Con Lady Windermere’s Fan Ernst Lubitsch riesce nel difficile compito di trasporre un’opera teatrale basata principalmente sul dialogo in un film muto capace comunque di mantenere la sua verve e ironia originale. La storia, di ambientazione borghese, vuole provare a rompere gli stereotipi dell’alta società raccontando la storia di una madre che, per errori passati, si ritrova a non poter godere dell’amore e neanche della vista della figlia. Continua a leggere
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Lo Scoiattolo (Die Bergkatze) – Ernst Lubitsch (1921)
Questa edizione del Cinema Ritrovato ha cospirato per farmi parlare di alcuni dei più grandi classici del cinema muto. Così, dopo aver dovuto scrivere de Il Carretto Fantasma, di La chute de la maison Usher e di die Hintertreppe eccomi di fronte al mitico Die Bergkatze (it. Lo Scoiattolo), una delle commedie mute più amate e apprezzate dal pubblico contemporaneo con protagonista una spettacolare Pola Negri. Sapete che non amo le commedie, ma seguendomi saprete anche che il mitico Lubitsch fa eccezione grazie alla sua capacità di confezionare dei film molto raffinati e curati a partire dalle immagini fino alle situazioni comiche. Continua a leggere
La principessa delle ostriche (Die Austernprinzessin) – Ernst Lubitsch (1919)
Scoppiettante, eccessiva, ironica ma anche grottesca. Questa è la commedia di Ernst Lubitsch di cui andiamo a parlare oggi. Come? Un film comico che mi è piaciuto? Non accadeva probabilmente da I due timidi di René Clair che non ero così divertito, ogni tanto capita anche a me.
Ossi (Ossi Oswalda), figlia del re delle ostriche (Victor Janson), è decisa a sposare un principe perché la sua concorrente figlia del Re della crema ha sposato un conte. Decide allora di recarsi da un bizzarro uomo che si occupa di accoppiare gli scapoli (Max Kronert) per trovare l’uomo giusto per lei. Un principe c’è, si chiama Nucki (Harry Liedtke) ma di sposarsi non Continua a leggere
Anna Bolena (Anna Boleyn) – Ernst Lubitsch (1920)
Lo sapete, non amo i film in costume e ho avuto modo tante volte di ripeterlo e la presenza di Lubitsch e Jannings non ha ugualmente aiutato nel farmi cambiare idea. Qui la storia è piuttosto nota: Enrico VIII (Emil Jannings) decide di divorziare da Caterina (Hedwig Pauly-Winterstein) per sposare Anna Bolena (Henny Porten) alla ricerca di un erede maschio. Purtroppo Anna partorisce una bambina e allora perde le attenzioni del marito che sposerà Jane Seymour (Aud Egede Nissen) dopo averle fatto tagliare la testa con l’accusa di adulterio.
Qui sono inserite una serie di elementi romanzati come la presenza di una storia d’amore pregressa tra Anna Bolena e Sir Norris (Paul Hartmann), l’inserimento del Continua a leggere
Erotikon – Mauritz Stiller (1920)
Vedere questo Erotikon dopo aver visto quello di Gustav Machatý è sicuramente un errore perché le aspettative sul film, non conoscendo la trama, sono piuttosto alte. Il titolo, decisamente evocativo, lascia pensare a un film di seduzione e amore tutt’altro che casto. Invece questa versione stilleriana è ben lontana dall’essere questo, è piuttosto una commedia, anche ben riuscita devo dire, in cui l’amore interviene a mettere in crisi tutto.
