Nel 1921 vedeva la luce il romanzo Dr. Mabuse, der Spieler di Norbert Jacques e il successo fu immediato. Rapito dal personaggio, Fritz Lang decise di girarne un film che fu presentato nel 1922. Per non perdere quasi nulla di quanto narrato nel romanzo, Lang decise di dividere il film in due parti principali: 1. Il grande giocatore: un quadro dell’epoca (Der große Spieler. Ein Bild der Zeit); 2.INFERNO: un dramma di uomini della nostra epoca (INFERNO. Ein Spiel von Menschen unserer Zeit). Il film a conti fatti non è molto dissimile da un Fantômas di Louis Feuillade nell’intenzione, ma l’attenzione del film è posta altrove. Dove nel serial francese è tutto teso all’azione ed alle peripezie del protagonista/antagonista, qui l’azione è quasi inesistente. Le vicende si svolgono con lentezza e l’attenzione dello spettatore è spostata al personaggio stesso del Dottor Mabuse, interpretato da Continua a leggere
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Una Donna nella Luna (Frau im Mond) – Fritz Lang (1929)
Ci sono film che si nascondono e aspettano in un angolo di essere riscoperti e presi per mano. Quando finalmente vengono rispolverati e quindi visti, sprigionano la loro enorme forza interiore capace di emozionare per le ragioni più disparate. Capita infatti che storie con cui sei cresciuto siano influenzate in tutto e per tutto da loro, senza che tu te ne sia mai reso conto dandole forse per scontate o come interamente frutto della fantasia dell’autore di turno. Quando però il velo si rompe e ti permette di vedere la verità, ti senti finalmente appagato e riconoscente nei confronti del film che hai appena riscoperto, con una nuova consapevolezza di quanto il mondo del muto abbia ancora da dare al pubblico moderno e con rinnovata voglia di scoprire e ricercare. Come avrete capito anche Frau im Mond mi ha fatto il medesimo effetto essendo cresciuto leggendo le avventure di Tintin che comprendono una in Continua a leggere
The Master Mystery – Harry Grossman, Burton L. King (1919)
Come abbiamo già visto nella recensione dedicata a The Man from Beyond (1922), Harry Houdini nel 1919 decise di dedicarsi al cinema per farsi ulteriore pubblicità. Il primo dei suoi lavori fu proprio il serial di cui ci apprestiamo a parlare: The Master of Mystery. Si tratta di una serie densa di mistero e situazioni di pericolo condita, ovviamente, da una storia d’amore e da rivelazioni sensazionali.
Il serial era composto da quindici episodi così titolati (le traduzioni sono ovviamente indicative): Continua a leggere
Muta Fantascienza
Fin dalle sue origini il cinema ha dedicato ampio spazio alla Fantascienza. Iniziarono i Fratelli Lumière nel 1895 con il loro divertente “La Charcuterie mécanique” (traducibile come “la salumeria meccanica”), dove un maiale, inserito in una speciale macchina, veniva immediatamente trasformato in una serie di salumi pronti da consumare.
Fu poi la volta di Georges Méliès, che con Voyage sur la Lune (1902) diede una forta scossa alla fantascienza e all’immaginazione dei primi spettatori cinematografici grazie al suo viaggio sulla Luna. La sua creazione ebbe tanto successo che dallo stesso filone nacquero plagi più o meno evidenti (tra questi forse il più evidente è Excursion dans la Lune di Segundo de Chomón del 1908). La Luna divenne allora uno dei Continua a leggere
Il muto a Roma con Ermitage Cinema
A partire da domani, Lunedì 10 Dicembre 2012, la Ermitage Cinema darà inizio ad una piccola rassegna all’interno della quale la casa editrice proporrà una serie di film, dall’indubbio valore storico, presenti nel proprio catalogo. I tre incontri in programma, di cui due completamente dedicati al cinema muto, si terranno a Roma presso la Casa del Cinema di Villa Borghese (Largo Marcello Mastroianni, 1). L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti (che dovrebbero essere 140).
Ecco il programma parziale dell’iniziativa:
Lunedì 10 dicembre Presentazione del catalogo di Ermitage, a seguire la proiezione del film: METROPOLIS di Fritz Lang 1927, durata 79’44’’, bianco e nero nell’edizione con la colonna sonora firmata dal Premio Oscar, Giorgio Moroder Mercoledì 12 dicembre LA VEDOVA DEL PASTORE (Prästänkan) di Carl Theodore Dreyer 1921, durata 70’, bianco e nero film muto, didascalie in inglese e sottotitoli in italiano a seguire LA PICCOLA FIAMMIFERAIA (La Petite Marchande d’allumettes) di Jean Renoir 1928, durata 31’, bianco e nero film muto, didascalie in francese e sottotitoli in italiano
Per ulteriori informazioni vi rimando al sito della Casa del Cinema di Villa Borghese.
Metropolis dal vivo al kinovillage
Questa sera alle ore 21 al KinoVillage di Roma, presso il Parco San Sebastiano, verrà proiettato Metropolis, il capolavoro di Fritz Lang. La versione sembrerebbe essere quella ridotta, ma l’iniziativa resta notevole.
La proiezione sarà all’insegna del jazz grazie all’accompagnamento musicale dal vivo del pianista Dianiele Pozzovio assieme al batterista Leonardo Cesari che curerà anche l’elettronica.
Il costo del biglietto è di soli 5€ e non sono necessarie prenotazioni, è sufficiente recarsi al botteghino a partire dalle 20:45. I posti disponibili sono 100.
Insomma una bella occasione per godere di un film splendido e di bella musica nelle calde serate romane.
Lunedì 25 giugno
21:00 Metropolis – F.Lang (Ger, 1927. 117′)
(sonorizzato dal vivo da Leonardo Cesari e Daniele Pozzovio)
Info: 3664571726
Metropolis – Fritz Lang (1927)
Prima ancora di “1984” di Orwell o del meno noto “Il nuovo mondo” (Brave New World) di Aldous Huxley, Thea von Harbou, allora moglie del regista, dava vita ad una storia destinata a restare nell’immaginario collettivo. Ispirandosi ai grandi autori di fantascienza come H.G. Wells (“La guerra dei mondi” “La macchina del tempo” “l’uomo invisibile“) Verne e Villiers de l’Isle-Adam (il cui “Eva Futura” sicuramente avrà contribuito ad influenzare la sceneggiatrice) e prendendo spunto dalle ideologie comuniste e nazional socialiste, la von Harbou descrive un mondo dal messaggio ambiguo e il cui vero messaggio resta ancora ambiguo. La città di Metropolis, invece, è merito di Fritz Lang che le diede quelle fattezze quando, andato in America per la presentazione de “I Nibelunghi“, rimase estremamente colpito dalla visione notturna della città di New York. Del resto gli enormi grattacieli, seppur conditi con elementi futuristici, non possono non ricordare la celebre metropoli statunitense.
Nel 2026 la città di Metropolis, governata da John Fredersen (Alfred Abel), vive grazie allo Continua a leggere