antiche si aggira un misterioso fantasma che semina il panico tra la popolazione. Chi si nasconde dietro questa apparizione? Continua a leggere

Peter Pan – Herbert Brenon (1924)

Era il 1924 e Herbert Brenon si apprestava a girare uno dei suoi film più famosi: Peter Pan. Prendendo spunto dal celebre racconto di James M. Barrie, il regista ci regala una bella trasposizione che influenzerà grandemente quelle successive. Per svolgere il ruolo del protagonista, venne scelta, come per il nostro Gian Burrasca, una giovane ragazza, Betty Bronson, che avrà una breve ma fortunata carriera nei due anni successivi recitando nuovamente per Brenon in A Kiss for Cinderella e per Niblo in Ben-Hur. Il risultato è un film scanzonato, per certi aspetti infantile, ma che colpisce per le numerose trovate e per gli effetti speciali: basti pensare alle miniature, gli effetti di luce per Campanellino, o la realizzazione del volo dei personaggi.

Peter Pan (Betty Bronson) si introduce assieme alla fatina Campanellino (Virginia Brown Faire) all’interno della casa dei Darling alla ricerca della Continua a leggere