Fatta questa premessa il film non è certo poco importante secondo la narrazione cinematografica. Parrebbe infatti che Lubitsch avesse detto che a Billy Wilder di aver imparato tutto dall’Erotikon di Stiller. Si tratta evidentemente di una manifestazione di apprezzamento ed affetto sincero che però corrispondono Continua a leggere
Rosita – Ernst Lubitsch (1923)
Io adoro Mary Pickford, qui lo dico e qui lo affermo: attrice, diva invidiatissima per i suoi lunghissimi boccoli biondi e soprattutto produttrice, contribuì all’evoluzione dell’industria hollywoodiana, essendo stata co-fondatrice della United Artists insieme a Charlie Chaplin, D. W. Griffith e Douglas Fairbanks nel 1919 e nel 1927 uno dei trentasei fondatori dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences. Una donna fabbro del suo destino e di quello degli altri. La Pickford non era quindi una stupida, a differenza dei personaggi spesso ingenui che doveva interpretare nei suoi film da prima attrice, forse solo un po’ brusca nel dichiarare che “aggiungere il suono ai film sarebbe come Continua a leggere
Der Fall Rosentopf – Ernst Lubitsch (1918)
Il Caso Rosentopf (1918) è un piccolo tesoro, ritenuto perduto, ritrovato e riscoperto recentemente dal Bundesarchiv Filmarchiv. Originariamente composto da quattro atti, possiamo considerarci fortunati di poter vederne i primi due della durata di circa venti minuti. Prima di lasciare la Germania e partire per gli Stati Uniti nel 1922 e di passare definitivamente alla regia nel 1921, Ernst Lubitsch è attore protagonista dei suoi stessi film: apparentemente l’ultima Continua a leggere
La Bambola di Carne a Torino
Riprende, a Torino, la rassegna “Voci del Silenzio” con la presentazione, giovedì 10 ottobre 2013, alle ore 20.30, presso la Bibliomediateca “Mario Gromo” di Via Matilde Serao 8/A, del libro Il fachiro di Atlantide. Percorsi dell’immaginario tra avventure e misteri di Felice Pozzo, Edizioni il Foglio 2013. L’incotro sarà moderato da Alessio Vacchi delle Brigate Irma Vep (nome ispirato al Serial francese Les Vampires di Louis Feuillade di cui mi riprometto di parlare a breve).
A seguire verrà proiettato il divertentissimo film La Bambola Di Carne (Die Puppe) di Ernst Lubitsch (1919). Continua a leggere
Crepuscolo di gloria (The Last Command) – Josef von Sternberg (1928)
Ritengo The Last Command uno dei film più belli in assoluto della storia del cinema, grazie alla sua modernità e capacità di emozionare. Ancora una volta Von Sternberg riesce a dar vita ad un film incredibile, ulteriormente impreziosito alla partecipazione di uno straordinario Emil Jannings qui, a mio avviso, in una delle sue più grandi interpretazioni in assoluto.
Attraverso un’operazione metacinematografica, ripercorriamo le vicende del Granduca Sergius Alexander (Emil Jannings), cugino dello Zar di Russia, nei momenti immediatamente precedenti alla Rivoluzione del 1917. Il Granduca, nel corso degli avvenimenti, entrerà in contatto con la Rivoluzionaria Natalie Dabrova (Evelyn Brent), con cui instaurerà una relazione sentimentale. Nonostante non condivida le scelte suicide dello Continua a leggere
Theonis la donna dei faraoni (Das Weib des Pharao) – Ernst Lubitsch (1922)
Dopo tantissimi anni possiamo finalmente rivivere le emozioni dell’antico Egitto grazie allo splendido lavoro di restauro operato dal Bundesarchiv-Filmarchiv insieme al Munich Filmmuseum. Fino ad oggi, infatti, “La moglie del Faraone” (traduzione letterale del titolo) poteva essere visto in una pessima versione ampiamente mutila, della durata di 50 minuti circa. Grazie allo splendido lavoro operato, possiamo invece visionare questo film epico nella sua quasi interezza (98 minuti su 120 circa), apprezzando così al meglio il lavoro di un cast eccezionale guidato sapientemente da Ersnst Lubitsch. Tra gli attori basterebbe citare Emil Jannings e Paul Wegener per far venire la pelle d’oca, ma non si devono dimenticare Dagny Servaes, Albert Basserman, i quali avranno fortuna anche Continua a leggere